Home FixingFixing Enogastronomia, all’estero l’unione fa la forza

Enogastronomia, all’estero l’unione fa la forza

da Redazione

Sei realtà locali, dopo il successo di Cibus 2016, decidono di collaborare assieme. Singole iniziative troppo deboli. La Segreteria Industria dà seguito ad “Advance San Marino”.

Advance San Marino 14

 

di Alessandro Carli

 

Puntare sulla valorizzazione e l’incentivazione del settore enogastronomico e delle produzioni tipiche e tradizionali, promuovendo percorsi di certificazione degli alimenti e qualità con il proposito di portare il “made in San Marino” al di fuori dei confini sammarinesi.

Sono le linee-guida che hanno mosso il progetto “Advance San Marino” – elaborato dalla Segreteria di Stato all’Industria in collaborazione con Territorio, Turismo e Cultura – che grazie all’ultima esperienza di Cibus (maggio 2016 alla Fiera di Parma) sta avendo un’importante evoluzione.

Sei aziende sammarinesi presenti fisicamente alla kermesse emiliana – San Marino Salumi, Quattro Stagioni, MC Industries (Caffè Ruffinelli), La Serenissima, Latteria di San Marino e Gli Artigiani del gusto – hanno deciso di “unire le forze”: è in cantiere un progetto che, una volta completato, creerà una sorta di “paniere” di prodotti “Made in RSM” da portare nelle principali manifestazioni del settore.

Una scelta che ha incontrato il plauso della responsabile dell’Unità di gestione e coordinamento, Silvia Della Balda. “In passato – esordisce – era la Segreteria Industria che sollecitava le imprese a fare squadra. Con Cibus e dopo Cibus, le stesse aziende hanno deciso di consorziarsi per essere più compatte e incisive. Il clima, dal 2009 (anno in cui è partito ‘Advance San Marino’, ndr) ad oggi, è certamente cambiato: nei soggetti interessati c’è certamente più attenzione e allo stesso tempo una maggior consapevolezza”.

La Segreteria di Stato all’Industria e le sei imprese coinvolte, dopo l’incontro del 23 maggio, si sono date appuntamento per i primi giorni di luglio: in quell’occasione verranno discusse le prossime attività di evoluzione del progetto.

 

CIBUS 2016: LE PAROLE DELLE AZIENDE

La partecipazione sammarinese alla manifestazione parmense è stata promossa a pieni voti.

Per Loredana Bonato (La Serenissima) si è trattato di un “momento di contatto sia con la Segreteria all’Industria che con le altre realtà del territorio. Abbiamo registrato molto interesse per i nostri prodotti anche a livello di packaging: circa il 30% dei contatti ci ha già chiesto i listini. Abbiamo dialogato soprattutto con i mercati esteri: Cina, Filippine, India, Malesia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti”.

Cibus è stato un “debutto” – dopo la vetrina di Expo 2015 – per Gli Artigiani del gusto, quelli, per intenderci, della tazzina “mangia e bevi”. “I contatti presi in Fiera – spiega Davide Scarponi – sono equamente divisi tra Italia ed estero. In Oriente abbiamo già inviato le prime campionature. E’ stato con Cibus – visto che Expo è stata un’esperienza di consumo da vendita – che abbiamo capito che siamo un po’ carenti nella parte commerciale”.

Prima esperienza anche per Quattro Stagioni, l’azienda nata a fine 2015. “Lavoriamo in una logica di produzione a km 0 – esordisce Stefano Rondelli -, in cui l’artigianalità, tracciabilità e stagionalità sono le parola chiave. In Fiera abbiamo previsto alcuni momenti dedicati agli assaggi. Molte persone si sono avvicinati alla nostra realtà per chiedere una serie di informazioni sulla nostra attività. Siamo un piccolo laboratorio che guarda anche al mercato italiano”.

Cibus molto positivo anche per Latteria di San Marino. “Si è trattata di una vetrina molto importante per farci conoscere – racconta Jessica Bernardi -. La nostra azienda, a filiera corta, si concentra su alcuni prodotti di nicchia, come ad esempio i prodotti derivati dal latte di capra. Molte le richieste di informazioni che abbiamo ricevuto, come ad esempio i processi per la produzione dei formaggi”. L’azienda si è presentata a Parma anche con un fiore all’occhiello. “Abbiamo ottenuto il bollino CE – prosegue Chiara Cesarini -, che ci permetterà di lavorare anche con l’estero”. In cantiere poi la Latteria di San Marino ha anche alcuni progetti interessanti, legati alla stagionatura dei formaggi.

“Fare squadra significa anche abbattere i costi”. Così Marco Zavaglia di San Marino Salumi, che poi prosegue: “I mercati esteri vanno potenziati. In questo senso, ‘Advance San Marino’ si è rivelato uno strumento assai utile”. Per quel che concerne la San Marino Salumi a Parma, “i riscontri sono stati buoni”.

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