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Consiglio Grande e Generale: chiesto un riferimento sul neo presidente di Banca Centrale, Grais

da Redazione

Alla luce di rumors relativi al suo possibile ritiro, le parole delle Finanze. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – Ad aprire i lavori odierni del Consiglio Grande e Generale, in comma Comunicazioni, è il segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni, con l’annuncio della convocazione straordinaria, per il prossimo 7 marzo, della Commissione consiliare IV^, con l’audizione del Consiglio direttivo e del Collegio sindacale dell’Iss. Come spiega i segretario di Stato, la Commissione sarà poi preparatoria per il dibattito consiliare sull’Iss nella sessione di Marzo, come previsto da un ordine del giorno approvato nei mesi scorsi. Prende poi la parola in Aula Maria Luisa Berti per comunicare e motivare la scissione dei consiglieri di Noi Sammarinesi dal gruppo Pdcs. I tre parlamentari di Ns andranno quindi a formare un gruppo consigliare indipendente di maggioranza. Tra le comunicazione, anche quella della nomina a capogruppo del Partito socialista del consigliere Alessandro Mancini.

Nel corso del dibattito iniziale, al centro degli interventi dei consiglieri di minoranza è l’Istituto per la sicurezza sociale: a riguardo, Ivan Foschi, Su, presenta un Ordine del giorno, sottoscritto dal suo gruppo consiliare e da C10 e Upr, per impegnare il Congresso di Stato a “valutare se sussistono ancora i presupposti della scelta effettuata con Delibera del congresso di Stato n.17 del 29 luglio 2014 sulla nomina del direttore generale dell’Iss”. Valeria Ciavatta, Ap, interviene per richiamare l’attenzione sugli sviluppi giudiziari favorevoli per gli ex vertici di Cassa di Risparmio, assolti dal tribunale di Bologna rispetto all’accusa di riciclaggio. In particolare, Ciavatta, alla luce dell’assoluzione, sollecita il recupero di 65 mln di euro da parte dell’istituto di credito, somma che, spiega, fu versata al Fisco italiano quando scattò l’inchiesta per attività abusiva. “Ritengo necessario in questa sede- manda a dire- sollecitare l’azione tempestiva da parte dei vertici di Cassa di risparmio, al fine di recuperare questa somma secondo le procedure previste dall’ordinamento e credo sia necessario che le istituzioni dello Stato vigilino su questa attività”.

I consiglieri di Civico 10, Mimma Zavoli e Franco Santi, chiedono un riferimento sul neo presidente di Banca centrale, Wafik Grais, alla luce di rumors relativi al suo possibile ritiro, così pure Roberto Ciavatta, Rete, chiede conferma della nomina di Grais anche alla presidenza della Fondazione di Bcsm, “per ovviare alle richieste di un compenso maggiore”.

Il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, prende parola per replicare invece a Nicola Selva, Upr, sulla Smac e sulle possibili conseguenze della campagna per l’uscita degli esercenti dal circuito ‘scontistica’. “L’opera di convincimento di alcune associazioni di categoria probabilmente avrà dei risultati- risponde Capicchioni- anche perché si usano metodi tendenziosi dicendo che con la Smac si viola privacy, non è così. Dire questo sulla Smac è cosa falsa e tendenziosa”. In comma Comunicazioni anche Paride Andreoli, Ps, che risponde alla sollecitazioni del consigliere Ciavatta di Rete, rispetto alle notizie relative ai controlli sui propri conti correnti da parte della magistratura.”Il sottoscritto ha appreso la notizia dai mass media e, ancora prima, da quello che girava su Facebook- spiega- non ho mai fatto dichiarazioni, non ho ricevuto alcuna comunicazione. Sono all’oscuro di tutto”. E ancora assicura “Affronterò quanto ho di fronte con serenità”. Il comma Comunicazioni si conclude con la risposta alle interpellanze e interrogazioni.

