E’ stato approvato con 21 voti a favore, 6 contrari e 9 astenuti Il report di San Marino News Agency.
SAN MARINO – Nella seduta della mattina l’Aula affronta l’esame dell’articolato del Progetto di legge in materia di associazionismo che viene infine approvato con 21 voti a favore, 6 contrari e 9 astenuti. Nel corso dell’esame dell’articolo 5, viene accolto un emendamento modificativo presentato da Augusto Michelotti di Su-LabDem, per aggiungere, nell’elenco delle funzioni delle associazioni di volontariato, la finalità di “protezione della flora e della fauna”.
Concluso il comma 13, con l’accoglimento della normativa sull’associazionismo, inizia quindi il comma 14 con l’esame delle istanze d’Arengo: i lavori si concludono con il voto sulla prima istanza, la n. 15 “per l’introduzione di una normativa in tema di part time con riferimento al personale docente delle Scuole di ogni ordine e grado” che viene respinta con 13 voti contrari e 4 favorevoli. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con l’esame delle altre istanze all’ordine del giorno.
Di seguito un estratto degli interventi della mattina.
Comma 13. Progetto di legge “Progetto di Legge in materia di associazionismo”, presentato dai gruppi consiliari di maggioranza. (seconda lettura)/APPROVATO con 21 voti a favore 6 contrari e 9 astenuti
Giuseppe Morganti, segretario di Stato alla Cultura: “La legge riceve un consenso generale, il dibattito lo dimostra. Ci sono comunque dei distinguo. La questione più importante mi pare riguardi la possibilità di avere dipendenti. In Europa il no-profit prevede che ci siano dipendenti. Qualcuno dice: trasformatele in cooperative o società. Ma ci rendiamo della complessità di queste azioni? Ci sono delle attività socio culturali, nel campo dell’educazione per esempio, che se obbligate a trasformarsi in società dovrebbero chiudere domani mattina. Il lucro è inteso nel momento in cui un’attività è destinata in termini di profitto. Il lavoro non è lucro. Il mondo del volontariato fino a oggi era regolato da una legge che aveva incominciato a dare indicazioni per far sviluppare il settore. Ma è una legge debole che non ha prodotto grandi risultati. La legge che portiamo in approvazione invece favorisce in maniera formidabile le possibilità di partecipare ad azioni di volontariato, anche internazionale”.
Comma 14. Istanze d’Arengo.
Istanza n. 15 per l’introduzione di una normativa in tema di part time con riferimento al personale docente delle Scuole di ogni ordine e grado/respinta con 13 contrari, 4 favore
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato: “Ci son due tipologie di insegnamento nella scuola sammarinese, quella primaria in cui le attività di docenza sono svolte da singoli docenti per la maggior parte dell’orario Ciò non accade invece per scuola secondaria inferiore e superiore. Nella primaria adottare una norma di questa natura pare complesso, nella secondaria questa possibilità può invece esserci. E’ infatti possibile attribuire ai docenti un numero minore di classi. Ma bisogna tenere conto del fattore della continuità didattica. Vorrei sottoporre all’attenzione del Consiglio quindi che per la scuola primaria diventa difficile applicare il provvedimento, nella secondaria già è più realizzabile. Sulla base dei pro e dei contro lascio decidere il Consiglio grande e generale”.
Andrea Belluzzi, Psd: “L’accesso al part time dal punto di vista del lavoratore e della Pa è un alleggerimento, ha aspetti positivi, ma primari interessi siano in materia scolastica quelli degli allievi di scuole di ogni ordine e gradi. Parere favorevole quinsi qualora il part time sia riconosciuto, ma subordinato a quei principi di continuità di insegnamento”.
Francesca Michelotti, Su: “L’istanza chiede il riconoscimento di quanto riconosciuto in Europa e che riguarda tutte le amministrazioni pubbliche, non vogliamo certo opporci a una legittima richiesta di equiparazione rispetto ad una possibile discriminazione. Ma in questo Paese spesso abbiamo dimenticato i diritti dei ragazzi e degli studenti. La dittatura delle graduatorie già ha fatto danni inenarrabili sul fronte della continuità. Noi voteremo l’istanza favorevolmente, purché sia garantita la continuità didattica”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Segretario, lei ha detto che per gli istituti primari il part time è difficile da realizzare, non per gli istituti superiori. Allora cosa si vuole fare su questa istanza? Qui si parla di un recepimento di un diritto che è per tutti, non per qualcuno. Il diritto o è per gli istituti primari o non lo è per gli istituti superiori. Era lei segretario a dover dare un indirizzo. Se si vota l’istanza il diritto va a tutti, senza differenze. Se no, proponga Lei un Odg”.
Franco Santi, C10: “L’istanza riteniamo vada bocciata. Tiene conto del diritto al part time, ma non tiene miimanente conto delle necessità organizzative della scuola e della continuità didattica”.
Nicola Renzi, Ap: “L’istanza ci chiede di valutare l’introduzione del part time, non di scegliere già come e in che modalità. La richiesta del part time non influisce sulla qualità della docenza. Per coerenza comunico che non parteciperò comunque al voto sull’istanza per non dare adito a retropensieri In caso avessi votato, il mio voto sarebbe stato favorevole perché l’istanza dà solo un indirizzo e a governo e Consiglio è affidato il compito di vagliare e modulare la proposta”.
Paolo Crescentini, Ps: “E’ vero che il segretario di Stato non ha dato indicazioni di voto, tipico del Psd. Ma l’istanza, per come è stata impostata, non può essere recepita. E’ vero che vi sono esigenze diverse nei diversi ordini delle scuole. C’è difficoltà nella sua applicazione per esempio nelle scuole elementari”.
Vladimiro Selva, Psd: ” Sento citare la richiesta del part-time come diritto, ma è da chiarire che non è un diritto da nessuna parte, può essere richiesto e i dirigenti possono valutare se concederlo o meno, sulla base del fatto che non dia danno all’attività del settore. Non è che diventa un diritto per gli insegnanti poter avere un orario part time. Per questo non vedo grandi problemi ad estendere questa possibilità anche a questo settore. Anche se ci sono ambiti per cui è più difficoltoso applicarlo. Il Psd voterà favorevolmente l’istanza, al di là di chi dice che il Psd non prende posizione”.
Marco Gatti, Pdcs: “Credo ci sia un vero diritto da salvaguardare, quello dell’alunno ad avere continuità nella docenza. Guardiamo come è strutturata la scuola, nelle elementari c’è già una sorta di part time, gli insegnanti turnano tra di loro, tra mattina e pomeriggio. Di fatto c’è già una situazione favorevole da dedicare alla famiglia. Le superiori sono strutturate per lavorare maggiormente al mattino. Non possiamo paragonare poi il lavoro dell’insegnante a quello di un impiegato o operaio. L’insegnante ha una parte di lavoro che fa a scuola e una parte che fa a casa di preparazione della lezione, di controllo e verifica compiti, è un lavoro diverso. L’insegnante gestisce il suo tempo nel miglior modo possibile”.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato, replica: “Ho detto chiaramente che il part-time nelle scuole elementari non è possibile. Nella scuola secondaria è anche immaginabile, con una struttura organizzativa complessa”.
Paolo Crescentini, Ps: “Mi sembra di notare una certa disperazione da parte di chi parla delle posizioni del Psd”.