Romina Menicucci (ANIS) a Ginevra per l’Assemblea generale dell’OIL. “Record di partecipanti, segnale di una rinnovata attenzione globale”.
di Daniele Bartolucci
Rilanciare il dialogo sociale tra tutti gli attori protagonisti del mondo del lavoro, facendo perno sull’efficacia di quel “tavolo tripartito”, ovvero datori di lavoro, sindacati e istituzioni, che è lo strumento principe dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro così come il sistema adottato a San Marino per concertare le più importanti riforme del Paese.
Il lavoro, quindi, torna al centro del dibattito globale, come lo dimostra l’ultima Assemblea generale dell’OIL, svoltasi nei giorni scorsi a Ginevra.
“Un’edizione record con oltre 5.200 iscritti”, spiega Romina Menicucci, che vi ha partecipato in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, “e non solo perché si celebra il centenario dell’Organizzazione. Il tema del lavoro, finalmente, torna ad essere protagonista nelle dinamiche sociali e politiche, come dimostra la partecipazione straordinaria a questa 105esima Assemblea. E’ il segnale di una rinnovata attenzione a queste tematiche”, prosegue Menicucci, “ma leggendo meglio i numeri se ne può trarre anche un ulteriore dato positivo: c’è stato il ritorno di Paesi che per anni non hanno partecipato alle Assemblee dell’OIL, molti dei quali per motivi economici, come ad esempio la Grecia. Ciò significa che, probabilmente, qualcosa si sta sbloccando nell’economia, con riflessi anche sulla partecipazione a questi tavoli internazionali.
Una sensazione che è stata confermata anche dalla partecipazione di tantissimi Paesi in via di sviluppo, e di nuovi, come ad esempio la prima volta di Tonga”.
San Marino, come noto, partecipa attivamente ai lavori dell’OIL, come dimostra l’attenzione riservata dall’Organizzazione alla recente riforma della Legge sulla Libertà sindacale, che è stata esaminata attentamente e valutata positivamente, dandole ancora più valore prima dell’entrata in vigore, avvenuta a maggio. Rapporti che sono proseguiti con la partecipazione della delegazione tripartita sammarinese, composta oltre che da Romina Menicucci, dal Segretario di Stato al Lavoro Iro Belluzzi (nel box a lato l’estratto del suo intervento alla seduta plenaria) accompagnato da Sabrina Fantini in rappresentanza del Governo, da Gilberto Piermattei, Vice Segretario CSdL, e Angela Tamagnini, funzionario FLIA-CDLS in rappresentanza dei rispettivi sindacati.
Romina Menicucci ha partecipato alla Commissione per l’Applicazione delle Norme e alle sedute plenarie: “Se è vero”, spiega il delegato dell’Associazione Industria, “che non sono state votate nuove Convenzioni e Raccomandazioni, dall’altro canto si è posta molta attenzione sulla difficoltà di controllare che tutte le Convenzioni vengano effettivamente applicate e rispettate. Soprattutto in quei Paesi dove i diritti dei lavoratori non hanno un valore assoluto e riconosciuto come nei Paesi più industrializzati, come San Marino ad esempio. A maggior ragione su un tema, ampiamente dibattuto da tutte le delegazioni, di stretta attualità come è quello dello sfruttamento del lavoro minorile. Un problema ancora irrisolto in molte zone del mondo, ma che, come in molti altri casi, non tocca né ha mai toccato la nostra Repubblica. San Marino, e questo ci viene puntualmente riconosciuto anche in questi consessi, ha sempre anticipato queste problematiche e spesso si trova ad avere legislazioni ancora più efficaci delle indicazioni standard dell’OIL. Sul lavoro minorile, di cui ricorrono proprio ora i 20 anni della Convenzione, eravamo già all’avanguardia con il limite dei 14 anni, poi portati a 16 con l’ultima riforma”.
Lavoro e società, ma anche economia: “Durante le sedute plenarie, al di là della sensazione positiva di una maggiore attenzione e partecipazione da parte di tutti i Paesi, si è parlato ovviamente anche di economia. Dall’intervento del Presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker, che ha centrato il suo intervento sullo sviluppo economico-occupazionale e della crescita, a quello di tutti gli altri Ministri e delegati di Governo, dei rappresentanti delle associazioni industriali e dei sindacati, sono stati diversi gli spunti in tal senso”. “Spunti”, assicura Menicucci, “che vogliamo fare nostri, traducendoli in azioni concrete anche a San Marino”.
Il banco di prova, ovviamente, sono le prossime riforme: “In particolare quella del mercato del lavoro, che si sta elaborando proprio in queste settimane e che vede impegnata sullo stesso tema, non a caso, la maggior parte dei Paesi europei, dall’Italia con il Jobs Act, alla Francia. Un processo di riforma che deve porre al centro il lavoro come motore di sviluppo sociale ed economico, e che deve vedere la partecipazione attiva di tutte le sue componenti, imprese e lavoratori”.