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L’iraniano Amir Reza Koohestani a Santarcangelo Festival con Hearing

da Redazione

La voce di un uomo che crea scompiglio all’interno di un dormitorio femminile, a Teheran. Le voci dissonanti, dure, spiazzanti delle azdore romagnole che in un luogo segreto fanno la loro apparizione in veste di regine della musica noise. L’ultimo weekend della 46a edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza si apre con due appuntamenti agli opposti per cifra stilistica, entrambi imperdibili.

Torna per la terza volta al Festival l’iraniano Amir Reza Koohestani, che dopo il bellissimo Timeloss presentato lo scorso anno (nel 2005 era stato a Santarcangelo con Amid the Clouds) porta nel borgo romagnolo il suo ultimo lavoro, Hearing (ore 21,30 all’Itse Molari, replica sabato 16 luglio), che parte da un avvenimento proibito che avviene (o si suppone che sia avvenuto) in un contesto sociale, politico e religioso specifico, quello dell’Iran dei nostri giorni. Nel dormitorio femminile di un’università iraniana, viene udita la voce di un uomo. Una studentessa ha introdotto un uomo dell’edificio? Il regista di Teheran e la compagnia Mehr Theatre Group, ci trascinano, con Hearing, nella vertigine di rumori e insinuazioni, di voci e immagini in cui frammenti di testo e video scorrono l’uno sull’altro fino a confondere il margine tra fatto reale e dato immaginato. Se nelle produzioni precedenti l’assenza della capacità di agire e reagire si sostanziava nella separazione tra le figure in scena, in Hearing è la presenza di una minaccia invisibile a costruire una narrazione in cui le donne, al centro della storia, tentano di sovvertire condizioni sociali gravose, fallendo perché afflitte da un sistema che le opprime. Lo spettro di una società di controllo infesta lo spazio e la verità appare come qualcosa di imposto e imperscrutabile. Saremo capaci di ascoltare?

E’ prevista invece per la mezzanotte di oggi, in piazza Ganganelli, la partenza del pullman che porterà gli spettatori nel luogo segreto dove si terrà il concerto Ritual #12 DAI delle azdore romagnole. E’ il ritorno del progetto Azdora, dell’artista svedese Markus Öhrn, in collaborazione con Stefania ?Alos Pedretti, che dopo il debutto nel 2015 torna a Santarcangelo e testimonia la trasformazione delle signore romagnole da angeli del focolare domestico a dark lady dall’animo distruttivo. Le azdore saranno impegnate in un concerto noise (data unica) dal titolo DAI, dal disco in vinile (che verrà consegnato a chi parteciperà all’evento) realizzato grazie a Santarcangelo Festival. Markus Öhrn sarà di nuovo protagonista, a partire dall’1,30 di notte, del dopofestival mobile curato insieme a Motus a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli, a pochi chilometri da Santarcangelo.

Nel frattempo, il programma di Santarcangelo Festival prosegue nella giornata di venerdì 15 con nuovi appuntamenti e repliche.

A un anno dalla sua creazione e dopo il debutto nel 2015 al Festival Drodesera di Centrale Fies, Cosmesi presenta fino a sabato a Santarcangelo Festival Di Natura Violenta (ore 20,30 al Lavatoio). Un lavoro che si addentra nelle trame delle biografie di chi ha compiuto scelte dure per assecondare il desiderio profondo di incontro con la natura e che si struttura attraverso la narrazione dell’isolamento intimo e selvaggio, unico luogo estremo possibile da raggiungere.

Alle 17,30 parte nuovamente (dalla stazione di Santarcangelo) il viaggio di DOM-L’uomo che cammina di Leonardo Delogu e Valerio Sirna (in programma fino a domenica 17 luglio). Un percorso a piedi dentro la città di Rimini, tra zone più densamente urbanizzate e conosciute e altre invece silenziose, amene o abbandonate, seguendo un uomo che cammina, in questo caso l’attore Maurizio Lupinelli. Ispirato alla omonima graphic novel del fumettista Jiro Taniguchi, lo spettacolo sarà un attraversamento di mondi diversi, un viaggio tra realtà e finzione, che dopo una prima tappa per le vie del centro e dopo avere raggiunto la spiaggia di San Giuliano – dove i camminatori entreranno in un mondo punteggiato da echi felliniani – porterà fin dentro al silenzio assoluto del greto del fiume Marecchia.

Continuano invece allo Sferisterio gli spettacoli dedicati ai più piccoli con Partituur di Ivana Muller. Partituur è un invito, rivolto ai bambini dai sette anni in su, alla corsa, allo slancio, al balzo e al gioco. Con cuffie, istruzioni e una scatola di oggetti, sono i bambini a scegliere una nuova identità finzionale e a determinare il proprio ruolo, per creare, infine, una coreografia collettiva in cui non ci sono performer e spettatori, ma tutti sono partecipanti attivi.

Mara Oscar Cassiani alle 21.30 con la sua performance The sky was Pink trasforma Parco Francolini con musica dance e djset, introducendo in questo luogo un ballo collettivo in grado di attrarre e catturare il pubblico, con un cielo che si tinge di rosa sul farsi della notte.

In uno scenario atipico, ma profondamente conosciuto dai santarcangiolesi come il Ristorante Zaghini, viene presentato di nuovo alle 19,00 Antologia di S. di Riccardo Fazi: già presente al Festival l’anno precedente come installazione visiva e sonora, oggi è un radiodramma, in cinque puntate da quindici minuti ciascuna, che racconta la storia della ricerca di una donna conosciuta più di vent’anni prima, in cui Fazi indaga come tempo, spazio e sogni si spostano lungo l’arco di una vita.

La giornata si apre ancora con le Audio Guide di Cristian Chironi e con l’apertura dello spazio Paglierani che ospita le installazioni Ghezzz di Cosmesi, invito ad entrare in un paesaggio montano che avrà anche momenti performativi e Thirst dell’artista lettone Voldemārs Johansons, che porta ad immergersi nelle atmosfere Sturm und Drang dell’Oceano Atlantico in tempesta.

Biglietti disponibili on line su vivaticket.it. La biglietteria è in piazza Ganganelli, aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23,30. La prenotazione telefonica è attiva dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17 allo 0541 623149.

L’intero programma è disponibile su www.santarcangelofestival.com

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