Home FixingFixing Il PDCS mette in agenda UE, occupazione e Bilancio

Il PDCS mette in agenda UE, occupazione e Bilancio

da Redazione

Molti gli spunti emersi in occasione della Conferenza programmatica del 19 e 20 febbraio. Il gruppo di lavoro sulle scuole: “Massima priorità alla conoscenza dell’inglese”.

 

Il refrain bipartisan è più o meno sempre lo stesso: uscire dalla palude della crisi e cercare nuove traiettorie di sviluppo e di crescita per il Paese. Il 19 e il 20 febbraio il PDCS si è riunito in occasione della Conferenza programmatica, una due giorni per “fare il punto” sullo stato di salute di San Marino ma soprattutto per tratteggiare nuove traiettorie.

Per il Segretario Marco Gatti “il Paese e la politica sono in un momento di transizione sicuramente straordinario” a causa della “crisi globale, inizialmente finanziaria ma che poi è diventata crisi degli Stati” e che si è trasformata in “economica, con conseguente mutazione delle regolamentazioni internazionali e la perdita di molti posti di lavoro”. Anche sul Titano: le ripercussioni hanno “imposto, anche alla nostra Repubblica, una analisi critica sul modello economico previgente”.

Serve quindi “garantire un bilancio dello Stato in equilibrio quindi in grado, oggi, anche di indebitarsi per destinare risorse alla realizzazione di quegli investimenti infrastrutturali che riteniamo utili per sostenere lo sviluppo del sistema economico”. L’indebitamento lo Stato lo metterà in campo a breve: sono ai nastri di partenza i primi 40 milioni di titoli di debito, che però serviranno – come spieghiamo nell’editoriale di questa settimana – per ripianare in parte la spesa corrente.

Nel suo interventi poi Marco Gatti ha toccato altri tasti. In prima battuta, la strada da percorrere per rilanciare uno Stato in crisi. Per il Segretario è necessario mettere in campo “le riforme necessarie per presentarsi al contesto internazionale a testa alta e recuperare quella credibilità che tante vicende, alcune fondate, altre completamente gonfiate e strumentalizzate, ci avevano fatto perdere”.

La relazione poi si è soffermata su tre punti-chiave: il rapporto con l’Unione Europea, lo sviluppo e l’occupazione e le politiche di bilancio. Sul primo, Gatti ha affermato che “il negoziato si è avviato nei tempi previsti e si sta sviluppando secondo programma” anche se c’è la consapevolezza che non si tratta di “una tematica di breve periodo”.

Se sul tema “sviluppo e l’occupazione” il Segretario ha affermato che “quanto messo in campo sta iniziando a produrre i primi risultati” e che “il bollettino di statistica conferma “che le imprese hanno ripreso a crescere così come l’occupazione”, qualche perplessità emerge sul Bilancio dello Stato.

Come abbiamo scritto su Fixing numero 44 del 27 novembre 2015, la spesa corrente continua a crescere e, secondo le previsioni contenute nella finanziaria, crescerà ancora, e molto, nei prossimi tre anni. Perché se è vero che “la spesa corrente per l’esercizio 2016 ammonta a 457.360.624,63 euro e presenta un aumento dello 0,91% rispetto alla previsione iniziale 2015 e dello 0,68% rispetto alla previsione assestata 2015”, si legge nella relazione tecnica allegata al Progetto di Legge, è sintomatico come “in riferimento al consuntivo 2014 la spesa corrente aumenta del 3,63%”.

 

FUORI DALLA CRISI

La Conferenza programmatica però si è dimostrata propositiva.

All’analisi della situazione attuale ha fatto seguito anche una manciata di idee che serviranno a portare fuori dalla crisi il Titano.

Per Gatti è importante individuare “traiettorie per uno sviluppo economico meno condizionato dall’assistenzialismo dello Stato”, ovvero “soluzioni che favoriscano il sostegno al mondo del lavoro rispetto all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale”, ma anche progetti che “continuino a garantire uno Stato sociale solidaristico e gratuito, principio fondamentale in questo periodo in cui ricorrono i 60 anni dalla costituzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale”.

 

IL TEMA DELLA SCUOLA

Per rendere la nostra scuola sempre più competitiva e per ampliare l’offerta formativa il Gruppo di lavoro sulla scuola ritiene “opportuna una revisione dei Piani di studio nella Scuola Superiore, con particolare attenzione all’Indirizzo Scientifico per quanto riguarda la didattica delle scienze al fine di rendere tali insegnamenti più strutturati e organici, anche in analogia con quanto accade nella vicina Italia”.

Inoltre, è emersa l’importanza di un incremento delle competenze digitali degli studenti, il rinnovamento degli apparati informatici in tutti gli ordini di scuola, portando a tutte le scuole la banda larga veloce e il Wi-Fi, oltre a disegnare nuovi servizi digitali per la scuola.

Massima priorità è stata riconosciuta alla conoscenza della lingua inglese, con un percorso maggiormente strutturato che comprenda esperienze estive di permanenza in paesi madrelingua, e la necessità di ripensare il curricolo nel liceo linguistico allo scopo di equilibrare i tempi dedicati alle varie lingue ed eventualmente proporre l’approccio ad altre lingue straniere. La riflessione del gruppo ha toccato anche il rilancio dell’Ateneo sammarinese, per il quale si ritiene importante implementare ulteriormente il percorso di internazionalizzazione per andare oltre i confini della vicina Italia, raccordandosi anche con università straniere in tema di corsi di laurea, ricerca, scambio di studenti e insegnanti, al fine di ampliare lo scambio interculturale e far crescere le risorse interne sammarinesi tenendo conto delle peculiarità del paese e della identità della Repubblica.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento