Home NotizieMondo Parisi a Radio 24: “Sala candidato di Palazzo Chigi, Milano riprenda futuro in mano”

Parisi a Radio 24: “Sala candidato di Palazzo Chigi, Milano riprenda futuro in mano”

da Redazione

“Milano deve riprendere la guida di se stessa, perché troppe decisioni per Milano sono state prese a Roma. Primo l’area metropolitana, questo gigantesco conglomerato amministrativo non aiuterà gli amministratori di Milano a concentrarsi su Milano. Il sindaco di Milano è sindaco anche dell’area metropolitana e quindi è sindaco di una area molto vasta con moltissimi comuni che non votano per questo sindaco e quindi si rischia di defocalizzarsi e di deconcentrarsi. Secondo, lo stesso Giuseppe Sala è un candidato di Palazzo Chigi”. Così Stefano Parisi, candidato a sindaco di Milano per il centrodestra, ospite di 24 Mattino su Radio 24.

“Tutto quello che oggi chiamiamo ‘miracolo Milano’ fu fatto dall’allora sindaco Albertini e la sua giunta: le metropolitane, la riorganizzazione urbanistica e della macchina comunale. La giunta Pisapia ci lascia invece con i cassetti vuoti perché non c’è stata nessuna progettualità”. Parisi ha aggiunto che “Io credo che il problema che ha Giuseppe Sala, oltre ad essere subalterno a Roma, è che la sinistra radicale lo bloccherà, come ha fatto con Pisapia, nella realizzazione delle sue idee. Invece io sono sicuramente più libero nella coalizione che rappresento.”

Sulla costruzione di una moschea a Milano Parisi ha dichiarato a 24 Mattino su Radio 24 che “non è una priorità”. Quanto al tifo calcistico il candidato sindaco del centrodestra a Milano ha detto: “Non tifo né Inter né Milan, ma sono molto antijuventino”.

“La proposta dei biglietti gratis per i mezzi di superficie è una terribile presa in giro, è evidente che non si può fare. Bisogna togliere il populismo di mezzo: noi saremo seri e diremo cose in campagna elettorale che saranno realizzate dopo.” Queste le parole di Stefano Parisi, candidato a sindaco di Milano per il centrodestra, ospite di 24 Mattino su Radio 24 dove ha parlato del suo programma a cominciare dai trasporti.

Su Uber si esprime prendendolo come spunto: “In tante città nel mondo ho visto che i tassisti hanno avuto un miglioramento del loro servizio utilizzando piattaforme di geolocalizzazione. Il tema non è di bloccare lo sviluppo ma di cavalcarlo. A Milano c’è un’enorme domanda di mobilità alternativa all’auto, rispetto alla quale non si dà una risposta. Quindi i tassisti, il car sharing e i mezzi pubblici devono essere ripensati con piattaforme digitali che portino i mezzi dove c’è la domanda. E questo abbasserà l’inquinamento e migliorerà la mobilità”.

Anche il blocco del traffico per Parisi “non ha nessun effetto. L’inquinamento è un problema di lungo periodo. Bisogna ripensare l’uso dei sistemi di riscaldamento e intervenire sull’inquinamento delle attività industriali nella pianura padana, al miglioramento dei flussi del traffico” e prosegue affermando che non è corretto: “non aver fatto nulla per 5 anni e negli ultimi sei mesi siccome non piove per due mesi da un lato augurarsi che piova e dall’altro bloccare il traffico”.

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