RIMINI – Saranno inviati a partire dalla terza settimana del mese di luglio gli avvisi di accertamento nei confronti di coloro che non risultano in regola con il versamento del tributo per i rifiuti per gli anni 2013 e 2014. Gli avvisi per gli omessi o parziali versamenti di Tares 2013 e Tari 2014 – che saranno inviati tra luglio e settembre – sono circa 6 mila, per un valore complessivo di tributo non versato da recuperare di circa 7,1 milioni di euro. La metà di tale insoluto si deve a utenze facenti capo ad alberghi, ristoranti e pizzerie.
“Rispetto al 2014, anno in cui l’Amministrazione Comunale ha riportato in house la gestione del tributo, si tratta di una percentuale di tributo da recuperare che si aggira intorno al 12% del valore assoluto – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – L’azione accertativa è uno strumento indispensabile se vogliamo proseguire nel contenimento delle tariffe e tenere fede a quel principio di equità fiscale che è alla base della politica tributaria di questa Amministrazione. ‘Pagare tutti per pagare meno’ non può rimanere solo uno slogan. Per questo motivo l’Amministrazione sta mettendo in campo una forte e mirata politica di contrasto all’evasione e all’elusione del tributo. Anche grazie a questa attività nel 2016 siamo riusciti a non aumentare la Tari, a confermare l’impianto tariffario che ci ha permesso di eliminare sperequazioni tra le diverse categorie e soprattutto a confermare, oltre alle stesse tariffe dell’anno precedente, tutte le agevolazioni, esenzioni e detrazioni già introdotte negli anni scorsi. Ecco perché l’attività di recupero andrà avanti con determinazione anche nei prossimi mesi, puntando l’attenzione in particolare anche agli evasori, cioè coloro che non hanno mai presentato denuncia per il pagamento della tassa rifiuti o che l’hanno presentata ma con dati difformi dalla realtà”.
L’ufficio Tari (via Ducale, 7) è a disposizione per sanare qualunque anomalia che i contribuenti possano riscontrare negli atti ricevuti.