Di seguito un estratto degli interventi in comma Comunicazioni

Comma 1. Comunicazioni

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “A seguito di un dibattito acceso sulla sanità, ho voluto chiedere al presidente della Commissione 4^, Oscar Mina, la disponibilità per convocare una commissione straordinaria per l’udienza del Collegio sindacale e del Consiglio direttivo dell’Iss. Obiettivo dell’iniziativa è quella di voler dare serietà al dibattito su un tema delicato, per proteggere un bene prezioso del Paese quale l’Istituto per la sicurezza sociale. L’udienza ci darà modo di sviluppare poi nel mese di marzo un dibattito sulla sanità in Consiglio Grande e Generale come previsto da un Odg approvato in quest’Aula nei mesi scorsi. La comunicazione che volevo dare è quindi quella della convocazione di una Commissione straordinaria il 7 marzo prossimo e dell’impegno di un dibattito in Consiglio in marzo, spero che questo iter dia ordine sistematico al dibattito sulla sanità”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Comunico alle Eccellenze e ai membri del Consiglio Grande e Generale di aver dato in data odierna comunicazione della volontà dei consiglieri della forza politica Noi sammarinesi di scindersi dalla lista Pdcs-Ns e quindi di formare un gruppo consigliare indipendente di maggioranza. E’ una scelta che nasce da un confronto effettuato all’interno della nostra forza politica, ma anche con il nostro alleato di lista, che si è avviato diverso tempo fa e purtroppo ha portato a questo passo. Nasce da una diversa valutazione di quello che può essere il percorso futuro di queste forze politiche. Da una parte la Dc che ha volontà di rafforzare l’identità di partito tradizionale, volontà che rispettiamo, dall’altra la nostra che è in linea con la volontà portata avanti dal nostro movimento fin dall’inizio, quella del fare una politica che vada oltre le forze politiche tradizionali e che si apra alla cittadinanza. Ringrazio tutti i colleghi della Dc per la collaborazione, l’impegno e la condivisione dell’operato in questa legislatura. Auspichiamo che questo non sia assolutamente uno strappo e che questa collaborazione si protragga di qui in avanti. Ma c’è una visione diversa sul percorso da fare”.

Paride Andreoli, Ps: “Intervengo per il riferimento sulla partecipazione alla sessione plenaria 2016 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio D’Europa, tenuta dal 25 al 29 gennaio scorso, da parte della delegazione sammarinese composta da me, Giovagnoli e Michelotti Augusto. In apertura dei lavori è stato eletto presidente dell’assemblea, per un anno, lo spagnolo Pedro Agramur, che nel suo intervento ha parlato delle sfide prossime per l’Europa, tra cui i rapporti Russia-Ucraina, le migrazioni, il terrorismo, fenomeni di estremismo e radicalizzazione che ostacolano l’integrazione europea. Si è tenuto poi un dibattito d’urgenza sulla lotta al terrorismo internazionale con un documento finale che ha espresso preoccupazioni per la presenza dei combattenti stranieri nei Paesi europei. L’Assemblea ha invitato gli Stati membri all’accoglienza e all’ospitalità de profughi, sollecitando una risposta unita a fenomeni di tratta. E’ stato respinto un documento sull’ occupazione in Arzejbajan, approvata invece una risoluzione per l’approvvigionamento idrico della Regione. Si è svolta poi una visita ufficiale dei Capitani Reggenti che sono intervenuti con un discorso sui diritti umani e comunicando la ratifica da parte di San Marino della Convenzione di Istanbul. La Reggenza ha risposto poi alle domande dell’Assemblea sul ruolo e i rapporti dei piccoli Stati, rispetto anche la crisi dei fenomeni migratori in Europa. E’ stata poi inaugurata una mostra su Sarajevo organizzata da San Marino”.

Marco Gatti, Pdcs: “Il mio intervento si collega al precedente di Berti. Volevo spiegare quelli che sono stati i passaggi che ci hanno visto in questi anni collaborare, dapprima dal 2006 come forze di opposizione, dal 2008 come forze di maggioranza e nel 2012 per arrivare a presentarsi alle elezioni come lista unica. L’obiettivo di riunire le forze di centro permane della Dc ed è, siamo certi, lo stesso obiettivo di Ns. Ma le letture di quelli che possono essere gli strumenti oggi della politica ci hanno visto in questi anni ragionare e avere visioni differenti che avevano bisogno di trovare nel breve periodo una sintesi Quella di oggi non è una comunicazione maturata in modo facile, è sofferta per noi della Dc e sarà tale anche per Ns. In questi anni i punti che ci hanno visto distanti sono stati pochi e superati con punti di incontro non difficili da trovare. E’ assolutamente legittimo verso il proprio elettorato e verso la propria base arrivare a portare quelle scelte che in politica servono per poi costruire il futuro Tra poco più di un anno ci saranno le elezioni, credo sia giusto oggi arrivare alla condizione in cui una lista comune, quale quella Dc-Ns, potesse giungere a una sintesi definitiva per fare un passo in avanti, per fare una lista comune, oppure per lavorare come due soggetti politici distinti sui punti di incontro sui progetti per il Paese per uscire dalla crisi. Anche noi ribadiamo la buona collaborazione avuta con Ns, in futuro la nostra sfida sarà quella di confrontarsi sui temi cercando quelle condivisioni che ci hanno portato a fare scelte importanti per il Paese”.

