Home FixingFixing Bilanci dei partiti 2014, ci vuole più chiarezza

Bilanci dei partiti 2014, ci vuole più chiarezza

da Redazione

La chiede il Collegio dei Revisori in merito a convegni, eventi e feste. E’ stata pubblicata la Relazione. Conti economici, solo AP è in “rosso”.

bilanci partiti 

 

 

Conto economico in passivo sono per un partito e movimento politico, Alleanza Popolare. Tutti gli altri invece sono in attivo. E’ questo il dato che salta agli occhi nello sfogliare la Relazione conclusiva del Collegio per la revisione dei bilancio per l’anno 2014 e firmato da Gian Luca Belluzzi, Barbara Giannini e Marco Cevoli, che hanno scritto che “nella rappresentazione dei dati di bilancio e nell’indicazione delle poste attive e passive e nei rendiconti dei costi e dei ricavi” ritengono che “la documentazione presentata” è “conforme a quanto stabilito dall’articolo 10 della Legge numero 170 del 2005”, che fa riferimento “ai principi contabili e alle norme della Legge numero 47 del 2006”, ovvero quella sullo “Stato patrimoniale, Conto economico e Relazione” sull’andamento di gestione.

 

STATO PATRIMONIALE

Il partito più “ricco” è Alleanza Popolare, che ha dichiarato uno stato patrimoniale di 271.685 euro. Al secondo posto Sinistra Unita (181.439 euro) mentre la “medaglia di bronzo” va al Partito Socialista (154.877 euro). A seguire troviamo, nell’ordine, il Partito Democratico Cristiano Sammarinese con un patrimonio di 141.644 euro; il Movimento Rete (73.686 euro); Civico 10 (58.183 euro); il Partito dei Socialisti e del Democratici (15.656 euro), Denise Bronzetti (14.569 euro) e la lista civica Noi Sammarinesi (941 euro).

 

CONTO ECONOMICO

La voce più interessante è certamente rappresentata dal Conto economico. Qui la classifica è piuttosto differente da quella sullo stato patrimoniale, anche perché riguarda i finanziamenti statali e il rapporto tra costi e ricavi. Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese è in attivo di 21.390 euro, frutto della somma tra i costi sostenuti (406.932 euro) e i ricavi (428.322 euro). Attivi più consistenti invece per il Partito dei Socialisti e dei Democratici (25.135 euro; 265.679 sono stati i costi, 290.814 i ricavi) e per Sinistra Unita, che a fronte di 134.133 euro di costi ha avuto un ricavo di 157.980 euro, portando la lancetta della bilancia a +23.847 euro. Buoni attivi anche per il Movimento Rete (88 mila euro di costi, 100 mila di ricavi, saldo attivo di 12 mila euro) e per Denise Bronzetti. Per l’indipendente i costi sostenuti nel 2014 sono stati di 2.340 euro, i ricavi di 12.959 euro, con un attivo finale di 10.619 euro.

Civico 10 ha sostenuto costi per 77.926 euro, mentre i ricavi sono stati di 85.956 euro (+8.030 euro). Per Luca Lazzari, che non compariva nella lista dello “Stato patrimoniale”, l’attivo è stato di 9.103 euro, risultato di 285 euro di costi e 9.388 di ricavi.

La lista civica Noi Sammarinesi ha chiuso con +3.460 euro (60 mila euro di costi, 63.486 euro di ricavi), il Partito Socialista con +1.701 euro (214 mila euro di costi, 2015.700 euro di ricavi). Segno positivo anche per l’Unione per la Repubblica: a fronte di 155.738 euro di costi, i ricavi sono stati di 157.093 euro (+1.355 euro). Unico partito o movimento in rosso, Alleanza Popolare, che ha chiuso il 2014 con un passivo di 11 mila euro (98.213 euro di costi, 86.354 euro di ricavi).

 

METODOLOGIA

Nel corso dei controlli, svolti a campione, sono state eseguite le dovute verifiche ed approfondimenti sui seguenti aspetti e/o settori: bilancio al 31 dicembre 2014, programma gestionale e sistema informativo utilizzato, se esistente; rapporti di lavoro dipendente, con la verifica del regolare espletamento degli obblighi in materia retributiva, contributiva, fiscale e nel confronti dell’Ufficio del Lavoro. In particolare, durante gli accessi, sono state eseguite verifiche sull’organigramma dei dipendenti, controllando la documentazione relativa alle assunzioni ed è stata presa in esame la regolarità delle rilevazioni contabili relative agli stipendi, ai corrispondenti versamenti dei contributi e delle ritenute fiscali, ma anche la verifica sulla regolare tenuta e vidimazione dei Libri contabili; la verifica sui contratti attivi e passivi e quelle sulle voci più significative dei conti di contabilità, con la disamina dei relativi mastrini e pezze giustificative; verifica delle immobilizzazioni immateriali e materiali e gli ammortamenti; verifica dei costi e dei ricavi, per constatare, con esame a campione, che le rilevazioni contabili trovassero un riscontro con i documenti rinvenuti e presi in esame. Altro settore setacciato, quello dei conti con contabilità di banca, i diversi rapporti di c/c di corrispondenza con gli Istituti di Credito e l’esame delle riconciliazioni.

 

CONCLUSIONI

Il Collegio dei revisori, durante le verifiche svolte, ha riscontrato anche alcune “violazioni di Legge”, in particolare “sull’obbligo non rispettato della tenuta della contabilità e dei contributi volontari”. Per Gian Luca Belluzzi, Barbara Giannini e Marco Cevoli “quasi tutti i Bilanci e i Rendiconti, sulla scorta del la documentazione prodotta e delle informazioni ottenute, rappresentino in modo chiaro e veritiero la situazione patrimoniale, con la corretta indicazione dei costi e i ricavi riportati”. La nota positiva, rimarca il Collegio, è che sono “migliorati aspetti formali relativi alle rilevazioni contabili e all’attività amministrativa e contabile in genere”. Il Collegio ritiene comunque opportuno un “aggiornamento del quadro normativo che regola il Finanziamento delle Organizzazioni politiche”: serve sempre più chiarezza e sicuramente prescrizioni più puntuali, nel caso in cui le stesse Organizzazioni Politiche non ottemperino agli obblighi previsti dalla legge, anche quelli riferiti alla tempestiva annotazione su i libri e registri vidimati dei ricavi e dei contributi”.

Sempre nella nota conclusiva, i Revisori hanno evidenziato che debba essere fatta chiarezza sui contributi che i partiti ricevono in occasione di convegni, feste ed eventi diversi. Parimenti, serve inoltre una “regolamentazione” per i partiti e i movimenti che cessano definitivamente la loro attività e che dispongono di un patrimonio residuo.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento