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Sull’antica “via della seta” passeranno imprese e hi-tech

da Redazione

Cina: accordo tra il Parco Scientifico Tecnologico e la Zona di Sviluppo di Huzhou. Grandi vantaggi economici e logistici alle aziende associate per svilupparsi in quel mercato.

huzhou

 

 

di Daniele Bartolucci

 

Sull’antica via della seta “passeranno” tecnologie, imprese e business. La Cina e l’antica Repubblica di San Marino non sono mai state così vicine come oggi, grazie all’accordo con la Zona di sviluppo economico e tecnologico di Huzhou, che apre le sue porte alle imprese del Techno Science Park San Marino-Italia. Accoirdo che verrà firmato il 2 giugno. L’obiettivo è quello di creare un “Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia”, in cui le imprese associate al PST potranno godere di un’importante serie di vantaggi fiscali, logistici e soprattutto commerciali (la Cina è uno dei mercati più importanti del mondo, in particolare per il settore tecnologico). Un’opportunità storica per lo sviluppo economico di San Marino, all’interno dei propri confini ma anche come “ponte” con l’oriente, attirando sul Titano e in particolare nel Parco Scientifico e Tecnologico, tutte quelle imprese (italiane o europee) che vogliano cogliere questa straordinaria e unica opportunità.

 

I VANTAGGI: SPAZI, SERVIZI E FONDI

In breve, l’accordo prevede una partnership che consentirà alle imprese insediate nel Techno Science Park San Marino-Italia di collaborare in modo sistematico con le imprese insediate a Huzhou e di utilizzare la Zona di sviluppo cinese come ‘porta’ d’ingresso per presentarsi su quel mercato. Potranno inoltre usufruire fisicamente degli spazi e dei servizi di Huzhou, per sviluppare nuovi progetti e portare avanti nuove ricerche. Tra le caratteristiche più interessanti dell’accordo vi sono ovviamente quelle di natura fiscale, con una serie di “sussidi”, tra cui quelli per l’acquisizione di terreni e attrezzature all’interno del nuovo Parco; incentivi allo sviluppo del proprio business con “premi” alle prime tre società di ogni settore per crescita di proventi; contributi e rimborsi delle imposte; bonus per l’innovazione tecnologica e la creazione dei marchi, ma anche per l’inserimento di talenti nelle proprie imprese. Allo stesso modo, le imprese insediate nella Zona di sviluppo economico e tecnologico cinese potranno, attraverso la partnership con la Techno Science Park San Marino- Italia, trovare sul Titano una piattaforma per le imprese cinesi che vorranno entrare nei mercati europei, per investimenti, scambi commerciali, ricerca tecnologia e sviluppo principalmente nel settore della green economy. Altra interessante opportunità è rappresentata dal fondo per l’Incubatore del Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia, che verrà istituito per sostenere lo sviluppo delle imprese all’interno del Parco stesso e potranno accedervi tutte le imprese che hanno un contratto di associazione con il PST di San Marino che si insedieranno a Huzhou. Questo darà un impulso fortissimo al PST sammarinese, trasformandolo in pratica in una porta d’accesso, per le imprese che la vorranno utilizzare, per il grande mercato cinese. Imprese sammarinesi, ovviamente, ma anche tutte quelle europee che puntano a percorrere “l’antica via della seta”, come detto: l’associazione al PST, vincolante, diventerà quindi una strada obbligata, ma anche sicura e vantaggiosa, dati i numerosi benefit economici, gestionali e amministrativi.

 

ARZILLI: “QUESTI SONO RISULTATI CONCRETI”

Il Parco Scientifico e Tecnologico travalica altri confini e si fa ancora più internazionale, arrivando in Cina. Un risultato che rende orgogliosa la struttura pubblica che sta lavorando al progetto del PST da anni, non senza difficoltà, e che – per voce del Segretario all’Industria Marco Arzilli – si toglie anche qualche sassolino. Nel corso della serata pubblica a Palazzo Graziani, infatti, il Segretario Arzilli ha annunciato la firma, il prossimo 2 giugno, dell’accordo ricordando il lavoro svolto in collaborazione con l’Ufficio di rappresentanza a Shangai fortemente voluto dalla Segreteria di Stato per l’Industria. Al suo fianco il segretario alla Cultura Giuseppe Morganti che ha ricordato come “quando siamo arrivati si parlava già di Parco scientifico e tecnologico, ma solo in termini immobiliari. Poi il segretario Arzilli ci ha spiazzati tutti dicendo ‘lo faremo sul web’. E’ stata una provocazione forte, ma che ci ha portati a focalizzare il vero obiettivo di questo progetto, ossia la creazione di una cultura della conoscenza e della ricerca come motore dello sviluppo”. “Non è il progetto di una o due segreterie di Stato – ha quindi proseguito Arzilli -, ma è un progetto che coinvolge tutto il paese: le istituzioni, il mondo dell’impresa, i lavoratori e ora anche il settore finanziario”. “Di fronte a questi risultati concreti nessuno può più fermare questo progetto”, ha commentato Arzilli, concludendo con un accenno al tema del terreno su cui sorgerà il PST. “Negli ultimi anni avete assistito a una telenovela sui terreni per il PST e poi dopo vari ‘balletti’, è stata assegnata la zona di Galazzano con una parte, l’ex boveria, che è degradata e ha bisogno di interventi di recupero. L’altra è invece la zona dove circa 20 anni fa era stata fatta una piantumazione. Io capisco le preoccupazioni, ma vorrei far comprendere che non stiamo parlando di speculazione del territorio, bensì del suo uso per un progetto a vantaggio di tutto il paese. Ma la cosa fondamentale – ha concluso Arzilli – è che il Parco sia su un terreno pubblico e la struttura, seppur dovranno intervenire degli investitori privati, sarà di proprietà pubblica perché il progetto è del Paese e non di qualcuno”.