Luca Santolini, C10: “Riferisco su questione che seguiamo da tempo, relativo all’ordinanza di abbattimento delle strutture abusive del maneggio di Pennarossa. L’allora segretario di Stato per il Territorio Fiorini ci aveva riferito che il Cons pagava l’affitto per una struttura abusiva che doveva essere abbattuta. C’era comunque la volontà di spostare la struttura in zona di Gaviano, c’era stata fatta presene la necessità di prorogare le scadenze, poi non si è saputo più niente. Ad oggi invece siamo venuti a conoscenza del fatto che si stanno verificando lavori di consolidamento sulle strutture abusive di Pennarossa. Ci chiediamo allora qual è l’intenzione del governo”.

Paolo Crescentini, Ps: “Per comunicare che da questa sessione consiliare il Ps ha un nuovo capogruppo che è il consigliere Alessandro Mancini”.

Nicola Selva, Upr: “In riferimento al commento sull’Iss che ha fatto il segretario di Stato, sarebbe facile fare polemica e demagogia su questo settore, io invece voglio essere realista. E’ doverose per i consiglieri ragionare e riflettere su come intervenire su questo settore. Fuga di medici, riorganizzazione medicina interna che ha creato problemi: sono temi che devono essere oggetto della riflessione politica.

A volte spesso maggioranza e governo ‘cambiare male’, vedo tanti proclami ma tutto quello che si fa, lo si fa con gli stessi metodi. Capisco allora le scelte che abbiamo ascoltato oggi. Il problema non è mettere pezze al nostro sistema democratico, devono essere riformate molte cose, dalla nostra democrazia per arrivare a nuova cultura di governo. Sento parlare di aeroporto, superstrada, posti di lavoro, ma chi è nei posti di potere non vuole vedere il vero problema. Non basta trovare un gettito qualsiasi per lo Stato per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici il mese successivo. Le leve devono essere di nuovo la nostra sovranità, che è stata svenduta in questi mesi, ad altri Paesi e a lobby, dobbiamo riprenderci questo potere. La sanità. che è in difficoltà. è in mano a qualcuno che è italiano. Certi ambiti invece devono essere gestiti da sammarinesi. Il governo cosa fa? Le infornate pre-elettorali, favorendo certe caste. Come in passato non ci deve essere precariato nella Pa e i senza lavoro nel privato, i lavoratori devono avere pari trattamento. E’ un problema che deve essere affrontato, se no, non cambiamo niente qui dentro Mi chiedo infine che fine farà, Segretario, la Smac Card. Se l’unica missione della carta sarà l’accertamento fiscale, visto la campagna di uscita dal circuito sconti degli operatori, sarà presto solo una carta magnetica obsoleta superata tra poco tempo da altri strumenti elettronici”.

