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“Domagnano in età gota”: si sono concluse le attività didattiche

da Redazione

I percorsi didattici sono stati ideati e condotti dagli Istituti Culturali-Musei di Stato (Paola Bigi e Daniel Pedini) e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di San Marino (Juan Carlos Ceci).

 

SAN MARINO – Si stanno concludendo le attività didattiche rivolte alle scuole sammarinesi organizzate nell’ambito della mostra “Domagnano in età gota. Risorse del territorio e alimentazione” (Museo di Stato – Piazzetta del Titano, 1 – San Marino).

La mostra, aperta fino al 28 febbraio, documenta gli scavi condotti negli anni 1998-2000 dai Musei di Stato nel sito di Domagnano-Paradiso, dove sono stati rinvenuti i resti di un insediamento impiantato in età romana e ristrutturato in età gota (fine V prima metà VI sec. d.C.). Sono gli stessi anni cui si data il Tesoro di Domagnano (primi decenni del VI sec. d.C.), prezioso complesso di gioielli e accessori in oro considerato uno dei più importanti ritrovamenti del periodo delle Grandi Migrazioni.

Partendo proprio dalla ricostruzione del Tesoro di Domagnano, oltre 500 bambini, bambine, ragazze e ragazzi delle scuole hanno ripercorso le fasi della scoperta e degli scavi del sito. Un viaggio a ritroso nel tempo che ha permesso di conoscere Domagnano-Paradiso e quante e quali professionalità contribuiscono a far luce sulla nostra più antica storia: gli archeologi, che hanno scavato il sito e studiano i reperti rinvenuti; gli archeobotanici, che hanno ricostruito l’antico paesaggio vegetale di Domagnano attraverso l’analisi di pollini, semi/frutti e legni; gli archeozoologi, che hanno indagato le pratiche di allevamento attraverso i resti di cucina (resti ossei). L’alimentazione in età tardo-antica e nel periodo delle migrazioni, con particolare riferimento al caso di Domagnano-Paradiso, è stata approfondita attraverso un progetto di archeologia sperimentale sulla cucina antica documentato in mostra. Le potenzialità di comunicazione e valorizzazione dell’area archeologica sono espresse dalla ricostruzione di parte di due ambienti dell’edificio di età gota e dai disegni ricostruttivi dell’intero edificio e anche da un plastico e alcuni rendering con un’ipotesi di musealizzazione.

I percorsi didattici sono stati ideati e condotti dagli Istituti Culturali-Musei di Stato (Paola Bigi e Daniel Pedini) e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di San Marino (Juan Carlos Ceci).

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