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San Marino, Commissione esteri: le dimissioni di Jean Todt

da Redazione

Il francese ha lasciato l’incarico di ministro plenipotenziario di San Marino in Francia. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – I lavori della Commissione esteri si aprono con un intervento del segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, sull’esito del referendum che ha interessato di recente il Regno Unito. Segue una serie di riferimenti: sulle dimissioni di Jean Todt dall’incarico di ministro plenipotenziario di San Marino in Francia, sull’Accordo di Collaborazione in campo sanitario e socio-sanitario tra la Repubblica di San Marino e la Regione Marche, sull’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Federativa del Brasile sullo scambio di informazioni in materia fiscale, sull’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Nuova Zelanda sullo scambio di informazioni in materia fiscale, sull’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo del Montenegro sulla cooperazione nel settore turistico. Si passa quindi all’audizione del comandante della Gendarmeria, Maurizio Faraone, previsto al comma 7. I lavori si interrompono durante il comma 8, esame in sede referente del progetto di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”.

Di seguito una sintesi degli interventi.

Comma 1 – Comunicazioni

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Dopo il referendum in Gran Bretagna, avendo noi iniziato il negoziato di associazione con l’UE, ci siamo interessati alle conseguenze della vicenda. C’è stato immediatamente un contatto fra me e i ministri degli Esteri di Andorra e Monaco. La valutazione comune è che i nostri Paesi hanno bisogno di maggiore integrazione. Tutti e tre abbiamo convenuto che la cosa da confermare era la necessità di continuare nel negoziato. Mobiliteremo le nostre ambasciate a Bruxelles per seguire i passaggi che verranno fatti. Al momento non abbiamo nessuna comunicazione ufficiale che dice che la cosa avrà una conseguenza. E’ fissato un appuntamento negoziale a settembre. Prima di quell’incontro vogliamo avere un incontro politico per capire se quello che è successo cambia qualcosa nella valutazione che l’Europa sta facendo rispetto a questo percorso. Non vogliamo stare in un atteggiamento passivo rispetto alla faccenda. Su questo argomento nessuno ci ha comunicato dei cambiamenti. Quelle che ho riferito sono valutazioni dei 3 segretari agli Esteri. Non ci sono problemi. Immaginiamo che delle conseguenze ci saranno a livello europeo e che ciò potrebbe riflettersi sul nostro percorso.

Comunico la firma del memorandum con l’amministrazione della Repubblica Popolare Cinese sul parco scientifico tecnologico. Comunico la sottoscrizione di un programma di cooperazione culturale e scientifica con la Repubblica di Cuba da parte del segretario alla Cultura.

Marco Podeschi, Upr

Potrebbero esserci anche risvolti positivi per San Marino. Il Regno Unito non sarà membro dell’UE, dovrà fare accordi con l’UE, potrebbe aprirsi un nuovo filone di trattative nell’associazione. Sarebbe utile capire a quali rischi potenziali ci esponiamo rispetto al nostro sistema finanziario.

C’è intenzione da parte del Congresso di Stato rispetto all’ingresso nell’UNIDO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale? Potrebbe essere interessante.

Luca Santolini, Civico 10

Sottolineo che al di là delle analisi sul voto a noi interessa l’importanza della informazione e della comunicazione fatti alla cittadinanza sull’opportunità della strada che stiamo percorrendo. Questi aspetti vanno comunicati in maniera attenta alla popolazione. Noi avremo a che fare con un referendum confermativo al termine del percorso. Vista la situazione di incertezza dell’Europa è facile, come successo in Inghilterra, che l’attenzione dei cittadini venga deviata dalle reali possibilità.

Matteo Zeppa, Rete

Il referendum ha creato un precedente. L’esito mi ha sorpreso. L’intervento del segretario di Stato è troppo buonista. Ci saranno inevitabilmente dei rallentamenti. Il referendum è geopolitico. La mia posizione è di non fare il percorso indicato nell’ordine del giorno. Un anno fa si guardava alla Grecia come a un Paese disastrato. Ora l’Inghilterra esce. L’Europa non riuscirà a gestire l’emergenza economica. Quello inglese non sarà un caso sporadico. Ci saranno altre richieste di uscita. Bisogna considerare se fermare le bocce e salvaguardare San Marino. Oppure entrare in qualcosa che non sappiamo dove andrà. A me non interessa cosa vogliono Monaco e Andorra. Mi interessa solo San Marino. Stiamo lavorando ad accordi con qualcosa che domani probabilmente non ci sarà.

Tony Margiotta, Sinistra Unita

L’esito del voto mi ha sorpreso. Il mio partito è favorevole all’adesione all’UE. E’ una necessità, oltre che un’opportunità. E’ necessario andare avanti, ne sono convinto. Condivido l’azione della segreteria agli Esteri. Invito il segretario a sollecitare questo percorso, anche se per i prossimi due mesi era stata concordata una pausa. Occorrerà dare informazioni alla comunità sammarinese rispetto al percorso che si andrà a intraprendere.

