Se la motivazione può considerarsi il motore che fa funzionare l’organizzazione aziendale, le emozioni sono il carburante di quel motore.
di Roberto Parma
Se la motivazione può considerarsi il motore che fa funzionare l’organizzazione aziendale, le emozioni sono il carburante di quel motore.
A mio avviso non solo sarebbe vano cercare di contenere le emozioni in azienda ma addirittura dannoso.
L’azienda è un’organizzazione razionale nel senso che nasce e prospera per raggiungere l’obiettivo primario che è quello di continuare a esistere. Ma tentare di limitare la componente emozionale credendo di aumentare l’efficacia dell’azienda e come sperare di vedere crescere la produttività durante uno sciopero. Sì, uno sciopero bianco dove tutto viene fatto seguendo meticolosamente il protocollo, dove tutto (non) funziona come da manuale. Le emozioni vanno gestite e indirizzate nella giusta direzione, e solo in questo modo potranno alimentare l’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi. Sarà quindi un equilibrio fra coraggio e paura, piacere e dolore, passione e sconforto a garantire un futuro all’azienda. Un po’ come nella nostra vita di tutti i giorni.