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Prostituzione in strada, nuova ordinanza a Rimini

da Redazione

Entrerà in vigore il 1° giugno e prevede anche la segnalazione alla Guardia di Finanza

 

Entrerà in vigore il 1° giugno 2016 l’ordinanza contingibile e urgente messa a punto dal Comando di Polizia Municipale del Comune di Rimini per prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada. In quanto contingibile, spiegano in una nota gli uffici del Comune, l’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre 2016 e sarà applicata su una serie definita di aree, già dal 2015 ampliate rispetto agli anni precedenti, dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Nel dettaglio il provvedimento riguarderà Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide. L’ordinanza riguarda anche tutta la Strada Statale “S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione. Inoltre sono compresi Piazzale Cesare Battisti, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo, Via Varisco, Viale Eritrea.

“Rimini sceglie di adottare questo strumento per contrastare un fenomeno su cui ancora manca una legislazione chiara e adeguata ai tempi – è il commento dell’Amministrazione Comunale – Uno strumento dunque che, andando a affiancare lo specifico articolo del regolamento comunale di polizia Municipale, prova a sopperire seppur in maniera inevitabimente ‘artigianale’ all’assenza di un quadro normativo che ancora non considera come la prostituzione su strada, fenomeno che veicola anche criminalità e schiavitù, sia fonte di degrado urbano, di insicurezza e disagio per i cittadini, peggiorandone le condizioni di vita. Si va quindi a sopperire ad una legislazione vaga, con un’ordinanza ‘pilota’ che, pur con i suoi limiti dettati dalla contingibilità, sia nel 2014 sia nel 2015 ha prodotto risultati interessanti in termini di deterrenza e sanzioni elevate (606 nel 2015, divise più o meno equamente tra clienti e prostitute), grazie al lavoro di vigilanza e controllo operato in maniera costante da parte della Polizia municipale di Rimini, in sinergia con le altre forze dell’ordine attive sul terrirorio. Ciò non toglie la necessità di avere un quadro normativo chiaro, che possa in particolare evitare che strumenti efficaci quali l’ordinanza possano divenire armi spuntate perché in collisione con le diverse interpretazioni di vari istituti, anch’essi costretti a fare i conti con la mancanza di regole certe. E’ evidente che a pagarne lo scotto sono i cittadini e il loro diritto a vivere la città in sicurezza”. Attraverso l’ordinanza, potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) non solo tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento.

In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli “consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”. 

Sono puniti con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che alla guida di veicoli eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno, dalle ore 22 alle 7 di mattina. L’ordinanza prevede inoltre che, per consentire la valutazione in merito agli accertamenti fiscali, sia portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate nonché del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini qualunque fatto riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo previsto dall’ordinanza stessa.

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