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Riccardo Riccardi, i viaggi dall’Egitto alla Norvegia

da Redazione

La storia dell’amministratore unico de “La Sfinge” tra passioni, sport, lavoro e fatica. L’azienda produce etichette e ultimamente ha perfezionato la “multipagina a più strati”.

Riccardo Riccardi 27

 

 

di Alessandro Carli

 

E’ spesso nelle sale d’attesa che “nascono” le domande: basta sapersi soffermare sui particolari, su quello che fa da contorno alla sedia.

E così è avvenuto negli attimi che hanno preceduto l’incontro con Riccardo Riccardi (1960), che prima di diventare amministratore unico de “La Sfinge” (azienda sammarinese che dal 1987 si occupa della progettazione grafica delle etichette sino alla stampa del prodotto finito), si è diplomato all’ITIS di Rimini, ha lavorato dapprima in SCM e poi per l’Azienda dei servizi di San Marino.

Com’è facile intuire, si parte dal nome, un po’ desueto o comunque originale.

“Quando abbiamo iniziato, alla fine degli anni Ottanta in uno stabile di 200 metri quadrati a Domagnano, ho pensato agli Egizi, uno delle prime civiltà che utilizzò i papiri per scrivere e comunicare” spiega con un sorriso l’amministratore unico.

Sempre nella sala d’attesa (l’azienda dal 2009 si è trasferita ad Acquaviva, opera su una superficie complessiva di 1.400 metri quadrati e dà lavoro a 12 persone, ndr), sopra ad una pila di giornali, un calendario da tavolo che, ai mesi dell’anno, alterna bellissime fotografie di San Marino scattate da Ido Rinaldi e che, volendo, si possono ritagliare con le mani. I fogli diventano cartoline, da spedire via posta, con tanto di francobollo.

“L’idea piace molto – prosegue -. Ogni anno i clienti mi chiedono questo calendario che, oltre a ricordare i mesi e le festività del nostro Paese, mette in mostra gli incantevoli paesaggi naturali del nostro territorio”. Non lo dice subito, ma c’è una parola – “naturali, quindi “natura” – che fa scivolare il discorso sui suoi hobby. “Amo molto il bosco e la montagna, le camminate e le escursioni. Luoghi che frequento in mountain bike”. Come Alessandro Bollini de “La splendor”? “Sì, anche se faccio, come si dice in gergo, ‘altri giri’. Partecipo da tempo all’Adriatic Coast, il circuito di pedalate ecologiche in mountain bike”.

La passione per le due ruote non si ferma qui. Anzi. Solo che, oltre alle gambe, c’è qualcosa sotto: un motore.

“Yamaha e Ducati soprattutto – afferma -. Ho fatto tanto viaggi in passato: con mia moglie siamo andati in Norvegia, a Bergen, ma anche a Istanbul, in Francia e in Spagna. Oggi mi diverto con le enduro: possiedo una KTM 250 quattro tempi con la quale partecipo al campionato sammarinese, ma anche a qualche tappa di quello marchigiano e del Trofeo KTM”.

Non è quella che si può definire una passeggiata al porto di Rimini. “Ci vogliono carattere e convinzione per superare gli ostacoli e arrivare alla meta, ma allo stesso tempo è strategico sapere trovare l’equilibrio. Mi spiego: i percorsi hanno diverse conformazioni morfologiche e se è vero che è più facile andare forte nei tratti pianeggianti e nei rettilinei, è importantissimo essere bravi anche nei passaggi più tecnici. Se ti ‘pianti’, perdi tutto quello che avevi guadagnato prima”.

Insomma, parzializzare il gas, dosarlo bene quando serve, poi spalancarlo al momento opportuno. “Per non vanificare quello che hai fatto prima” prosegue Riccardo Riccardi.

Mettiamo ai box la moto, e torniamo alla bicicletta. “Più che uno sport, è una disciplina. Per affrontare 40 km di boschi, è necessaria un’adeguata preparazione fisica e mentale. Un po’ come per mantenere ad alti livelli un’azienda. “Certamente: fatica e sacrifici, ma anche programmazione, obiettivi, novità”. Una delle ultime – e torniamo dentro alla Sfinge – riguarda una particolare tipologia di etichettatura per prodotti. “Di recente abbiamo introdotto l’etichetta multipagina a più strati. Oggi, anche in virtù delle normative europee le informazioni che devono essere inserite nelle etichette sono moltissime: ingredienti, caratteristiche, la storia del prodotto, eccetera. Tutte ‘voci’ che difficilmente – a causa dello spazio limitato – riescono a essere inserite. Abbiamo così messo a punto questo sistema ‘a libro’. In estrema sintesi, ci sono tre etichette adesive che possono essere sfogliate ma che soprattutto riescono a contenere tutti i dati”.

Tra le aziende che lavorano con la Sfinge, ricordiamo Babbi, Orogel, Gruppo Sit e LcBeauty ma non solo. “Abbiamo anche creato i file delle etichette per alcune aziende tedesche che producono creme spalmabili vegane”.

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