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Il leone di Nando Orfei, la stima dei Casadei

da Redazione

Stefano Pazzini racconta qualche aneddoto che è capitato alla sua azienda: “Il re del circo chiedeva consigli a mio padre Primo per i manifesti”.

 

di Alessandro Carli

 

In qualche modo, il suo cognome è legato da sempre alla comunicazione.

O meglio, lui e la sua famiglia hanno veicolato per una vita la comunicazione di aziende e privati attraverso la stampa di libri, giornali, opuscoli, calendari.

Loro sono la famiglia Pazzini: il papà Primo, fondatore nel 1960 di Studiostampa, e i figli Ettore e Stefano, che stanno portando avanti (a dire il vero oggi solamente Stefano: Ettore è andato in pensione da qualche anno) l’attività del genitore.

E di aneddoti che gli hanno cambiato la vita, Stefano, ne ha tanti. Sia riferiti a se stesso che al padre Primo.

Aneddoti del passato, ma anche alcune storie obiettivamente “belle” che vivono ancora oggi, o che proprio da pochi giorni si sono aperte. La prima, e non è un gioco di parole, appartiene a Primo.

Lo incontrammo in occasione dei 50 anni dell’azienda, nel 2010. Con voce calma e sorridente, ci raccontò una grande “pagina” di storia politica del territorio. Fu lui difatti che stampò il primo giornale del partito socialista sammarinese. “Dopo due notti di lavoro – ci disse -, mi addormentai sulla sedia”. E ancora Primo ci svelò, sempre in quell’occasione, un’altra curiosità. “L’azienda era di tipo ‘artigianale’ e si chiamava ‘La rapida’. I clienti, leggendo l’insegna, richiedevano i lavori in tempi davvero strettissimi. Così si decise di cambiare in Studiostampa”.

Gli altri aneddoti ce li dona Stefano.

Molti li ha vissuti in prima persona, altri invece per “passaggio di memorie” dal padre. Primo ha curato i manifesti del Circo Orfei e del Circo Togni. “Ai tempi, e siamo nella coda degli anni ’60, se ne stampavano tantissimi. In quel periodo il circo aveva una grande ‘presa’ sulla gente. Bene, un giorno Nando Orfei venne nella nostra tipografia a prendere gli stampati”. Fino a qui, nulla di strano. “La particolarità è che venne con un’automobile ‘scoperta’ e in compagnia… di un leone”.

L’incontro tra Primo e Nando fu straordinario. “Nando dava del tu a mio padre, come fossero fratelli. Ma soprattutto si fidava delle indicazioni ‘tecniche’ che mio padre gli dava. Piccoli suggerimenti per la stampa, ma anche sulle immagini”.

E sempre dal mondo dell’arte, un altro aneddoto. “Per 20 anni abbiamo stampato la rivista dell’Orchestra Casadei, ‘Simpatia’. Il primo numero venne stampato a Roma. Il secondo a Bologna. Non contenti, per il terzo numero vennero dai noi: 60 mila copie che poi, nel tempo, arrivarono anche a 2-300 mila”.

Con Riccarda Casadei, figlia di Secondo, i rapporti non si limitano solo al lavoro. “Tra noi e lei è nata una stima e un affetto reciproco”. E quando Ettore ha sposato Dominique, “Riccarda ha donato un regalo agli due innamorati e un mazzo di fiori bianchi alla mamma dello sposo”.

Stefano poi “entra” nel nuovo millennio.

“In occasione di una tornata elettorale politica italiana, il giorno prima della chiamata alle urne – più precisamente il sabato pomeriggio – viene scoperto che le schede hanno un errore. Abbiamo dato una mano a un’azienda italiana a ristampare i fogli corretti: una lotta contro il tempo, che ci ha impegnati per tutta la notte. La nostra azienda, assieme ad altre, ha contribuito a ‘salvare’ le elezioni”.

Tra le “stellette” che i professionisti di Studiostampa si sono conquistati sul campo, ce n’è una che Stefano ricorda con piacere. “Per 20 anni abbiamo stampato la rivista del professor Andrea Travaglini, un ‘maestro’ della mineralogia e della paleontologia. Per la pubblicazione ci venne consegnato un premio, quello di ‘miglior rivista europea’ del settore”.

Infine, un po’ di colore. “Negli anni ’70 una televisione inglese venne da noi per un servizio. Poiché la luce dei fari era troppo forte, i tecnici decisero di ‘ammorbidirla’. Ma non con teli e altri accorgimenti: presero il blu dell’inchiostro”.

 

L’ISIA DI URBINO ADESSO HA UN PO’ PIÙ “CARATTERE”

Il trasloco di Studiostampa nella nuova sede sempre in zona industriale di Galazzano è stata l’occasione per l’azienda di rivitalizzare la parte della vecchia tipografia.

Una parte è stata allestita nei nuovi locali, mentre due cassettiere con diverse famiglie di caratteri mobili sono state donate al prestigioso ISIA di Urbino.

Tutto si è concretizzato in una mattinata quando Ettore Pazzini, passando di fronte all’ingresso della scuola che a suo tempo era già stata una rinomata scuola di tipografia e sapendo che avevano ancora ambienti riservati all’arte tipografica con attrezzature dell’epoca in quanto ancora materia di studio per gli allievi come componente storica di base madre dei sistemi moderni, ha pensato di chiedere ai responsabili dell’Istituto se poteva essere utile per loro avere le cassettiere di Studiostampa.

“Siamo entrati – racconta lo stesso Ettore – e siamo stati accolti subito con grande cordialità e ospitalità dal personale della scuola e in particolar modo dal professor Romano Zazzeroni e dal professor Sandro De Angelis, che ci ha fatto da tramite in tutte le fasi operative per portare a buon termine questa operazione. Tutti e due si sono detti felicissimi della nostra proposta. Grazie a loro abbiamo subito contattato i dirigenti, il Direttore della scuola Luciano Perondi e il Direttore Amministrativo Giuseppe Cuccaro altrettanto cordiali, disponibili e soprattutto contenti di questa nostra iniziativa. In poco tempo le cassettiere erano a Urbino e direi che è importante che questo materiale rimanga un patrimonio a disposizione delle nuove generazioni a testimonianza e per lo studio delle origini della stampa, una materia che ha sempre coinvolto e affascinato i ragazzi anche in tutte quelle occasioni quando le scuole di San Marino e del circondario hanno visitato la nostra azienda”.

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