Ivan Foschi, Su: “Intervengo per presentare un Odg sul tema della sanità. Quello che sta avvenendo all’interno della sanità pubblica non credo possa essere sottaciuto. Se non ci si riesce a mettere d’accordo sui numeri degli abbandoni dei medici, e non è chiara la dimensione fenomeno, non possiamo essere ottimisti su possibili soluzioni. Non sono catastrofista, ma il patrimonio dell’Iss va conservato e non possiamo prendere sottogamba i segnali di criticità, né rassicurare all’inverosimile, come usa fare il segretario per la Sanità. Si è registrata un’ondata di dimissioni in questi ultimi mesi: medici considerati l’eccellenza da tutti, chi per un motivo, chi per un altro, hanno scelto di abbandonare la sanità sammarinese. Ci rendiamo conto che il fenomeno è oltre la doppia cifra e non si può parlare più di singoli episodi, si tratta di un segnale di crisi del sistema sul quale è bene che le istituzioni si muovano prontamente. E’ ora di fare qualche riflessione sulla governance della struttura. La trasparenza a lungo annunciata, oggi non è arrivata. Abbiamo poi indicazioni e imposizioni della direzione verso i medici che non possono partecipare a serate pubbliche. Non dimentichiamo poi che il bilancio dell’Iss per due volte di fila non è stato autorizzato dai sindaci revisori. Ci possiamo permettere che l’istituto segua regole proprie e gestisca i rischi del bilancio che non seguono le regole dell’ordinamento contabile? Abbiamo una Repubblica autonoma e indipendente dentro la Pa allargata? Noi come Su diamo lettura di un Odg sottoscritto anche da C10 e Upr, aperto ad ulteriori contributi, con cui chiediamo di fare una valutazione su come sia attualmente guidato e gestito l’Istituto per la sicurezza sociale, è un dovere per tutti i sammarinesi. ‘Il Consiglio Grande e Generale, in ragione di ripetute e costanti polemiche relative alla gestione dell’Iss avvenute in questi mesi, nel rispetto della legge 184/ 2005, legge 105/ 2009 legge 106/2009; in considerazione del ruolo che l’Iss riveste rispetto alla società sammarinese, dà mandato al Congresso di Stato di valutare se sussistono ancora i presupposti della scelta effettuata con Delibera del congresso di Stato n.17 del 29 luglio 2014 sulla nomina del direttore generale dell’Iss. Il congresso di Stato dovrà riferire gli esiti della verifica al Consiglio Grande e Generale entro il 31 marzo 2016.”

Alessandro Mancini, Partito Socialista: “In ufficio di Presidenza, quando si è decisa la calendarizzazione dei lavori consiliari, l’opposizione aveva chiesto un apposito comma sulle questIoni legate all’Iss. Si è preso un impegno per un dibattito nella sessione di marzo. Siamo soddisfatti di ciò. Non possiamo arrivare a un dibattito solo con l’audizione della dirigenza dell’Iss. Bisogna arrivare preparati. Il mio appello è per organizzare degli incontri con tutte le forze del Consiglio per arrivare al dibattito di marzo raccordati, per dare risposte non più rinviabili. La Sanità è un bene di tutti, la Sanità pubblica è una grande conquista”.

Andrea Zafferani, C10: “Mi auguro che il dibattito di marzo porti l’Aula a conoscenza delle soluzioni richieste per l’Iss. Ci sono inoltre aspetti di gestione operativa che meritano attenzione. I cittadini si stanno accorgendo che la qualità del nostro servizio sanitario sta peggiorando. La legislatura si aprì con i ticket sanitari, discussi ma non introdotti. C’è stata poi la vicenda sulla libera professione. Quindi le indennità di malattia: una questione che non aveva senso, senza dati, senza analisi della situazione. La maggioranza ha detto che c’è stato un allungamento dei periodi di malattia, in controtendenza rispetto all’obiettivo. La riorganizzazione della medicina di base ha tolto la possibilità di essere visitati il sabato, ha trasformato i medici in burocrati e gli infermieri in medici. E’ aumentata la burocrazia a tutti i livelli. Per prenotare certi esami c’è una breve fascia oraria, con possibilità telefonica. Gli utenti sono a disposizione della Sanità, e non viceversa. Mi preoccupa la minimizzazione. L’Iss scarica le responsabilItà sui software, sui computer, sulle sperimentazioni. C’è sempre una giustificazione per i peggioramenti. Basterebbe invece ammettere gli errori e scusarsi. Il Segretario ci dice che i medici che lasciano vengono sostituiti. Ma questa fuga toglie punti di riferimento ai pazienti e dà un senso di precarietà che non fa bene. La stabilizzazione ha chiari fini elettorali. Occorre fare il fabbisogno dell’Iss e i concorsi per i posti vacanti, inoltre occuparsi della formazione continua dei medici in organico. E’ gravissimo che ai dipendenti dell’Iss venga impedito di parlare di Sanità, come successo a un’occasione pubblica di Repubblica Futura. In un Paese normale avrebbe portato a una richiesta di dimissioni. Ma questo Paese è strano”.

