Home FixingFixing Landini e Fiat hanno la “testa calda”: viaggio alla scoperta dei motori dei trattori di 100 anni fa

Landini e Fiat hanno la “testa calda”: viaggio alla scoperta dei motori dei trattori di 100 anni fa

da Redazione

Oggi, abituati alla super tecnologia, al cambio automatico e all’idea che Google e FCA (Fiat a Crysler) stanno lavorando attorno ad un’automobile che si guida da sola, potrebbe far sorridere.

Landini

 

Oggi, abituati alla super tecnologia, al cambio automatico e all’idea che Google e FCA (Fiat a Crysler) stanno lavorando attorno ad un’automobile che si guida da sola, potrebbe far sorridere.

Eppure i motori dei trattori Landini e Fiat, che hanno fatto bella mostra di sé durante la tre giorni e che hanno attirato gli sguardi (soprattutto maschili) dei visitatori, raccontano tanto.

Per la prima volta a San Marino, all’interno dell’esposizione delle macchine e attrezzature agricole storiche e moderne, anche il motore a testa calda (così chiamato in quanto la combustione della miscela che avviene al suo interno è innescata dall’alta temperatura mantenuta in una parte della camera di combustione, la calotta, posta dentro la testa del cilindro) utilizzato nel XIX secolo, che serviva per alimentare i vecchi mezzi agricoli.

Una targa in metallo, posta su un veicolo, ricorda al conducente le procedure da seguire prima della messa in moto e durante l’uso del trattore, con una postilla sulla lubrificazione. Le raccomandazioni “a motore spento” sono le seguenti: riempire d’acqua pulita il radiatore e mantenerlo pieno, così come tenere sempre ai massimi livelli i lubrificanti. “Adescare poi la lubrificazione girando a mano la manovella”, e subito dopo “iniettare olio con apposita siringa in tutti gli oliatori”, facendo attenzione a non iniettarlo se la calotta non è ben riscaldata.

Una procedura talmente lunga che potrebbe scoraggiare anche un meccanico di Formula Uno! E invece non finisce qui: durante l’uso del trattore occorreva anche aprire più volte al giorno il rubinetto per scaricare l’olio residuo, ma anche “non sovraccaricare il motore il modo continuo”, non adoperare il trattore se l’olio non è visibile dal vetro di controllo, non tenere il piede sul pedale della frizione se non occorre adoperarla (santa verità anche oggi, ndr), non lasciare slittare le frizione, tenere innestata la marcia durante le discese e, durante la stagione invernale, “vuotare completamente l’acqua del radiatore.

I suggerimenti sulla lubrificazione invece riguardano l’utilizzo di olio di qualità e la sua densità rispetto alle stagioni (semidenso in estate, fluido in inverno) e altri passaggi di ordinaria manutenzione.

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