Home FixingFixing PRG, approvate le 2 varianti. E il PST ora ha una sua casa

PRG, approvate le 2 varianti. E il PST ora ha una sua casa

da Redazione

Trasparenza: un ulteriore passaggio per il progetto corredato dalla convenzione. Nuove aree di servizio alle imprese in località Cà Martino, Cà Amadore e Ciarulla.

 

Buona parte del futuro della nostra Repubblica si gioca attorno a due progetti di grande incidenza economica, il Luxury Department Store San Marino, ovvero il Polo della moda, e il Parco Scientifico e Tecnologico che ha trovato finalmente “casa”.

Il Consiglio Grande e Generale ha difatti approvato – dopo una discussione che si è concentrata principalmente sulla trasformazione della destinazione dell’area della palestra Ex Mesa – le due varianti del Piano regolatore inserite all’ordine del giorno. In particolare, il Progetto di legge relativo alle modifiche di Prg “per l’attuazione di Interventi di Sviluppo Economico” è stato accolto con 27 voti a favore, 12 contrari e 5 astenuti. Così anche il progetto di legge sulle modifiche di Prg “per la creazione di servizi utili alla comunità e alla imprese”: 25 voti a favore, 7 contrari e due astenuti.

 

PST: LA RELAZIONE DEL TERRITORIO

L’area individuata da parte della Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio corrisponde in maniera esaustiva alle necessità di un progetto di questa caratura, affinché le attività insediate presso il Parco Scientifico e Tecnologico e le geometrie del contenitore divengano fattori di reciproca armonizzazione e valorizzazione.

Il dimensionamento dei Parchi Scientifici e Tecnologici è un processo complesso, che va dal piano di sviluppo infrastrutturale fino alla definizione degli spazi insediativi, idonei sia alla fase di start up che a quella di accelerazione d’impresa ed infine all’insediamento di imprese più mature. Per tale scopo la variante di PRG individua un’area di circa 35.000 mq complessivi, in parte già destinata a servizi sportivi dall’attuale PRG.

L’inserimento del Parco Scientifico e Tecnologico pone stimolanti soluzioni da proporre e valutare, sia per il dislivello del terreno, sia per la sua collocazione “paesaggistica”. Per questo è determinante trovare la giusta proporzione tra costruito e terreno circostante, giungendo a soluzioni il più possibile integrate nel verde che prevedano anche alcuni edifici con “tetto-giardino”, area parcheggio, aree a verde attrezzato con percorsi vita o benessere, oltre a lasciare liberi spazi di verde non progettato con la sua naturale morfologia.

La Zona Urbanistica che si prevede di creare con il presente progetto di legge, che viene denominata “Zone di sviluppo tecnologico a Piano Particolareggiato” (peraltro già assoggettata a preventiva Valutazione di Impatto Ambientale in quanto disciplinata da strumento urbanistico attuativo), sarà oggetto di particolari vincoli in relazione alla presenza di zone residenziali e di aree verdi limitrofe. La costruzione dovrà essere in armonia con l’ambiente circostante e contestualizzata ad esso, e concepita al fine della massima integrazione dell’edificio rispetto alle preesistenze e in base a criteri di efficienza energetica.

Al Segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni il compito di spiegare la ratio del progetto: “La zona circostante è a utilizzo industriale, c’è una particella sul retro pubblica e quella antistante che è l’ex Mesa con palestra. Il Cons auspicherebbe una struttura sportiva nuova per adibire la palestra Ex Mesa ad esigenze nuove, quella attuale è una struttura che dei ha problemi. Il terreno è proprietà dell’Eccellentissima Camera. Potrebbe avere senso in futuro l’uso per fini industriali del terreno, ma senza venderlo, se si trovasse qualcuno interessato a quell’area e a una convenzione si dovrebbe prevedere anche con la copertura delle spese di un nuovo impianto sportivo. Oggi il bilancio pubblico non ci permette di avere troppe risorse, vorremmo evitare di far imbarcare lo Stato in imprese che possono apparire faraoniche, ma poi rischiano di essere sotto utilizzate”.

 

L’INCUBATORE: 26 START UP E 53 OCCUPATI

Dopo soli due anni di attività l’incubatore d’impresa conta oggi 26 start up e 53 occupati, la maggior parte dei quali di alto livello. Soddisfatto il Segretario all’Industria Marco Arzilli: “La variante al Prg votata porta con sé una grande e rivoluzionaria novità, che va incontro all’esigenza della cittadinanza di essere rassicurata circa il reale utilizzo che verrà fatto di quella porzione di territorio. E’ stato deciso di introdurre un emendamento che ci impegna a portare nuovamente in CGG il progetto, quando questo sarà nero su bianco e corredato dalla convenzione che stabilirà le condizioni per la sua attuazione. Trasparenza e condivisione devono essere le parole chiave per il prosieguo del lavoro sul Parco scientifico e tecnologico, come lo sono state finora: non abbiamo nulla da nascondere, anzi vogliamo fortemente che ci sia, da parte della cittadinanza, la massima comprensione e condivisione di ogni passaggio”.

 

SERVIZI UTILI ALLE IMPRESE

In aula, spazio anche al “Il Progetto di Legge “Modifiche alla Legge 29 Gennaio 1992 N.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per la creazione di servizi utili alla comunità e alle imprese”. Un progetto che, come ha spiegato il relatore Stefano Canti (PDCS), “individua alcune modifiche di destinazione urbanistica all’attuale strumento di pianificazione generale del territorio per agevolare nuovi investimenti in favore della comunità e per la realizzazione di servizi utili alle imprese sammarinesi che da molti anni operano all’interno del territorio nonché per il recupero e l’adeguamento di importanti infrastrutture private”.

Nella fattispecie le modifiche riguardano la creazione di nuove aree in località Cà Martino – Cà Amadore e Ciarulla ove effettuare lo stoccaggio di materiali inerti e per la creazione di un’area per i servizi dell’AASS in località Ciarulla, l’adeguamento della casa di prima accoglienza sita in località San Michele, la creazione di un’area di sviluppo da destinare a terziario in Montegiardino”.

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