Come tutti i predatori d’altura, sicuramente sfrutta molto la velocità e l’attacco in branco, ma spesso è vittima degli altri predatori, molto spesso dell’uomo, che la insidia con esche artificiali a traina e a spinning.
di Daniele Bartolucci
La lampuga è uno dei pesci più belli del mare, con la sua livrea argentea colorata di giallo, azzurro e verde, che lo rende un trofeo tra i più ambiti dai pescatori d’altura. E’ infatti in mare aperto che la si può incontrare più spesso, anche se in autunno si sposta vicino alla costa. Oltre ai colori molto vivaci, da cui le deriva il nome di Dorado nelle zone tropicali, anche la sua particolare conformazione fisica rende questo velocissimo predatore molto riconoscibile: la sua testa appare schiacciata, come se avesse una fronte molto alta. Ma non per questo la sua caratteristica principale è l’intelligenza. Come tutti i predatori d’altura, sicuramente sfrutta molto la velocità e l’attacco in branco, ma spesso è vittima degli altri predatori, molto spesso dell’uomo, che la insidia con esche artificiali a traina e a spinning. Al di là dell’inganno, è un altro l’aspetto che pone questo pesce tra i primi posti nella classifica della poca furbizia: forse per pigrizia, forse per nascondersi o per altro, le piace stazionare sotto qualsiasi cosa galleggi in mare aperto, siano essi dei tronchi d’albero o rifiuti come cassette o altro. Un modo, tanto inconsapevole quanto efficace, di segnalare la propria presenza ai pescatori.