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Un tavolo per “leggere” i dati del sistema-Paese

da Redazione

Nell’équipe anche ANIS, rappresentata dall’avvocato Pier Paolo Villani. Il report è inserito nelle celebrazioni dei 100 anni dell’ILO (2019).

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di Alessandro Carli

 

Tutti uniti davanti all’International Labour Organization. La scorsa settimana la Segreteria di Stato per il Lavoro, ANIS, OSLA, UNAS, USOT, USC, CsdL, CDLS e USL si sono seduti attorno a un tavolo per redigere un documento dettagliato sullo stato del mercato del lavoro e delle relazioni industriali sammarinesi, ma soprattutto delle sfide che attendono la Repubblica di San Marino in vista del centenario dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, previsto per il 2019. Il progetto, racconta l’avvocato Pier Paolo Villani, rappresentante dell’Associazione Nazionale Industria San Marino in questo progetto condiviso, “è di sicuro valore” in quanto, “attraverso l’analisi dati legati alla demografia, al mercato del lavoro e al sistema previdenziale, si potranno mettere in campo scelte mirate per il futuro del sistema-Paese.

 

I TEMPI E I CANTIERI

Calendario alla mano, mancano circa 3 anni al “secolo” dell’ILO.

Sulla carta sembra un periodo lungo, ma concretamente – visti anche gli step e alcune scadenze calendarizzate per la seconda metà di settembre di quest’anno -, il gruppo di lavoro ha già iniziato a metterci mano. Il Monte Titano difatti, membro dell’International Labour Organization già dal 1982, rappresenta, anche per le sue peculiarità, un cantiere aperto, un interessante bacino di idee per affrontare (e vincere) le sfide che aspettano il Paese.

“I fattori macroeconomici della Repubblica di San Marino, nel periodo di massima forza della crisi, quindi tra il 2008 e il 2012 – spiega Alessandro Bugli, consulente della Segreteria di Stato per il lavoro -, hanno sostanzialmente retto “.

Ma è necessario proiettarsi verso il domani. E il report che le parti hanno iniziato a stilare si muove in questa direzione. Magari, e questo è l’auspicio, che possa essere di ispirazione anche per altri Paesi. Nei prossimi mesi il tavolo di studio raccoglierà, ordinerà e renderà fruibili anche per gli osservatori esterni tutte le informazioni utili relative all’economia sammarinese, al suo mercato del lavoro, al funzionamento degli istituti di welfare state e alla descrizione della fiscalità.

 

I FOCUS NEI DETTAGLI

Il lavoro si concentrerà anche sull’analisi delle relazioni internazionali, del mutamento qualitativo del tessuto produttivo ma anche gli interventi sulla fiscalità, mercato bancario/finanziario e accesso al credito, interventi sul primo pilastro previdenziale e creazione della previdenza complementare di Stato, modifica delle regole relative all’assistenza, vicende giudiziarie, ricadute sull’occupazione e sull’autoimprenditoria.

Sempre in questa fase, spazio anche al quadro complessivo economico e sociale della Repubblica: quali settori produttivi conosceranno uno sviluppo e quali sono destinati a ridursi o, definitivamente, a scomparire; l’intervento del telematico nelle realtà produttive e ricadute sul modo di intendere l’attività lavorativa di domani, verso un possibile concetto di smart work; ibridazione e contaminazione tra lavoro dipendente e lavoro autonomo. Tra gli altri argomenti, la mappatura delle piccole e medie imprese: quali e quante ne esistono e il loro rapporto rispetto all’intero settore imprenditoriale sammarinese; come potranno giovarsi o diversamente patire gli effetti del quadro prospettico; le categorie di lavoratori (donne, giovani e disoccupati over 50).

Questa raccolta di informazioni verrà presentata all’ILO già a settembre.

 

LE RICETTE PER LE SFIDE DEL FUTURO

Il secondo momento avrà come oggetto l’individuazione di quattro o cinque possibili e utili “ricette” e soluzioni di medio-lungo periodo per affrontare le sfide del prossimo futuro, sia sotto l’aspetto economico che sociale, con le conseguenti e inevitabili ricadute che queste potranno produrre per il tessuto produttivo sammarinese e i tanti lavoratori coinvolti.

Un progetto che, e possiamo dirlo con forza, “innovativo” per due aspetti: in prima battuta quello legato ai numeri oggettivi (spesso si parla per “sentito dire” senza avere sottomano i dati), e poi – finalmente – si inizia a ragionare non per interventi “spot” che vengono messi in campo per “sistemare” una stretta urgenza bensì in chiave di medio e lungo periodo.

Tra i cantieri su cui si concentreranno molte attenzioni, quello sulla demografia.

Un aspetto sociale che ha ricadute su tutto il sistema-Paese, sia in chiave di pensioni che di sanità. Se, da una parte, l’allungamento delle aspettativa di vita rappresenta un grande successo per le società europee, dall’altra l’invecchiamento demografico pone sfide significative per le economie e i regimi previdenziali. La transizione demografica viene considerata una delle principali sfide che l’Unione Europea è chiamata ad affrontare.

Quell’UE che è tra gli obiettivi del Titano, come testimonia il percorso di Associazione iniziato ufficialmente un anno fa.

 

IL SEGRETARIO BELLUZZI: “COINVOLTE TUTTE LE ASSOCIAZIONI DATORIALI E SINDACALI”

Il futuro della Repubblica di San Marino si lega al mercato del lavoro.

“La nuova occupazione e i nuovi scenari che si apriranno non possono prescindere dal modello economico che uno Stato ha deciso di portare avanti” sottolinea il Segretario di Stato per il lavoro, Iro Belluzzi.

Futuro che, precisa lo stesso Belluzzi, “passa anche attraverso una crescita sistemica dei contenuti formativi e di quelli tecnologici”.

Il Segretario di Stato poi si sofferma sul dato “politico” del progetto. “Al di là degli scontri degli ultimi giorni, alimentate ad alcune associazioni di categoria e alle polemiche sulla ‘non rappresentatività’ del Governo e del Consiglio Grande e Generale, al tavolo creato per il progetto dei 100 anni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro erano presenti tutte le associazioni datoriali e sindacali del Paese”.

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