Andrea Belluzzi, Psd

Esprimo apprezzamento per l’iniziativa del segretario agli Esteri. Giusto che ci sia un confronto politico prima di un confronto tecnico. Per quanto riguarda la sovranità, non è necessario ribadirla in ogni passaggio. L’ordine del giorno chiude facendo riferimento al referendum. Ciò è un presidio per la sovranità.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Siamo attenti su quanto sta avvenendo. Comprendiamo che avrà delle implicazioni. E’ evidente che noi, sui cambiamenti che ci saranno, prima di proseguire il negoziato dovremo trovare lo spazio per risentirci.

Comma 2 – Riferimento, ai sensi dell’art. 2, primo comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 2 della Legge n. 100/2012, su nomine e revoche di Rappresentanti diplomatici e consolari

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Jean Todt ha dato le dimissioni in quanto ministro plenipotenziario presso l’ambasciata di Francia, resta ambasciatore a disposizione.

Comma 3 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n. 100/2012, dell’Accordo di Collaborazione in campo sanitario e socio-sanitario tra la Repubblica di San Marino e la Regione Marche, firmato a San Marino il 29 aprile 2016

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

L’accordo prevede lo sviluppo della ricerca e la cooperazione in ambito sanitario. Ha destato interesse per noi e anche per i comuni vicini.

Comma 4 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n. 100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Federativa del Brasile sullo scambio di informazioni in materia fiscale, firmato a San Marino il 31 marzo 2016

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Il Brasile sta vivendo un periodo di sviluppo significativo, notevole. L’accordo è stato fatto secondo il modello del global forum dell’Ocse.

Comma 5 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n. 100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Nuova Zelanda sullo scambio di informazioni in materia fiscale, firmato a San Marino il 1° aprile 2016

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

E’ un accordo analogo al precedente. Con la Nuova Zelanda c’è la possibilità anche del soggiorno studio – lavoro.

Comma 6 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n. 100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Governo del Montenegro sulla cooperazione nel settore turistico, firmato a Roma il 5 maggio 2016

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

L’accordo riguarda la cooperazione nel settore turistico.

Comma 7 – Audizione del comandante della Gendarmeria

Maurizio Faraone, comandante della Gendarmeria

Seguirò i punti dell’ordine del giorno del gennaio 2016 sulla pubblica sicurezza. Parto dalla formazione. Oltre alla formazione attuata a San Marino su argomenti che coinvolgono tutti i corpi di polizia, dal 2015 a oggi sono stati tenuti anche dei corsi di formazione più specifici. Aggiungo le esercitazioni ai tiri. Un corso all’anno. E’ stato indetto un corso di formazione per un direttore ai tiri che possa dirigere le esercitazioni. E’ stato organizzato dall’Arma dei carabinieri a maggio 2015 un seminario sul contrasto al crimine informatico nel Mediterraneo, ha partecipato un gendarme. Sono state tenute lezioni da parte del commissario della legge Morsiani sulla polizia giudiziaria. Un vice brigadiere ha partecipato a un corso come addetto nei rilievi tecnici dei corpi di reato. Segnalo un corso di formazione a Caserta sui crimini ambientali, di 10 giorni. Ha partecipato un vice brigadiere. Quattro appartenenti ai corpi di polizia sammarinesi stanno seguendo un corso di controllo del territorio. Il personale Interpol ha frequentato un corso dell’FBI a Quantico. E’ stato organizzato un corso per agenti sotto copertura a Washington. Gratuitamente, e intendo coperti anche il viaggio, vitto e alloggio. Il personale Interpol ha partecipato a un corso sulla prevenzione delle minacce da materiale chimico e nucleare. Un gendarme è distaccato presso l’AIF per favorire la formazione nel settore del contrasto dei reati finanziari.

Affronto il discorso della dotazione dei mezzi e della tecnologia. Sono state concluse le procedure per acquistare nuovi autoveicoli per i 3 corpi. Sono 2 automezzi per la Gendarmeria, 2 per la Polizia Civile, uno per la Guardia di Rocca. L’intenzione è dotarsi di barre con telecamere a ripresa circolare collegate a tablet. Sulla falsariga di quanto accade in Italia con Mercurio. Si lavora su un sistema unico fra i corpi atto a istituire un database unificato di polizia, che a San Marino manca. E’ un limite. E’ stato acquistato un macchinario per la rilevazione delle impronte in forma digitale. Verrà fornito un apparecchio che, collegato a uno smartphone, consente di verificare l’identità delle persone fermate con un confronto fra le impronte digitali e i chip dei nuovi passaporti in uso in molti Paesi. Sono 106 o 107 le telecamere installate per il rilevamento targhe e quelle in posizioni strategiche. Si aggiungono le telecamere installate nei parcheggi. Altre 20 telecamere verranno installate, nuove e per sostituire altre con risoluzione molto bassa.