 

HUZHOU, UN HUB TECNOLOGICO MONDIALE

“Huzhou – si legge nell’accordo – è stato uno dei più importanti nodi dell’antica rotta commerciale cinese, la via della seta”, mentre oggi in questa città non distante da Shangai, ha sede una delle Zone di sviluppo economico e tecnologico nazionali, sulle quali il governo cinese investe proprio come poli di innovazione e sviluppo. In queste zone trovano sede numerose imprese tecnologiche internazionali e trovano impiego i giovani laureati cinesi, che negli ultimi anni si stanno sempre più specializzando nelle materie legate alla ricerca e all’innovazione (il governo cinese investe ogni anno il 4% del pil nella formazione e oggi in Cina ci sono alcune delle università più prestigiose del mondo). Il Parco di Huzhou, nato nel 1992, dal 2012 è diventata una delle Zone di sviluppo nazionali, uno degli snodi principali del paese in termini di innovazione e sviluppo: ha una superficie di 144 km2 e ospita più di 270 imprese che provengono da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Danimarca, Corea del sud, Giappone eccetera e a breve anche da San Marino. Le aree strategiche del futuro Parco Tecnologico Huzhou San Marino Italia, riguardano espressamente i seguenti settori: Biotecnologie, Farmaceutica, – Attrezzatura medica, Risparmio energetico, Protezioni dell’ambiente (incluso veicoli elettrici e componenti ausiliari), Produzione di attrezzature avanzate, Brand consuming products, Servizi finanziari.

 

I DATI CONFERMANO L’INTERESSE SUL PST

Il Direttore del Dipartimento Economia Nadia Lombardi, che segue il progetto PST dalla sua nascita, ha ricordato che il parco scientifico e tecnologico sammarinese “è una struttura che aiuta le imprese ad innovarsi, agevolando il contatto con il grande bacino di conoscenze formato dall’Università, con la rete di competenze di altri Parchi Scientifici e Tecnologici e di altre imprese e sostenendole nel processo di internazionalizzazione. Non solo: il PST, attraverso la struttura dell’incubatore, accoglie e facilita la nascita di nuove imprese innovative e tecnologicamente avanzate, supportandole in tutte le questioni logistiche e burocratiche che ‘rubano’ tempo all’attività imprenditoriale”. E proprio dell’incubatore ha parlato Valentina Vicari, responsabile della struttura che ha sede a Rovereta. “E’ una realtà che funziona. L’incubatore è nato a fine maggio 2014 e ad oggi ci sono 24 imprese incubate che danno lavoro a 49 persone di alto profilo. In tutto si sono iscritti 77 aspiranti imprenditori, di questi sono 50 i business plan che sono arrivati alla valutazione, 24 quelli che hanno ottenuto esito positivo e si sono insediati e altri sono già in attesa di farlo Questi numeri dimostrano come sia alto l’interesse, ma anche che accedere non è così facile. Inoltre chiediamo la disponibilità alla condivisione e alla trasparenza: insieme le cose si fanno meglio”.

 

LA CAMERA DI COMMERCIO A SHANGHAI

In previsione della prossima Missione Istituzionale in Cina – Huzhou (150km circa da Shanghai) dal 1 al 5 giugno, l’Ufficio di Rappresentanza della Camera di Commercio a Shanghai in collaborazione con il Techno Science Park San Marino-Italia ha già dirmato la comunicazione che verrà coordinata una Missione Imprenditoriale che prevede la visita del Techno Science Park di Huzhou e di alcune imprese internazionali che operano al suo interno, per mostrare il modello di possibile cooperazione. Per le imprese sammarinesi che hanno intenzione di aprirsi al mercato cinese attraverso attività di produzione e/o Joint Venture con aziende locali verranno organizzati incontri B2B durante i giorni della missione. Le imprese interessate a partecipare alla missione imprenditoriale, sono pregate di compilare e inviare il modulo di manifestazione interesse (non vincolante) e il company profile alla Camera di Commercio.

Si ricorda a tal proposito che la città di Huzhou sponsorizza gli spostamenti interni alla città e un pranzo ufficiale, mentre il restanti costi saranno a carico dei partecipanti. Ricordiamo che per i cittadini sammarinesi non occorre il visto per l’espatrio mentre in caso di altre cittadinanze occorre il visto, quindi considerati i tempi ristretti è opportuno interessarsi al più presto con la propria agenzia viaggi.

Per ulteriori informazioni contattare la Camera di Commercio Spa al 0549/980380 oppure info@cc.sm

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