Il “Centro di Documentazione delle arti in Romagna dal 1900 a oggi” è il primo esperimento in Italia nel suo genere e raccoglie centinaia di artisti e di opere, biografie, pubblicazioni, acquisizioni, mostre, recensioni nella regione. Voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, www.arteromagna.it è pensato come un museo online, dove si confrontano le diverse espressioni artistiche maturate in Romagna negli ultimi cento anni.
100 artisti, 200 opere, biografie, pubblicazioni, schede informative, news, mostre e recensioni: è il DOC-Centro di Documentazione arti moderne e contemporanee in Romagna, un primato nazionale, nato a Imola, che partendo da questi numeri si pone di diventare, nel tempo, una raccolta completa di informazioni sulle diverse correnti e attività artistiche susseguitesi in Romagna dagli inizi del secolo scorso ad oggi.
Il Progetto è stato fortemente voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che dopo il successo della mostra “arte dal Vero. Aspetti della figurazione in Romagna dal 1900 ad oggi”, ha colto la necessità di dover creare un punto di riferimento per le arti moderne e contemporanee del territorio.
Quella mostra, abbracciando una cospicua parte della realtà artistica e culturale romagnola, ha dato, con ampio consenso dei visitatori, una visione complessiva di figure e momenti di un lungo percorso giunto fino ai giorni nostri dimostrando singolari capacità di aggiornamento ed esprimendo personalità di livello non solo nazionale.
La Fondazione ha ritenuto opportuno proseguire in questo campo d’indagine, attraverso la convocazione di un Comitato Scientifico e dell’attività di cura di Franco Bertoni, critico d’arte e Direttore del Museo Ugonia di Brisighella, creando un organismo strumentale e informativo in progress, che ha come compito quello di promuovere, documentare e valorizzare gli artisti operativi in Romagna dagli inizi del secolo scorso ad oggi, raggiungendo l’obiettivo di offrire al pubblico e alla critica una occasione di visione complessiva e agli artisti romagnoli, ai musei locali e agli enti – pubblici e privati – l’opportunità di una maggiore circolazione delle proprie attività.
In un momento in cui si assiste, in campo artistico, al crollo di precisi confini, di rigide perimetrazioni e di steccati dati spesso per scontati, un’opera di informazione allargata può favorire non solo la conoscenza ma anche fattive sinergie già in atto o potenziali.
Mentre gli artisti moderni sono, scarsamente o ampiamente, già rappresentati nei vari musei della Romagna, gli artisti contemporanei invece, anche i più conosciuti in Italia e all’estero, non godono ancora di pari attenzioni. Ancora tutta da costruire è la mappatura degli artisti contemporanei romagnoli poiché sono ormai definitivamente scomparse le manifestazioni che, un tempo, permettevano visibilità, contribuivano alla notorietà e concedevano autorevoli attestati critici.
www.arteromagna.it esordisce utilizzando le biografie e le immagini delle opere dei cento artisti presenti alla mostra “arte dal VERO” ma sono già stati evidenziati altri 50 artisti che verranno inseriti nel 2016. Quest’attività di raccolta si intende accompagnarla con la creazione di una biblioteca specialistica, con acquisizioni e con mostre dedicate ad opere particolari, ad artisti o a privilegiati temi. Inoltre, alla voce news, sono inserite mostre, conferenze, pubblicazioni etc… promosse dagli artisti stessi.
«Si tratta di una nuova forma di percorso nel campo dell’arte moderna e contemporanea romagnola – afferma il curatore Franco Bertoni – e anche di un primato in ambito nazionale in quanto le tradizionali occasioni di mostra o di segnalazione vengono a tradursi in un vero e proprio laboratorio di studi: circoscritto ad un’area geografica e culturale ma aperto e sempre in evoluzione. Il DOC si propone quindi come un vero e proprio osservatorio attento a un preciso territorio e agli artisti qui via via emergenti o ancora non adeguatamente valorizzati per quanto riguarda una modernità che, nonostante le tante effrazioni, non ha mancato di perseguire una originaria vocazione umanistica dell’arte». Infine il dialogo con la comunity del web è aperto anche attraverso i social network più importanti: Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Flickr e YouTube.
Il Comitato scientifico è formato da: Franco Bertoni, Andrea Emiliani, storico italiano dell’arte e presidente dell’Accademia Clementina, Roberto Balzani, storico e studioso, Claudia Pedrini direttrice del Museo di Imola, Sergio Baroni esperto di antiquariato e conoscitore dell’arte romagnola del Novecento, Francois Burkhardt, già direttore del Centre Pompidou di Parigi. Per la Fondazione di Imola ne fanno parte Evaristo Campomori, il Marchese Gianfranco Selvatico Estense, Giuseppe Savini, responsabile culturale della Fondazione e Giovanni Vignazia, segretario del Centro.