E’ uno dei predatori più rinomati delle coste italiane e, peccato per lui, anche uno dei pesci più gustosi da mangiare.
di Daniele Bartolucci
La spigola o branzino è uno dei predatori più rinomati delle coste italiane e, peccato per lui, anche uno dei pesci più gustosi da mangiare, protagonista di tante ricette. Se è vero che è sempre più diffuso l’allevamento di questa specie, è altrettanto vero che le quotazioni di quello “allamato” sono altissime. E questo non solo per le sue prelibate carni bianche. Pur essendo un grande cacciatore, questo pesce è molto sospettoso e sono tanti i pescatori che tornano a casa con il carniere vuoto. Di qui l’infinita diatriba su quale sia la tecnica migliore per catturarla, se a bolognese col bigattino o la “schilla”, oppure a surf casting lanciando sulla rottura dell’onda, o a spinning e traina con gli artificiali. Ma anche si dovesse risolvere tale questione, rimarrebbero tutte le altre variabili, a iniziare dalla stagione (d’invero lontano dalla costa, d’estate vicino agli scogli e alle foci dei fiumi, spesso anche nei fiumi stessi), per arrivare al meteo e alle fasi lunari.
La verità, che i pescatori non ammetteranno mai, è che questo pesce abbocca quando e a ciò che vuole lui, che esso sia una piumetta bianca e nera o una mazzancolla sgusciata, o un topolino che incautamente nuota tra gli scogli.