Sulle risorse umane, durante le ore notturne siamo presenti con 2 pattuglie, una della Polizia Civile e una della Gendarmeria. Abbiamo organizzato servizi straordinari con posti di blocco. Sarebbe difficile proporli in forma continuativa, comportano un’emorragia di persone e mezzi non sostenibile. In seguito al corso di formazione per agenti di polizia sono in emissione i bandi di concorso per l’assunzione di 25 operatori per i corpi di polizia. Verranno ripartiti come segue: 10 alla Gendarmeria, 10 alla Polizia Civile, 5 alla Guardia di Rocca. E’ un numero che, spero, sarà destinato a crescere.

I comandanti hanno avuto incontri sulla centrale operativa unica. Si è scelto di attivarla nella sede della Gendarmeria. Dall’8 febbraio un militare della Guardia di Rocca svolge servizio presso la centrale operativa della Gendarmeria, avviando l’unificazione. I comandanti si incontreranno per stabilire un protocollo operativo.

E’ stato attivato un canale di collegamento diretto fra la Gendarmeria e la questura di Rimini per le richieste urgenti. I corpi di polizia di San Marino impegnati nel pattugliamento, quando fermano autovetture e devono controllare per esempio se la patente è rubata, possono avere riscontri alla questura di Rimini.

Come direttore Interpol sono stato invitato da alcuni comitati per la sicurezza pubblica organizzati dal prefetto di Rimini. Una riguardava l’aviosuperfice di San Marino. E’ stato stretto un accordo con il RIS di Parma. E’ stato avviato un percorso di accordo con Europol imposto dalla convenzione monetaria con l’UE, sulle frodi dell’Euro.

Sui database non è possibile avere un accesso diretto con le forze di polizia italiane. Esistono altri collegamenti con agenzie degli Stati Uniti sulla prevenzione del terrorismo e della criminalità organizzata.

Luca Santolini, Civico 10

Chiedo un chiarimento sulle tempistiche previste per l’operatività della centrale unica. Con la nuova struttura carceraria, se e quando ci sarà, l’intenzione è formare personale specifico? Ci sono strumentazioni particolari che ritiene necessarie o urgenti per migliorare il lavoro degli agenti, al di là di quelle elencate? Nella gestione del budget ritiene di avere l’autonomia necessaria?

Matteo Fiorini, Alleanza Popolare

Nel campo dell’ordine pubblico basta un singolo episodio per dare dubbi alla popolazione. Voglio sottolineare alcuni valori che ho colto nell’esposizione. C’è una visione di sistema, che è importantissima. Si sente di tracciare una strada di possibili interventi che la politica potrebbe fare per mettere le professionalità che rappresenta nella condizione di operare al meglio nell’interesse dei cittadini?

Gianfranco Terenzi, Pdcs

Pensa che ci possa essere una strategia che possa dare maggiore tranquillità ai cittadini?

Alessandro Mancini, Partito Socialista

Sono soddisfatto in particolare sulla formazione. Ci possono essere provvedimenti che possono andare a sistemare alcune situazioni?

Matteo Zeppa, Rete

La struttura odierna del carcere è poco dignitosa per i carcerati? Andremo probabilmente incontro a un boom di carcerazioni. A me non pare che la struttura sia adeguata. Sul personale pensa che il numero che ci ha detto oggi sia adeguato? Io non credo. Nel piano di riordino è stato pensato di fare convogliare tutte le forze dell’ordine in un’unica segreteria di Stato? Il problema della sicurezza non può essere solo affrontato con la vigilanza elettronica. E’ meglio un controllo fisico o elettronico? San Marino può essere un facile viatico per le organizzazioni terroristiche?

Andrea Belluzzi, Psd

Spero che lei possa fare un bilancio del suo operato. Quali sono le priorità che sta mettendo a fuoco per il secondo periodo di amministrazione compiuta sotto il suo comando? Le ristrettezze ci sono, è inutile negarlo. Il numero delle pattuglie si è contratto. Occorrono più pattuglie o ci sono strumenti alternativi? Si possono spostare nella Gendarmeria dei civili per determinati compiti? Vi è necessità di implementare l’azione di polizia postale? E’ opportuno avere un carcere destinato alla detenzione e al recupero del condannato, che tenga conto di entrambe le esigenze?

Tony Margiotta, Sinistra Unita

La nostra forza politica è andata a visitare i locali del carcere. Sono successe cose che hanno portato attenzione sui diritti della persona e dell’uomo, che devono essere garantiti. Pensiamo che il carcere sia anche un luogo di rieducazione. Vorrei sapere che tipo di operazioni si possono svolgere per garantire la vivibilità e la dignità in questo spazio. Non è più adeguato. Il corpo della Gendarmeria è sotto organico. L’età media è di 50 anni, quindi elevata. A breve avremo nuovi inserimenti, credo a novembre. Spero possano garantire i servizi necessari per la sicurezza del territorio.

