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San Marino, Gianluca Pagluca fra i preparatori dei portieri della Federazione

da Redazione

Si è appena concluso il pomeriggio di allenamenti specifici per i portieri del Settore Giovanile Selezionato e di Base della Federazione F.S.G.C., alla presenza dell’ex portiere della Nazionale Italiana, attualmente Responsabile dei Preparatori dei Portieri del Bologna FC 1908, Gianluca Pagliuca.

Portando in dote una carriera di primissimo livello e accompagnato dalla “stessa passione di quando ho iniziato a giocare a pallone”, Pagliuca continua tutt’ora il suo lavoro nel mondo del calcio, con grande attenzione alle nuove leve, cioè gli eredi di quella scuola Italiana che nel corso degli anni ha sfornato i più importanti portieri della storia del calcio.

Nelle due ore trascorse sul Campo di Montecchio, rigorosamente in abiti da allenamento, Pagliuca si è soffermato a turno con i diversi gruppo di lavoro che i preparatori dei portieri della Federazione avevano predisposto, osservando molto attentamente il lavoro che i ragazzi stavano svolgendo e dispensando consigli utili di natura tecnica ma anche di incoraggiamento e di esortazione, sottolineando l’importanza che ha la scuola prima ancora che il calcio. Ci sono stati inoltre importanti momenti di confronto con i Tecnici e i Responsabili del Settore Giovanile della F.S.G.C., al fine migliorare un aspetto cruciale per tutto il movimento calcistico Sammarinese, cioè la formazione di portieri sempre più preparati alle importanti sfide che un giorno potrebbero avere indossando la maglia di una Nazionale sammarinese.

Queste le impressioni di Gianluca Pagluca a margine della giornata: “Sono rimasto positivamente sorpreso dal livello organizzativo che ho visto, non mi aspettavo una struttura così professionale, conoscevo già la realtà di San Marino avendo giocato lo scorso anno con i Giovanissimi del Bologna che allenavo, ma non pensavo di incontrare una realtà del genere, che parecchie società del panorama professionistico italiano non hanno. Quello che ho cercato di trasmettere a questi ragazzi sono stati soprattutto messaggi di fiducia, ho cercato di fargli capire che un portiere può attraversare momenti buoni e momenti meno buoni, ma non deve mai perdere forza d’animo o abbattersi, cercando di dimostrare sempre, parata dopo parata, il suo valore, in qualsiasi categoria giochi. Quello che questi ragazzi devono capire che oggi, il ruolo del portiere, è un ruolo completo; ai miei tempi ci chiedevano solo di parare, oggi devono anche sapere impostare un azione con i piedi, devono saper stoppare il pallone ed essere precisi nel rilancio, questo implica un grosso lavoro nella cura della tecnica, ma posso considerare che a San Marino state già percorrendo questa strada. Io credo di essere stato fortunato perchè nella vita ho fatto quello che mi piaceva, ma questo ha comunque comportato molti sacrifici, e il mio consiglio per questi ragazzi è proprio quello di impegnarsi con grossa determinazione sia sul campo, ma soprattutto a scuola”.

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