Elena Tonnini, Rete: “Molte delle situazioni che vediamo alla ribalta dei quotidiani erano evitabili. Alcune delle emergenze non sono imprevisti, ma conseguenze di mancanze a livello gestionale. Ricordo quando si pretese che un Segretario di Stato, Mussoni, rimanesse al suo posto quando aveva dimostrato di non essere in grado di gestire le situazioni. Si rincorrono continuamente le emergenze, in maniera casuale e senza pianificazione. La maggioranza dovrebbe riflettere, sulla Sanità c’erano problemi destinati a ingigantirsi, lo si sapeva. La maggioranza dimostra di essere divisa e in lotta per riconquistare alcuni spazi d’azione. Il piano sanitario non è stato tradotto in azioni. E’ servito solo a vendere fumo agli organismi internazionali e ai cittadini. Ci sono consulenze e costi ad hoc creati dove non necessario, mentre alcuni servizi dovevano essere integrati da professionisti competenti. L’ospedale rischia di essere ostaggio di clientelismo e proselitismo. Manca trasparenza, a partire dalle nomine dei vertici dell’Iss. Qualcuno del Psd forse oggi si è ricreduto su alcune nomine fra i dirigenti dell’Iss. Finché il comitato esecutivo non sarà trasparente, l’Iss continuerà a essere un ambiente di scontro politico”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Richiamo attenzione del Consiglio Grande e Generale e del governo sulla conclusione della vicenda che aveva visto imputati per evasione fiscale i vertici di Cassa di Risparmio. E’ la prima seduta dopo la pronuncia del tribunale di Bologna che ha emesso sentenza di assoluzione per tutti i vertici. Rispetto alle accuse rivolte dal procuratore di Forlì, Fabio di Vizio, quando scattò l’inchiesta per attività abusiva, le spese del gruppo Delta erano state considerate non detraibili dalla imposte per cui, per il reato evasione fiscale, furono versati 65 mln di euro al fisco italiano. Sulla base dell’assoluzione, ritengo necessario in questa sede sollecitare l’azione tempestiva da parte dei vertici di Cassa di risparmio, al fine di recuperare questa somma secondo le procedure previste dall’ordinamento e credo sia necessario che le istituzioni dello Stato vigilino su questa attività e con la partecipazione all’Assemblea dei soci promuovano l’avvio di azioni. Governo e Consiglio Grande e generale devono esercitare il ruolo di socio per gli azionisti ‘Camera’. Vogliamo limitarci in questa occasione alla raccomandazione, confidando l’attivismo del governo e del segretario alle Finanze. Alla luce dell’Odg approvato sugli indirizzi dati dal Consiglio Grande e Generale vigileremo anche sul loro perseguimento”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Per rispondere al consigliere Selva sulla Smac. La Smac serve al sistema, ai consumatori e al supporto per accertare congruità dei redditi dichiarati da esercenti, artigiani e commercianti. Ci sono 200 mila euro di contributi per il canone del Pos per gli operatori, più altri benefici, inclusa la deducibilità fiscale. Si parla poi, con l’ultima Finanziaria, di un emendamento per dire che i gettoni degli organismi collegiali li dobbiamo mettere sulla Smac, poi però siamo tutti contro la Smac, perché non vogliamo sia nel circuito fiscale. Capisco benissimo l’obiettivo di questo accanimento, non certo per la difficoltà di far coesistere circuito scontistica e fiscale, e l’opera di convincimento di alcune associazioni di categoria per uscire dalla scontistica probabilmente avrà dei risultati, anche perché si usano metodi tendenziosi dicendo che con la Smac si viola privacy, non è così. Non c’è questa possibilità. E’ lo stesso sistema del circuito bancario dove girano i dati. Dire questo sulla Smac è cosa falsa e tendenziosa. Sappiamo benissimo invece che l’obiettivo è un altro. Basta che confrontate le situazioni di gennaio 2015 e di gennaio 2016, c’è stata un’impennata sostanziale di tracciature e volumi”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Rispondo a Santolini. Vorrei sgombrare il campo da equivoci. Lo Stato per il centro ippico nuovo ha fatto il suo dovere, ha predisposto una variante di Prg, con la possibilità di un suo trasferimento in località di Gaviano. La variante è stata approvata lo scorso anno , ma abbiamo detto che i costi di trasferimento e installazioni non li avrebbe messo lo Stato.

