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Ufficio Brevetti, decuplicati gli incassi: quasi 800mila euro

da Redazione

Incrementati del 37% in un solo anno, ma la crescita è costante fin dal 2005.

 

di Daniele Bartolucci

 

L’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi (USBM) ha decuplicato gli incassi del 2005, proseguendo un trend positivo che dagli iniziali 78.593 euro è arrivato alla consistente cifra di 774.740 euro. Il 2015 si è quindi chiuso con un miglioramento importante per l’Ufficio diretto da Silvia Rossi, con grande soddisfazione anche per la Segreteria all’Industria che da tempo lo considera un fiore all’occhiello del sistema sammarinese ed ora, visti gli introiti, anche dell’intera P.A.

In termini statistici, l’aumento percentuale complessivo dei depositi è stato del 51% rispetto al 2014. Mentre l’aumento nel solo settore dei brevetti tocca la punta massima percentuale del 67%. Per quanto riguarda gli incassi invece l’incremento è stato del 37%, passando da 567.420,40 del 2014, a ben 774.740,19 euro nel 2015. Le entrate dell’USBM sono composte da tasse pagate sia da residenti che da soggetti esteri. L’aumento registrato deriva principalmente da tasse pagate su validazioni di brevetti europei e su estensioni di marchi internazionali, da richiedenti residenti all’estero. Nello specifico, le somme riscosse direttamente dall’USBM, cioè tasse di deposito e annualità di rinnovo di brevetto o tassa di rinnovazione decennale di marchio, tassa di rinnovo quinquennale sui disegni, riscosse su domande o rinnovi nazionali: nel 2015 ammontano a 405.196,00 euro. Il dato è molto significativo perché oltre a palesare l’aumento di pratiche elaborate dall’Ufficio, per la prima volta dalla nascita del servizio le entrate interne hanno superato le somme girate dal WIPO derivante dall’Accordo di Madrid, che ammontano a 396.544 euro.

Il dato complessivo degli incassi, seppure positivo, non rende appieno il valore di questi aumenti. Per farlo occorre però analizzare e mettere a confronto il numero di domande di privativa ricevute direttamente dall’USBM: si è passati dai 143 “primo deposito” del 2005 ai 179 del 2015, per cui il numero di depositi di domande di registrazione di marchi nazionali nel 2015 è aumentato anche a livello interno. Anche il numero totale di domande di brevetto depositate nel 2015 è aumentato e sono aumentati anche in modo considerevole i rinnovi annuali di brevetto. All’aumento delle domande di brevetto e dei rinnovi va ricondotta l’aumento del valore degli incassi registrati nel 2015. Le domande di brevetto depositate nel 2015 sono invece 327 e sono in aumento rispetto al 2014 i depositi nazionali di brevetti (effettuati per la maggior parte da soggetti residenti). Le validazioni di brevetti europei (effettuate invece da soggetti esteri) sono aumentate dal 2011 al 2015 in modo esponenziale. Lo stesso trend di crescita si ritrova nel dato relativo alle annualità di rinnovo di brevetti (tot. 681) ed è riconducibile sempre ai brevetti europei validati nella Repubblica di San Marino. La crescita di questa voce di entrata è destinata a ripetersi perché il numero delle convalide di brevetti europei registrato finora a San Marino è ancora molto basso se confrontato con quello registrato in altri piccoli Stati, come Principato di Monaco o Lussemburgo. A titolo di esempio si può citare il Lussemburgo, che nel 2012 ha avuto 20.973 annualità riscosse, con un incasso complessivo di 3,5 milioni di euro, in cui le annualità sui brevetti europei costituiscono la voce più importante di incasso.

Nonostante l’avvicendamento di personale registrato nei primi mesi del 2015, che ha determinato un temporaneo rallentamento della produttività, l’USBM è riuscito comunque a fare fronte al sostanziale aumento del numero dei depositi di marchi, brevetti e disegni e delle tasse di rinnovo riscosse sui brevetti. Tali risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno profuso dal personale dell’Ufficio, (4 persone, compreso il Dirigente) e sono il primo frutto dei chiarimenti interpretativi intervenuti con l’Italia a fine 2014 e alle semplificazioni amministrative introdotte nelle convalide dei brevetti europei. Occorre sottolineare che l’Ufficio ha ancora una volta conseguito migliori risultati senza un aumento significativo dei costi per gli utenti e per l’Amministrazione. Il trend di aumento dei depositi e degli incassi è destinato a ripetersi anche nel 2016 e negli anni futuri. Per ottenere un maggior numero di validazioni di brevetto europeo si potrebbe prendere seriamente in considerazione anche il completamento delle procedure di ratifica dell’Accordo di Londra o aderire all’Accordo dell’Aja in materia di registrazione internazionale di modelli e disegni. Entrambi già approvati dal Consiglio Grande e Generale, ma manca il deposito della firma di adesione e l’adozione di eventuali norme di attuazione. A tal proposito, visti i risultati estremamente positivi, l’USBM per continuare ad assicurare un servizio di qualità e fare fronte all’aumento di depositi ha necessità di maggiori risorse logistiche, di personale e sistemi informatici più efficienti. Al momento, però, nemmeno il nuovo Fabbisogno pare dare la necessaria dotazione di organico a tale ufficio, nonostante i risultati raccolti e il trend estremamente positivo che prosegue dalla sua costituzione. Un investimento nel vero senso della parola, che sta già ripagando ampiamente l’istituzione dell’Ufficio stesso e la ratifica delle convenzioni e accordi internazionali che si sono susseguiti in questi ultimi anni.

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