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CSdL: “La funzione di accertamento e trasparenza della Smac non si tocca”

da Redazione

La situazione generale del paese è stata al centro dei lavori del Consiglio Direttivo CSdL nella riunione di questa mattina. Il Segretario Generale Giuliano Tamagnini ha messo l’accento sulla situazione di totale paralisi politica causata dalle continue fibrillazioni dei partiti, intenti unicamente alle proprie strategie elettorali piuttosto che a dare risposte ai problemi del paese. “Il paese di fatto non è governato, in questo modo San Marino sta andando alla deriva”, ha sottolineato il Segretario CSdL. “Le scelte che non facciamo ora – ha evidenziato – finiranno per ripercuotersi soprattutto sui giovani, che nei prossimi anni troveranno un paese senza nessuno sbocco e opportunità”.

Una delle necessità è quella di definire le scelte sull’IGC; non è possibile che se ne parli da 10 anni, senza aver prodotto nessuna decisione concreta. Come ha anche sottolineato il Fondo Monetario Internazionale, per ripartire San Marino ha necessità di una rapporto di maggiore integrazione con l’Unione Europea – altro aspetto su cui il paese è in stallo – e di uniformare il proprio regime di imposte indirette al resto dell’Europa e del mondo intero. La quasi totalità dei paesi del mondo ha una qualche forma di IVA. San Marino non può restare arroccato ad un passato che ora non ha più senso. Al contempo è evidente, ha rimarcato il Direttivo CSdL, che l’introduzione della IGC non deve comunque tradursi in un aumento dei prezzi per i cittadini utenti.

Un altro tema importante affrontato è il progetto di legge sulla rappresentatività, già avviato alla prima lettura consiliare. “Abbiamo concluso un giro di incontri con i partiti – ha affermato il Segretario Tamagnini. La nostra richiesta è quella di approvare questo progetto di legge che conferma il valore insostituibile della contrattazione collettiva nazionale e il principio della validità erga omnes dei contratti, tutelando in tal modo tutti i lavoratori, ad iniziare da quelli contrattualmente più deboli, e introduce per legge l’obbligo del referendum tra i lavoratori, secondo una prassi peraltro già applicata dalla CSU da oltre 20 anni. Anche l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), che recentemente ha inviato una missione a San Marino, ha confermato che il progetto di legge è coerente con le norme internazionali.”

Tra i principali temi trattati e maggiormente al centro dell’attenzione generale, la Smac, messa costantemente sotto attacco da una parte esigua del mondo del commercio, mentre ce n’è una parte, largamente maggioritaria, che rispetta puntualmente le leggi.

L’importante, ha affermato con estrema determinazione il Direttivo, è che non venga mai messa in discussione la funzione svolta dalla Smac di accertamento e trasparenza dei redditi. Sì, perché abolire questa fondamentale funzione è proprio quello che si prefigge la parte più conservatrice del paese nella sua crociata contro la Smac, per tornare a quelle condizioni di opacità in cui per decenni hanno proliferato evasione ed elusione fiscale, sottraendo allo stato e alle collettività ingentissime risorse.

Se proprio si vuole rivedere la Smac, tutt’al più, stante l’attuale stato delle cose, possiamo anche pensare di superare la scontistica. Quest’ultima affermazione è senz’altro una provocazione, ma che vuole mettere in luce una situazione di forte anomalia. Pensiamo che in particolare sui generi alimentari e le bevande, la scontistica Smac ammonta al 2%; di questa percentuale solo per lo 0,50% contribuisce l’esercizio commerciale, mentre per l’1,5% viene pagata dallo Stato, cioè da tutti i cittadini. L’esborso per lo Stato, per ogni esercizio annuale, è di 6/8 milioni di euro (dato non ufficiale).

Ebbene, questo significativo contributo dello Stato, dovrebbe andare a vantaggio dei cittadini, producendo l’effetto almeno di calmierare i prezzi; invece, poiché come dimostrano i dati ufficiali i prezzi sono a San Marino sono più alti rispetto asl circondario, è evidente che queste risorse finiscono nelle tasche degli esercenti. Allora che senso ha questo importante esborso di denaro pubblico che finisce per avvantaggiare unicamente una categoria, senza nessuna ricaduta positiva per i cittadini? È evidente che i meccanismi per la determinazione della scontistica, così come sono, sono perlomeno da rivedere, così come è urgente e necessaria una forte azione degli organi dello Stato per tenere sotto controllo i prezzi a San Marino, in particolare dei generi di prima necessità.

 

c.s. CSdL

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