Rimane il discorso degli abusi edilizi, in risposta anche all’interpellanza del Ps, cui risponderò oggi pomeriggio, c’è un impegno per vedere cosa fare già da ora, in vista della predisposizione di un nuovo testo unico che conto di poter inviare nella versione definitiva a tutti i gruppi. Sarà quella la sede migliore per vedere cosa fare rispetto agli abusi sul territorio”.

Francesca Michelotti, Su: “E’ doveroso celebrare ricordo e memoria del professor Massimo Nobili, scomparso di recente, giudice del Tribunale e legato a San Marino dal 1979. Uomo di vastissima cultura e diversificati interessi, aveva studiato persino per diventare professore d’orchestra. Era un giurista di prim’ordine. San Marino gli deve moltissimo come spesso o poco accade alla nostra Repubblica che non riesce ad essere grata fino in fondo verso i suoi amici. Nobili era invece profondamente grato alla Repubblica di San Marino. Ci tengo a ricordarlo per il suo pensiero originale e innovatore, lo sguardo da neofita e la competenza da professionista”.

Mimma Zavoli, C10: “Con la nomina Wafik Grais ci eravamo illusi su certezze e stabilità per un importante ruolo in Banca centrale. A quanto pare qualcosa non sta funzionando, voglio sperare che gli amministratori e i rappresentanti della segreteria preposta vogliano a stretto giro dare delle risposte, che non deve avere C10 o Zavoli, ma il Paese. C’è grande inquietudine su questa situazione, non si voglia che la presa in carico di Grais sia legata al cachet. Non si può lasciare le cose in sospensione. C’è poi preoccupazione legata all’accordo di stabilizzazione della Pa. Può dare impressione sia una riconoscibilità di diritti, ma c’è un problema grande come una casa. Questo governo, da quando si è insediato, non è stato in grado di portare a termine il piano alla base dell’organizzazione della Pa, si chiama fabbisogno. Non solo si è stabilizzato ancora una volta e non sarà l’ultima, ma nessuno garantisce che vi sia la possibilità di portare a casa il fabbisogno su cui non producete nulla di certo. A nessuno è garantito che questa sia l’ennesima stabilizzazione sulla pelle delle persone e se domani tornerete al posto di comando, ne farete altre”.

Marco Podeschi, Upr: “Non capisco la politica estera del Congresso. Upr ha presentato un emendamento alla legge di bilancio sul distretto del benessere. E’ stato non solo respinto, ma anche deriso. Poi un membro del Congresso partecipa a un evento sul wellness. Il presidente della regione Marche è stato visitato da un pulmino di nostri rappresentanti. Perché nell’intrattenere le relazioni con le regioni limitrofe ci sono così tanti Segretari di Stato, visto che sono incontri bilaterali? E’ successo lo stesso con l’Emilia – Romagna. Io non ho mai visto 7 ministri italiani che incontrano il presidente di una Regione. Se proponiamo noi il distretto del benessere non va bene, se lo dice il numero uno della Technogym però va preso in considerazione. Perché? Mi dispiace che nessun membro di governo sia intervenuto sull’annosa questione dei carburanti. La sovranità è un concetto serio che va declinato anche nella forma. Ma in questo senso stiamo scivolando. La diplomazia ha forme precise. Non è solo apparire a uso stampa, facendo un sorriso. Sembra che il problema sia andare in tv e sui giornali con due foto. Per me non funziona così. Tre benzinai di Rimini si ribellano e nessuno dice nulla”.

