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La ISO 9001 edizione 2015: un’opportunità per le imprese

da Redazione

Il 5 aprile presso la sala corsi di ANIS è previsto un seminario sulla nuova Normativa. “Si riafferma la gestione per processi con l’inserimento del risk-based thinking”.

iso-9001 2015

 

 

di Roberto Parma

 

Il ruolo dei sistemi di gestione nelle organizzazioni sta cambiando. I confini si stanno allargando e sembrano interessare non solo l’organizzazione aziendale ma anche tutta la catena del valore, includendo anche la società nel suo complesso. Migliorare il coinvolgimento degli stakeholder e ridisegnare i processi aziendali con l’aiuto dei sistemi di gestione per venire incontro alle esigenze dei mercati è ormai fondamentale per le imprese che vogliono continuare ad aver successo. Il 15 settembre dello scorso anno è stata pubblicata la nuova versione dello standard di certificazione ISO più diffuso a livello internazionale, la ISO 9001 edizione 2015, che sostituisce la precedente versione del 2008 introducendo importanti novità.

Per rispondere all’esigenza delle aziende sammarinesi che nei prossimi mesi dovranno affrontare l’adeguamento alla nuova norma, l’ANIS, in collaborazione con DNV GL Business Assurance, ha organizzato per il 5 di Aprile un incontro formativo di quattro ore dal titolo “ISO 9001 edizione 2015: un’opportunità per le aziende”. Il settimanale Fixing vuole offrire alcune anticipazioni di ciò che verrà trattato nel seminario ponendo alcune domande al dottor Alessandro Alessi, consulente senior di Assoservizi che assieme all’ingegner Stefano Amici di DNV GL condurrà l’incontro di aprile.

Cosa succede alle aziende oggi certificate? E’ previsto un periodo di transizione? Come devono comportarsi le aziende che oggi decidono di implementare un Sistema di Gestione della Qualità?

“Per le aziende già certificate ISO 9001 con la vecchia edizione 2008 è stato definito un periodo di transizione di 3 anni, da settembre 2015 a settembre 2018, dopo di che i certificati secondo la vecchia edizione cessano la loro validità. Per chi decide oggi di implementare un Sistema di Gestione per la Qualità con l’obiettivo di certificarsi ISO 9001 consigliamo di muoversi secondo i requisiti della nuova edizione 2015 visto che rimangono solo pochi mesi di vita utile della vecchia edizione”.

La Gestione dei processi rimane l’aspetto fondamentale per lo sviluppo, l’attuazione e il miglioramento del SGQ. Possiamo affermare che su questo aspetto non ci sono stravolgimenti particolari?

“La gestione per processi è stata la vera grande innovazione del progetto Vision 2000 che portò all’emissione della ISO 9001 edizione 2000. A distanza di più di 15 anni con questa edizione si riafferma la centralità di questo concetto con l’inserimento del risk-based thinking che ne rafforza il significato. Le Organizzazioni per raggiungere gli obiettivi devono attentamente identificare i propri processi , i relativi rischi e le modalità per tenerli sotto controllo”.

L’esplicito riferimento alla gestione dei rischi è da considerarsi un’assoluta novità? Oppure il concetto era già implicito anche nelle precedenti versioni?

“La gestione dei rischi è una delle principali innovazioni insieme alla determinazione del contesto e delle parti interessate. La vera novità è che l’Organizzazione deve determinare il proprio sistema qualità, pianificando azioni per affrontare i propri rischi. Una delle finalità essenziali del sistema qualità è che agirà come strumento preventivo. In questo senso, il concetto di rischio era in qualche modo già presente, attraverso strumenti quali la Pianificazione, le Azioni Preventive, eccetera”.

La nuova Norma prevede meno requisiti prescrittivi e maggiore flessibilità rispetto alla documentazione. Il riferimento è esclusivamente rivolto alla possibilità di eliminare il Manuale della Qualità?

“Per chi mal sopportava i documenti obbligatori (Manuale Qualità e 6 procedure documentate) il ‘regalo’ di questa edizione 2015 della ISO 9001 è la loro ‘totale eliminazione’! E come se non bastasse, non esiste più neanche l’Azione Preventiva, altro oggetto misterioso per molte Organizzazioni… Personalmente credo che anche questa modifica sia una opportunità per valutare liberamente quale e quanta documentazione del sistema qualità predisporre. Tuttavia ritengo che un documento di raccordo che ‘tenga’ insieme il sistema qualità sia necessario, come precedentemente veniva fatto con il manuale qualità”.

Aumenta l’enfasi sul contesto dell’organizzazione. Che cosa si intende?

“Per contesto si intendono i fattori interni ed esterni rilevanti per le finalità di una Organizzazione. L’obiettivo è quello di comprendere l’impatto di tali fattori al fine di individuare una strategia di miglioramento. Per contesto interno si considerano i fattori relativi a valori, cultura, conoscenza e prestazioni. Per contesto esterno invece si possono prendere in considerazione il fattore legale, tecnologico, competitivo, di mercato, culturale, sociale ed economico. Inoltre, per la determinazione del contesto occorre non dimenticarsi di comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate (stakeholder), determinare il campo di applicazione del Sistema Qualità ed i relativi processi”.

Siamo sicuri che la nuova norma sia davvero un’opportunità per le piccole aziende che oggi forse “subiscono” il proprio sistema qualità? Siamo sicuri che essere certificati è di per sé garanzia di qualità?

“La nuova ISO 9001 è una grande opportunità per chi ne saprà e vorrà cogliere gli aspetti innovativi (contesto, parti interessate e rischi). Da molti anni, come consulente di direzione, come formatore e come auditor mi sforzo di trasferire il valore e l’opportunità fornita dalle norme sui Sistemi di Gestione usando come un mantra il concetto che le norme vanno adeguate all’Organizzazione e non il contrario”.

In Italia le aziende di alcuni settori merceologici sono “costrette” a certificarsi ISO 9001 per poter partecipare agli appalti pubblici. Perché la PA sammarinese richiede sempre più spesso questo requisito ai fornitori anche se non espressamente previsto dalla legge?

“Implementare un Sistema di Gestione Qualità significa adeguarsi ai requisiti del modello organizzativo più diffuso nel mondo, che fino a prova contraria resiste da più di 20 anni! La PA ha bisogno di riferimenti oggettivi sulla base dei quali stabilire bandi di gara per selezionare prodotti e servizi con un buon rapporto qualità prezzo. Sicuramente da parte della PA di San Marino in questi ultimi anni c’è stata una rincorsa verso un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi erogati ai cittadini. Questo processo passa da una maggiore qualificazione dei propri fornitori, sia per quanto riguarda i prodotti che i servizi”.

Per informazioni e iscrizioni: 0549. 873925 – 339.8016455 o via email al seguente indirizzo: informa@anis.

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