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Promozione della scuola tra le priorità della conferenza programmatica del PDCS

da Redazione

SAN MARINO – Durante gli incontri del gruppo di lavoro Scuola, Università e Istituti Culturali, in preparazione della Conferenza Programmatica del PDCS che si terrà il 19 e 20 febbraio p.v., sono state fatte alcune proposte per rilanciare il sistema di istruzione sammarinese e dare un contributo all’evoluzione della scuola e della cultura sammarinese.

Ci si è posti alcuni interrogativi su quali saranno i compiti che la scuola dovrà assolvere nei prossimi anni, quale direzione di sviluppo intraprendere per progettare la scuola di domani affinché risponda alle esigenze formative, di costruzione dell’identità personale e collettiva, di integrazione con il territorio, con il mondo del lavoro e, allo stesso tempo, si rapporti con una dimensione internazionale.

I partecipanti al gruppo di lavoro ritengono che il sistema formativo abbia un valore strategico nella progettazione del futuro del nostro Paese e sono concordi sulla necessità di aprire un dibattito sulla scuola per non rimanere fermi di fronte al cambiamento ed anche per favorire la creazione di quelle professionalità che dovranno guidare il Paese nei prossimi anni.

In particolare, dal confronto si è valutato che per rendere la nostra scuola sempre più competitiva e per ampliare l’offerta formativa sarebbe opportuna una revisione dei Piani di studio nella Scuola Superiore, con particolare attenzione all’Indirizzo Scientifico per quanto riguarda la didattica delle scienze al fine di rendere tali insegnamenti più strutturati e organici, anche in analogia con quanto accade nella vicina Italia.

Inoltre, è emersa l’importanza di un incremento delle competenze digitali degli studenti, il rinnovamento degli apparati informatici in tutti gli ordini di scuola, portando a tutte le scuole la banda larga veloce e il Wi-Fi, oltre a disegnare nuovi servizi digitali per la scuola.

Massima priorità è stata riconosciuta alla conoscenza della lingua inglese, con un percorso maggiormente strutturato che comprenda esperienze estive di permanenza in paesi madrelingua, e la necessità di ripensare il curricolo nel liceo linguistico allo scopo di equilibrare i tempi dedicati alle varie lingue ed eventualmente proporre l’approccio ad altre lingue straniere.

Non più rinviabile anche la scelta di investire sull’edilizia scolastica per la realizzazione del Polo scolastico. Lo spostamento del liceo manca di aule per assemblee, palestre, laboratori e attrezzature moderne adeguate alle evoluzioni tecnologiche dell’apprendimento. Con una struttura adeguata ai tempi sarà possibile rendere la Scuola Secondaria sammarinese in grado di offrire servizi formativi più attenti alle esigenze che si stanno delineando.

Gli investimenti nell’educazione e nella cultura vanno sostenuti per rilanciare la crescita del Paese e creare le condizioni di una ripresa economica che parta dalla nostra identità storica, istituzionale, religiosa è la nostra cultura. E’ imperativo raccontare la nostra storia bi-millenaria per recuperare la nostra identità statuale, producendo cultura e turismo.

A questo proposito, anche il Polo Museale in corso di progettazione potrebbe diventare la grande opportunità per realizzare un Museo Nazionale di San Marino, declinato secondo le moderne tecnologie della multimedialità e interattività e fortemente collegato con le realtà archeologiche, artistiche, storiche e architettoniche del nostro patrimonio inestimabile.

Anche l’Istituto Musicale Sammarinese che , in questi anni, ha consolidato collaborazioni decennali positive con gli altri ordini di scuola ed ha realizzato al suo interno un percorso di riforma della propria organizzazione e dell’ordinamento didattico per rendere permeabili e allineare i corsi di studio ai Conservatori di Musica italiani, necessita urgentemente la possibilità di riconoscimento del titolo rilasciato.

La riflessione del gruppo ha toccato anche il rilancio dell’Ateneo sammarinese, per il quale si ritiene importante implementare ulteriormente il percorso di internazionalizzazione per andare oltre i confini della vicina Italia, raccordandosi anche con università straniere in tema di corsi di laurea, ricerca, scambio di studenti e insegnanti, al fine di ampliare lo scambio interculturale e far crescere le risorse interne sammarinesi tenendo conto delle peculiarità del paese e della identità della Repubblica. A questo proposito sarà importante puntare sul controllo della qualità interna ed esterna in modo da ottenere le certificazioni internazionali e poter attuare quindi gli scambi di mobilità docenti/studenti con i principali Atenei, almeno europei. I processi di valutazione esterna sono fondamentali per la certificazione dei titoli, per la trasparenza dei percorsi di studi e dei titoli rilasciati, per la promozione della mobilità degli studenti e degli insegnanti. Questo favorirebbe il dialogo con tutte le università.

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