Home FixingFixing San Marino, nuovi Mecenate cercansi: pronto il “Pro Cultura”

San Marino, nuovi Mecenate cercansi: pronto il “Pro Cultura”

da Redazione

Sulla falsariga dell’Art Bonus italiano, anche il Governo sammarinese punta a coinvolgere il privato concedendo loro agevolazioni fiscali molto interessanti: si potrà portare in deduzione il 200% di quanto erogato. Il Segretario Morganti: “Il 34% per le imprese, fino al 70% per i privati”.

 

di Daniele Bartolucci

 

Recuperare e valorizzare il grande patrimonio storico, culturale e artistico di San Marino, rendendo più semplice e vantaggioso per il privato mettere a disposizione le risorse economiche, trasformando queste elargizioni in veri e propri investimenti sul territorio legando il proprio nome ad un bene dall’inestimabile valore identitario, per la comunità e per le imprese stesse. Se la storia millenaria della più antica Repubblica del mondo è un valore straordinario per la comunità sammarinese, il patrimonio artistico e culturale dello Stato, se ben valorizzato, può sicuramente rappresentare un plus per sviluppare gli asset strategici, in primis il turismo. “Abbiamo tantissimi siti e opere capaci di intercettare l’interesse del pubblico locale e internazionale”, spiega il Segretario alla Cultura, Giuseppe Maria Morganti, “ma resta il problema delle risorse per renderli fruibili”.

 

PRIMO OBIETTIVO: TROVARE LE RISORSE NECESSARIE

Come detto, poche risorse pubbliche disponibili, un problema acuito dalla crisi economica, che si è tradotta anche in minori entrate per lo Stato: “Nell’ottica di una spending review comunque necessaria a tutti i livelli, abbiamo comunque evitato tagli all’Istruzione, ma per la cultura e, in particolare per le ristrutturazioni, i restauri e le opere di valorizzazione dei siti archeologici, le risorse sono pochissime. Non che prima fossero enormi”, ammette Morganti, “ma oggi non permettono di mettere in cantiere grandi progetti”. Di qui l’idea di coinvolgere maggiormente il mondo privato, prima con i “bandi per progetti creativi” perché associazioni e imprese possano recuperare e gestire alcuni spazi e luoghi dall’alto valore storico, culturale e artistico, quindi con uno specifico intervento normativo per raccogliere le risorse necessarie ai piccoli e grandi progetti dello Stato. “L’art bonus promosso in Italia dal Ministro Franceschini è molto interessante e i risultati stanno arrivando. A San Marino l’intervento è molto diverso e si chiama “Pro Cultura”. L’idea è quella di dare finalmente ai privati, cittadini o imprese, la possibilità di dedurre dal reddito imponibile le donazioni a favore di progetti di recupero, conservazione e valorizzazione dei beni culturali.

“Una possibilità che il nostro ordinamento, purtroppo, non prevedeva per le imprese” ammette Morganti. “Dico purtroppo perché probabilmente quando le risorse c’erano e l’economia andava meglio di oggi, qualche progetto in più si sarebbe potuto realizzare anche in ambito culturale.

Ma resto ottimista, e sono convinto che grazie a questa nuova opportunità non mancheranno gli investimenti”.

 

DEDUZIONE RADDOPPIATA RISPETTO ALL’ELARGIZIONE

Il progetto Pro Cultura, come ha spiegato Morganti è stato approvato in via definitiva dal Consiglio Grande e Generale con la ratifica del Decreto Delegato 24 febbraio 2016 n. 19, in particolare dell’art. 6, che ha aggiunto un articolo 60-bis alla Legge di riforma fiscale, la 166 del 2013 sull’Imposta Generale sui Redditi. “L’ambito in cui si interviene è prettamente fiscale”, rileva Morganti, “per cui il vantaggio che abbiamo deciso di creare è di questa natura”. Di quanto stiamo parlando? “La persona fisica o giuridica che eroga la donazione a favore dei progetti che individueremo di anno in anno, ha facoltà di dedurre dal proprio reddito il 200% dell’importo in denaro o del valore normale dei beni o delle prestazioni oggetto di donazione, il doppio di quanto erogato”. Ciò significa che le imposte da pagare subiranno una riduzione in proporzione all’aliquota che si deve corrispondere. “Per le imprese di fatto il ‘risparmio di imposta è del 34% per le persone fisiche può raggiungere anche il 70%”.

 

PROGETTI PRESTABILITI E RISORSE “BLOCCATE”

Come funziona quindi il Pro Cultura e cosa possono finanziare i privati? “Stiamo concludendo l’elaborazione del Regolamento, in cui sono fissati alcuni principi”, annuncia il Segretario Morganti. “Quello più originale è che le risorse incamerate dallo Stato verranno legate, indissolubilmente, al progetto scelto dal cittadino o dall’impresa. In pratica lo Stato si impegna a utilizzarle solo a per quel bene. Questo perché si arrivi sempre a completare i progetti ideati così da non tradire la fiducia di quanti faranno donazioni”. Non solo, “La Segreteria di Stato si impegna ad aggiornare le informazioni relative allo stato di avanzamento della raccolta delle donazioni, ai finanziatori che contribuiscono al progetto, allo stato di avanzamento del progetto”. E “monitoreremo con regolarità l’andamento delle donazioni per ciascun progetto prioritario per darne informazione ai donatori e alla collettività in un’ottica di piena osservanza del principio di trasparenza”.

 

I PRIMI OTTO OBIETTIVI: MECENATI CERCANSI

Come detto, ogni anno, “la Segreteria di Stato Istruzione e Cultura pubblicherà sul suo proprio sito web e attraverso altri organi d’informazione l’elenco dei progetti finanziabili, accuratamente descritti attraverso una scheda tecnica che evidenzia lo stato di fatto, la storia del bene culturale, l’intervento da eseguire, i fondi necessari”, spiega Morganti. “Siamo partiti dai progetti in corso, coinvolgendo la Commissione per la Conservazione dei Monumenti e degli oggetti di Antichità e d’Arte per individuare un primo elenco per il 2016. I progetti finanziabili saranno quindi otto”, annuncia Morganti, “ed essi riguardano sia siti che opere d’arte e strutture architettoniche”. L’elenco completo, che sarà inserito nel Regolamento citato, è il seguente: Oratorio Valloni-Chiesa San Giovanni, Complesso monumentale dei Mulini di Canepa, Sito archeologico di Domagnano Paradiso, Santuario rupestre della Tanaccia, Percorso di accesso al sito archeologico di Montecerreto, Organo chiesa di San Francesco, Carrozza Reggenziale Treno bianco-azzurro ed Ex-chiesetta di Sant’Anna. “Come è facile intuire ci sono progetti grandi ed altri più piccoli, comunque ognuno legato a luoghi e zone diversi, che speriamo incontrino l’interesse di tanti e si possano recuperare per tutti le risorse necessarie. Siamo fiduciosi”, auspica infine Morganti, “che i sammarinesi sapranno cogliere questa opportunità di dare un contributo sostanziale alla valorizzazione del proprio territorio, al di là del vantaggio fiscale”.

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