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Ente Cassa di Faetano, a Villa Manzoni il 21 aprile arriva il dottor Costa

da Redazione

Dottor Costa. Nel mondo del motociclismo non c’è bisogno di aggiungere altro, è un nome talmente famoso e amato, che tutti lo conoscono. Sono tantissimi i piloti che, grazie a lui, sono tornati a correre dopo un incidente. All’anagrafe Claudio Marcello Costa è l’ideatore della “Clinica mobile”, una struttura in grado di essere trasportata ovunque con presidi medici all’avanguardia, e che rappresenta la struttura sanitaria di riferimento nel mondo delle gare motociclistiche, sia MotoGP, sia Superbike. Quante vite salvate! Quanti incidenti gravi risolti in breve tempo!

Ma il dottor Costa, con ben quattro libri dati alle stampe, è anche uno scrittore. E in questa veste sarà il super ospite del salotto letterario di Villa Manzoni, voluto e promosso da Ente Cassa Faetano – Fondazione Banca di San Marino, giovedì 21 aprile, alle ore 21.

“Non ho mai pensato di scrivere un libro – commenta – figuriamoci più di uno. Addirittura arrivare in finale del premio Bancarella sport era un pensiero mille miglia lontano da una mia qualsiasi ambiziosa aspettativa”. Il dottor Costa ha rilasciato innumerevoli interviste sul mondo delle corse, ha cantato la grandezza degli eroi, celebrato le imprese dei piloti feriti; ha parlato in televisione esaltandosi quando diceva di un pilota ferito: “Corre il prossimo Gran Premio, o domani” per la semplice ragione che lui gli aveva con forza detto: Voglio correre!.

La sua grandezza è soprattutto nella sua umanità. Ogni volta si è sempre rivolto al cuore di tanti appassionati, anche se in quei momenti, per lui, erano senza volto. Ma questo contatto, pur anonimo, lo affascinava e, di rimando, gli conquistava il cuore di tutti. La sua più grande soddisfazione è sempre stata quando qualcuno gli dava una pacca sulle spalle dicendogli: “Sei un mito!”

Cinque cliniche mobili realizzate grazie alla sua prima intuizione, quasi un filo conduttore con i tifosi di tutto il mondo, e con i piloti che rischiano la vita ad ogni corsa.

Un’esperienza di vita e professionale davvero unica. Quarant’anni densi di ebbrezza e sofferenza che il dottor Costa ha espresso nel libro dedicato a Simoncelli e completato dopo la morte del pilota di Coriano. “La Vittoria di Marco” 400 pagine, 198 fotografie, Fucina Editore, sarà messo in distribuzione durante la serata a Villa Manzoni. Ad ogni acquirente verrà offerto in regalo il volume: “Alex guarda il cielo” dedicato a Zanardi. Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla Fondazione Simocelli.

 

Chi è il dottor Costa

Claudio Costa è nato a Imola nel 1941. Laurea in Medicina e tre specializzazioni. E’ figlio di Francesco (detto “Checco”) che fu uno dei più importanti organizzatori di gare motociclistiche internazionali, nonché ideatore del Circuito di Imola

La passione per le azioni di salvataggio nei confronti dei piloti motociclisti del futuro “dottor Costa” ebbe inizio proprio sul Circuito di Imola, il 22 aprile 1957, quando soccorse Geoff Duke dopo una rovinosa caduta con la sua Gilera, mentre gareggiava nella classe 500 della Coppa d’Oro Shell. In quell’occasione, riuscì a trarre in salvo il pilota trascinandolo fuori dalla pista, oltre che a spostare la moto dalla traiettoria dei concorrenti.

In occasione della “200 miglia di Imola”, organizzata dal padre nel 1972, Claudio Costa ed alcuni colleghi suoi amici appassionati di motociclismo, si offrirono per fornire assistenza sanitaria ai piloti in caso di caduta.

L’innovativo servizio venne talmente apprezzato che i piloti del Circus cercarono di convincere il dottor Costa e il suo team a seguirli su tutte le piste del motomondiale e, come egli stesso ammette, la squadra di giovani medici e fisioterapisti si fece convincere «senza troppa fatica». Tra i primi a comprendere l’importanza di avere un esperto di quel genere a bordo pista fu Giacomo Agostini che, nel 1974, volle avere il dottor Costa al suo fianco in occasione del debutto americano alla 200 miglia di Daytona.

Nel 1976 il dottor Costa immaginò di poter disporre d’un automezzo appositamente attrezzato per interventi di primo soccorso anche complessi, adatti per fronteggiare le crisi post-traumatiche iniziali e consentire un più sicuro trasporto in ospedale. L’idea venne sottoposta all’amico del padre Gino Amisano, che finanziò interamente l’iniziativa, dando vita all’ormai celeberrima “clinica mobile”.

Nel 1988 una nuova clinica mobile, molto simile a quella attuale, è stata inaugurata all’Autodromo di Imola alla presenza di Giacomo Agostini e Kenny Roberts. Oggi le cliniche mobili sono cinque.

Il dottor Costa è autore dei seguenti libri, tutti per Fucina Editore:

Alex Zanardi, Alex guarda il cielo. Il mito dell’uomo antico. Le fiabe degli eroi moderni, 2006

Grand prix college. Tutti in moto. La scuola più bella che c’è! 2009

.Vita e racconti di un medico e della sua clinica mobile, 2009

La vittoria di Marco e il folle sogno del dinosauro: eroi, non estinguetevi, 2012.

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