SAN MARINO – Con riferimento ad alcuni comunicati diramati nei giorni scorsi e ad alcune notizie apparse sulla stampa, la Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, all’unico fine di dare un’informazione corretta, precisa quanto segue.
In questa legislatura si è voluto adottare un approccio completamente diverso per quanto riguarda le manifestazioni di interesse a compiere investimenti di una certa rilevanza sul territorio sammarinese, rendendo trasparenti tutti gli atti fin dalle fasi iniziali e coinvolgendo tutti i possibili attori interessati dal primo momento.
Quanto al “progetto energia”, una proposta è stata recentemente avanzata da gruppi privati, che hanno lavorato in questi anni in forza della delibera del Congresso di Stato n. 14 del 12 novembre 2013, che – in aderenza a quanto stabilito nel programma di Governo – conferiva un mandato in esclusiva per l’attività di due diligence finalizzata alla valutazione esecutiva di un progetto di maggiore autonomia energetica alla società di diritto canadese Dundee Corp. e stabiliva la nomina di un gruppo di lavoro tecnico composto da 6 persone incaricato di supportare e supervisionare per conto del Governo l’attività di due diligence affinché la stessa fosse “compatibile con gli interessi energetici ed ambientali della Repubblica, nel pieno rispetto degli accordi internazionali ed in sintonia con le regioni limitrofe”.
Nel frattempo, nel progetto sono intervenute altre due multinazionali, Mitsubishi Hitachi Power System per la parte tecnologica e Amec Foster Wheeler per la parte ingegneristica.
Il gruppo tecnico incaricato a suo tempo dal Congresso di Stato ha recentemente terminato i suoi lavori e le sue conclusioni sono state positive rispetto a tale progetto. Per quanto riguarda l’aspetto più propriamente di impatto ambientale e sulla salute di un impianto alimentato a gas naturale di ultimissima generazione – aspetto rispetto al quale si è registrata maggiore attenzione – la conclusione, corroborata da un’analisi specialistica compiuta dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, registra un impatto ambientale del tutto trascurabile in termini di ricaduta di inquinanti sulla popolazione sammarinese ed italiana. Il rapporto del gruppo tecnico in sostanza registra l’assenza di produzione di sostanze inquinanti, in quanto i fumi prodotti da impianti del genere di quello previsto sono privi di polveri sottili e di composti solforati, mentre gli ossidi di azoto prodotti possono essere abbattuti con tecniche idonee che permettono di avere emissioni trascurabili in atmosfera. Non essendovi emissione di sostanze inquinanti, non sussiste alcun problema di impatto sulla salute.
Detto questo, il “progetto energia” è ad una fase di approvazione della due diligence in cui il Governo non ha ancora adottato decisioni conseguenti e dunque non vi sono ad oggi progetti edilizi presentati né tantomeno approvati o in fase di approvazione da parte degli organi competenti. Ecco perché nessuna considerazione è stata espressa quanto all’impatto sul paesaggio, sull’assetto urbano e più in generale sul territorio in questione, tali valutazioni esulando dai compiti del gruppo tecnico di cui sopra.
In questa fase i promotori del progetto energia e il Presidente del Gruppo tecnico hanno ritenuto opportuno, essendovi stata una richiesta in tal senso, presentare lo stesso – oltre che al Governo – ai gruppi di maggioranza, di opposizione ed al Castello di Faetano, ove i promotori hanno verificato che un tale impianto potrebbe essere ubicato.
Preme a questa Segreteria di Stato evidenziare che il “progetto energia” è ben altro che l’ubicazione di un impianto di produzione di energia in una località della Repubblica. E’ invece un progetto finalizzato al conseguimento di una maggiore autonomia energetica, alla possibilità di San Marino di valorizzare la sua sovranità all’interno dell’accordo italo-sammarinese di cooperazione economica ed in particolare del suo articolo 14. Ciò significa che tale progetto avrà un futuro concreto solo se tale proposta verrà percepita come una opportunità sia per il territorio sammarinese che per le regioni limitrofe, che insistono in un’area della penisola italica che presenta un deficit in termini energetici e per le quali la collaborazione con San Marino potrebbe rappresentare una grande opportunità. Opportunità che certamente genererebbe un indotto significativo in termini economici sia per lo Stato sia per le persone fisiche e giuridiche che vivono o operano a San Marino, senza incidere minimamente sull’attuale funzionamento dell’AASS, alla quale verrebbe invece offerta una ulteriore possibilità di acquisto di energia a prezzi competitivi e di effettuazione del trading.
L’individuazione del sito ove realizzare un impianto di ultima generazione è questione secondaria rispetto al resto, ovvero ad un progetto teso ad assicurare la transizione del territorio in questione ad una fase di utilizzo di sole energie rinnovabili, incentivando la mobilità sostenibile e più in generale i comportamenti eco-sostenibili.
E dunque del sito ci si potrà occupare in una fase successiva, una volta compiute tutte le verifiche di fattibilità del progetto quanto ad altri aspetti, ben più rilevanti.
Segreteria Territorio