Franco Santi, Civico 10: “Voglio rafforzare alcune considerazioni dei miei colleghi. E’ urgente da parte della politica fare il punto della situazione sulla gestione dell’Iss, che sta scontando l’inappropiatezza e la mancanza di coraggio politico nello sciogliere i nodi fondamentali per dare le risposte necessarie. L’istituto ha la necessità dell’apporto delle risorse umane e la loro condivisione degli obiettivi. Mi sarei aspettato un riferimento del Segretario alle Finanze sulla questione del presidente di Banca Centrale. Sembra comunque che sia rientrato il pericolo di abbandono. Sul maneggio, rilevo che se c’è un abuso edilizio, quel posto deve chiudere”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Ci sono state attività che riguardano, nello stesso filone di indagine che ha portato all’arresto di Gabriele Gatti, controlli sui conti correnti del consigliere Andreoli e di alcuni parenti. Parlarne qui sarebbe stata un’occasione per esprimersi su quanto avvenuto. Se Andreoli sarà indagato ne chiederemo le dimissioni. Ma comunque viene sostituito nel suo ruolo di capogruppo da Alessandro Mancini. Qualche chiarimento l’Aula e il Paese avrebbero il diritto di riceverlo. Sulla questione Iss – Caruso, qualcuno aveva sottolineato le criticità da tempo. Saremo felici se la situazione verrà risolta come si sente già dire: richiederemo un allontanamento ma le troveremo un altro posto. Nella Pa è sempre successo così, e i risultati li vediamo anche oggi. Finché la politica stabilisce il momento della stabilizzazione, è difficile che si proceda con il fabbisogno. Ci piacerebbe fosse presente un’automatizzazione, non la discrezionalità della politica che cerca di trarre vantaggio dalle disgrazie delle persone. C’è un eccesso di burocrazia: serve il via libera dei dirigenti anche per stampe da 10 euro, cioè per attività operative quotidiane. Si perde tempo su leggi e procedure interne che potrebbero essere superate con un po’ di buon senso. E’ vero che il nuovo presidente di Banca Centrale è stato nominato presidente della fondazione di Bcsm? E’ vero che la nomina è avvenuta per ovviare alle richieste di un compenso maggiore da parte del presidente di Bcsm? Il bando di concorso indicava una serie di elementi: uno di questi era l’ottima conoscenza della lingua italiana. L’abbiamo accantonato. Un altro era il compenso. Non credo che i cittadini siano contenti degli aggiramenti delle norme. Il governo dovrebbe dire qualcosa all’Aula su questi elementi, sui quali si parla da settimane. Si sarebbe dovuto forse dire al nuovo presidente, signor Grais se le vanno bene le condizioni che già conosceva bene, altrimenti valutiamo se l’altra persona arrivata alla selezione finale è disponibile. Chiedo che qualcuno, in fase di replica, fra i Segretari, dia indicazioni sugli elementi di cui ho parlato”.

Paride Andreoli, Ps: “Il sottoscritto ha appreso la notizia dai mass media e, ancora prima, da quello che girava su Facebook, il mondo dove ruota la nuova politica. Non ho mai fatto dichiarazioni. Non ho ricevuto alcuna comunicazione. Sono all’oscuro di tutto. Quindi non posso parlare, non conosco nemmeno il capo d’imputazione, salvo quanto scritto dai giornali. Rassicuro Ciavatta: lei è il primo che saprà se succede qualcosa. Le dirò: ‘Finalmente la sua soddisfazione non sarà la mia, ma il suo orgasmo l’avrà raggiunto’. Affronterò quanto ho di fronte con serenità. Non sono stato raggiunto finora da comunicazioni, ma solo da quanto scritto dai giornali”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità, replica: “Ne parleremo il 7 marzo. Ma oggi bisogna essere molto chiari, i numeri qui non li dà nessuno, li dà l’ufficio del personale e si parla di 20 medici dimissionari in tre anni. Quelli sono i numeri, punto. Rispetto tutti i singoli temi trattati, verranno discussi. Ma mi pare che alcuni articoli di giornale e qualche comunicato stampa di qualche forza politica stia accendendo il dibattito sulla sanità. Mentre noi parliamo sui giornali, i cittadini vedono i servizi. Lasciamo stare questa presa politica sull’Iss. Rischiamo noi di delegittimare la sanità e il corpo medico. Mi attiverò anche a livello politico con i partiti per valutare dei passaggi sulla professione medica, ne parleremo. Sul Wellness Valley, Podeschi le ricordo sono due anni che parlo di wellness legato alla sanità. Se la maggioranza vi boccia gli emendamenti è perché il discorso è più organico. Io riconosco la sensibilità del suo movimento politico. Avremo spero la curiosità tutti di metterci ad un tavolo per aderire a un grande progetto della Romagna per fare in modo di entrarci a pieno titolo”.

Marco Podeschi, Upr: “La prevenzione non è solo andare sui giornali e stringere mani importanti, sono politiche. Ricordo che siamo stati sbeffeggiati e derisi con il nostro progetto”.

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