SAN MARINO – Da diversi decenni la Comunità internazionale, al fine di occuparsi anche dei problemi delle persone con disabilità e riconoscerne i diritti fondamentali, ha elaborato talune Dichiarazioni di Principio dotate di un mero potere esortativo nei confronti degli Stati destinatari, tali cioè, da non creare alcun tipo di obbligo a cui lo Stato debba ritenersi vincolato. Soltanto nel 2001 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale è stato istituito un Comitato ad Hoc, incaricato di preparare un Testo corredato da precetti volti a promuovere una reale ed attiva partecipazione dei soggetti con disabilità nella società, e quindi, a lasciarsi alle spalle l’ormai superata concezione della tutela di quest’ultimi incentrata, essenzialmente, sulla loro protezione e cura.
La definitiva adozione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) da parte dell’Assemblea Generale, è avvenuta il 13 Dicembre 2006. Questa conquista si realizza dopo un iter negoziale-normativo durato ben cinque anni e che ha portato ad avere oggi, una fonte di diritto internazionale, di natura vincolante, per la tutela dei diritti umani delle persone con disabilità.
Le norme contenute in essa contenute riproducono i principi dettati dalle Norme Standard sulle pari opportunità dei soggetti disabili, adottate con la precedente Risoluzione Onu n. 48/96 del 1994.
In particolare, nella prima parte della CRPD vengono enunciati i principi generali di uguaglianza, indipendenza, non discriminazione, partecipazione, inclusione nella società e accessibilità, i quali rappresentano le tradizionali libertà e hanno lo scopo di realizzare la piena autonomia dell’individuo nella società e la sua partecipazione alla vita politica. Gli Stati che s’impegnano ad adottare tutte le misure legislative per attuare i diritti riconosciuti alle persone con disabilità, sono obbligati ad adottare tutte le misure necessarie per eliminare ogni forma di discriminazione, fornendo loro altresì, informazioni accessibili in merito, dispositivi tecnologici di sostegno e tutte le forme di assistenza necessarie.
Le Organizzazioni non Governative che si occupano di disabilità hanno partecipato ai lavori di stesura del Testo sin dall’inizio, assumendo da subito un ruolo da protagoniste essendo, ovviamente, soggetti con conoscenza diretta delle peculiari necessità dei soggetti destinatari. Nel corso degli anni la loro posizione all’interno delle Nazioni Unite si è molto rafforzata in termini di coinvolgimento, divenendo di fatto organi consultivi nella fase di produzione normativa nei settori di loro competenza.
Altro ruolo essenziale viene svolto dal Comitato ad Hoc citato in premessa e previsto dall’Art. 35 della CRPD. Esso, pur essendo sprovvisto di qualsiasi potere di natura coercitiva o sanzionatoria nei confronti dei Paesi inadempienti, è preposto al controllo dell’attuazione delle norme da parte degli Stati firmatari, ha carattere permanente, attua procedimenti di tipo monitorio attraverso l’invio da parte dei governi di rapporti periodici sulle attività poste in essere in attuazione delle norme convenzionali, al fine di effettuare una sorta di screening sulla realizzazione delle finalità promosse dalle stesse. E’ composto da 18 Membri esperti.
Per le caratteristiche sin qui descritte, la CRPD ha assunto una particolare rilevanza anche nella giurisprudenza internazionale, divenendo un parametro normativo di riferimento per il riconoscimento e l’applicazione dei diritti umani anche alle persone con disabilità; diritti che, fino all’adozione dell’atto da parte dell’Onu, non godevano di un’adeguata tutela giuridica.
La ratifica della Convenzione Onu nell’ordinamento sammarinese e l’istituzione della Commissione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CSD ONU).
Dopo la Ratifica della CRPD da parte di San Marino avvenuta il 22 Febbraio 2008, la stessa è entrata a far parte del nostro Ordinamento grazie alla Legge n. 28 del 10 Marzo 2015, con la quale lo Stato ha definitivamente reso esecutiva nel territorio nazionale l’attuazione di tutte le norme contenute nella stessa. Non solo, ma in base all’articolo 5 della medesima Legge, San Marino ha istituito la Commissione Sammarinese per l’attuazione della Convenzione (CSD ONU) che oggi è pienamente operativa.
Le associazioni del settore hanno salutato con favore l’istituzione della CSD ONU, fiduciose che l’attuazione delle finalità a cui tale organismo è preposto, possa garantire finalmente una nuova e più appropriata concezione e tutela dei Diritti delle persone con disabilità, negando definitivamente il modello cosiddetto “medicalizzante”.
L’entrata in vigore della CRPD nel nostro Stato, impone un definitivo cambio di approccio verso la disabilità, grazie al riconoscimento effettivo di uno strumento concreto contro le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani di tutte le persone sammarinesi con disabilità. In particolare, l’istituzione della CSD ONU deputata alla promozione e all’applicazione della CRPD nel nostro tessuto sociale, rappresenta un mezzo indispensabile per monitorare l’operato dell’Amministrazione e non solo, in questo delicatissimo ambito.
Quest’anno si celebra il primo decennio della CRPD, e lo faremo anche a San Marino con “Tuttavia…è la CRPD l’orizzonte!”. L’Evento, al quale già diverse Segreterie di Stato hanno assicurato il loro Patrocinio e varie Associazioni la loro adesione, si terrà nella giornata di Sabato 24 Settembre, all’interno ed all’esterno del Teatro Titano di Città. Sono previsti momenti di approfondimento con esperti di livello internazionale ma anche momenti di spettacolo, musica, danza e altro ancora. Non mancherà la solidarietà.
Attiva-Mente invita tutti coloro che fossero interessati a dare un contributo fattivo o economico per l’organizzazione a scrivere a tuttavia2016@gmail.com, oppure partecipando alla prossima riunione preparatoria fissata per Giovedì 21 Luglio alle ore 21.00 presso la Sede della Consulta a Cailungo.