Maurizio Faraone, comandante della Gendarmeria

Non sono in grado di quantificare i tempi per la centrale unica ma non credo saranno lunghi. Salvo imprevisti entro la fine dell’anno dovremmo essere a un punto importante. La struttura del carcere non è adeguata alle esigenze di detenzione e vigilanza. E’ partito un percorso di costruzione di una nuova struttura. Stiamo cercando di individuare interventi correttivi nel limite di quanto ci concede la struttura attuale. La sicurezza ha un costo, che è importante. Mi si è chiesto se il personale è motivato, anziano, stanco. L’età media è elevata, attorno ai 50 anni. I nuovi arrivi potenzieranno il servizio di pattuglia.

A ieri sono stati commessi 83 furti in repubblica. Confrontati con i dati del circondario, sono numeri che manifestano un’incidenza del fenomeno inferiore rispetto a quella realtà. Non dico che siamo contenti, perché l’obiettivo è zero furti, anche se è forse impossibile per via della conformazione del territorio. Le telecamere non sono la soluzione definitiva. Sono uno strumento. Per migliorare è ideale proseguire su questa strada, cercando di rinfoltire le risorse umane. Non è sufficiente solo svecchiare o aumentare il personale, serve un rinnovamento nel comprendere le nuove esigenze e lo staccarsi dai i meccanismi di pensiero che sono tipici di questa realtà.

Il budget è gestito in maniera autonoma per alcune spese, per il resto vanno autorizzate dalla segreteria agli Esteri. Quello che manca è la capacità contrattuale. Quando vengono discusse le ripartizioni in sede di bilancio la Gendarmeria non partecipa. La Polizia Civile ha questo problema in misura minore perché afferisce alla segreteria agli Interni.

Sto definendo una bozza di riforma parziale del regolamento della Gendarmeria per affrontare delle tematiche essenziali. Avverto l’esigenza di una organizzazione diversa della Gendarmeria, più adeguata ai tempi e alle richieste di sicurezza che arrivano dai contesti internazionali. Serve una revisione delle carriere.

Strategie contro i furti: più pattuglie sul territorio e potenziamento degli strumenti tecnologici. La Guardia di Rocca fa pattuglia, ma di giorno.

Rispetto al personale civile, riferisco che è una delle soluzioni che può non solo essere tampone, ma anche integrativa rispetto ai corpi. La segreteria agli Esteri e quella agli Interni stanno lavorando per strutturare questa cosa.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Da quando è stato nominato il comandante la strada è stata quella del passo dopo passo. La centrale operativa gradatamente si sta facendo, si sono fatti i corsi di formazione, ci si è dotati di nuovi mezzi. Verranno emanati bandi di concorsi per 25 posti nei 3 corpi di polizia. Tutto questo è stato possibile superando la rigidità nel coordinare le funzioni. Si è cominciato a lavorare di più insieme, all’interno dei corpi. L’arruolamento dei 25 non servirà a coprire tutte le funzioni. Nel frattempo non solo sono diminuiti gli uomini, ma sono aumentate le funzioni.

Comma 8 – Esame, in sede referente, del progetto di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

C’era necessità di riordinare il servizio diplomatico di carriera, cioè di chi diventa funzionario nel dipartimento esteri e poi viene assegnato alle missioni estere. Ingresso, assegnazione alle sedi, progresso nella carriera. Coinvolti anche i compiti e le sanzioni. Viene inoltre regolamentato il servizio diplomatico di coloro che non fanno parte della carriera.

Matteo Zeppa, Rete

Questa riforma era necessaria. Abbiamo cercato di fare degli emendamenti tenendo conto di una cosa: lo spending-team aveva dato dei parametri. Nel progetto ho visto molta discrezionalità data alla segreteria di Stato agli Esteri e poca alla dirigenza della finanza pubblica. Vedo negli emendamenti del governo cambiamenti sostanziali. Da parte nostra c’è anche un emendamento abrogativo sui diplomatici a disposizione. Penso debbano essere normati o aboliti del tutto. Credo che la capacità di lingua per chi fa carriera diplomatica vada verificata. Sarà un progetto di legge difficoltoso. Il governo non ha avuto le idee chiare.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Nell’esaminare la legge prestate attenzione fra il personale della carriera e quello non della carriera, che svolge funzioni diplomatiche. Nel primo caso è personale che tramite concorso diventa funzionario a tempo pieno. Nel secondo parliamo di personale che nella vita svolge altre funzioni e fra queste ha un ruolo di rappresentanza diplomatica o consolare.

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