Home FixingFixing “La superstrada di San Marino sconta molte scelte sbagliate”

“La superstrada di San Marino sconta molte scelte sbagliate”

da Redazione

Mularoni (Territorio): “Nuove rotatorie, e vogliamo sostituire i guard rail. Non si investì quando c’erano le risorse, interverremo per step”.

 

di Daniele Bartolucci

 

La messa in sicurezza della superstrada di San Marino, anche alla luce dei lavori nel tratto italiano, diventa un’esigenza importante per il Paese, soprattutto alla luce dell’alta incidentalità della strada e, ovviamente, in funzione di quell’ammodernamento che l’antica Repubblica vuole oggi cavalcare, nella sua economia, nelle sue leggi e anche nelle sue infrastrutture. Nello scorso numero di Fixing abbiamo evidenziato queste criticità per stimolare cittadini e istituzioni a ideare e pianificare una riprogettazione dell’arteria principale, allargando la questione alla mobilità, tema oggi caldissimi anche in Repubblica. Un tema che le istituzioni hanno ben presente, come spiega il Segretario al Territorio e Ambiente Antonella Mularoni, che sulla superstrada e le altre infrastrutture viarie ha in cantiere diversi interventi. Anche se “è evidente a tutti che la ‘superstrada’ sconta oggi scelte sbagliate e su cui in molti casi è pressoché impossibile ritornare”, spiega con molta onestà e senza giri di parole il Segretario. “Purtroppo si è fatto costruire di tutto di più a ridosso della principale via di comunicazione a scorrimento veloce del Paese, di fatto consentendo nuovi accessi ad attività commerciali anche quando gli stessi in teoria non si sarebbero potuti realizzare o permettendo l’edificazione e l’apertura di attività di vario genere prive di un adeguato numero di parcheggi”. Il problema è serio, come sanno tutti gli utenti della superstrada (per chi volesse, abbiamo realizzato un video da Cerasolo a Città, visibile sui canali social di San Marino Fixing su Facebook e Youtube).

“C’è la piena consapevolezza del grave ritardo nell’ammodernamento e messa in sicurezza delle nostre infrastrutture viarie”, spiega dunque il Segretario Mularoni, “arretratezza oggi ancora più evidente alla luce dei lavori che la controparte italiana ha recentemente realizzato sulla parte italiana della SS72, grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalle autorità italiane ed all’impegno serrato e condiviso del tavolo politico e tecnico che ha portato all’esecuzione dei lavori. Questo tavolo ha visto la partecipazione di rappresentanti sammarinesi, da una parte, dell’ANAS, del Ministero delle Infrastrutture, della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Rimini e del Comune di Coriano, dall’altra”. Lavori che avvantaggiano sicuramente San Marino, va detto, perché quella è la strada che collega la Repubblica all’autostrada, alla ferrovia e agli snodi commerciali e turistici. E il fatto che tali opere siano coordinate dalla Repubblica, lo conferma. Ma quella superstrada non finisce al confine. “Quanto a noi, purtroppo non abbiamo utilizzato gli anni delle ‘vacche grasse’ per fare investimenti significativi su una infrastruttura essenziale quale la parte sammarinese della SS72”. Ma il Segretario non alza bandiera bianca, anzi, e dà concretezza alla delega ai rapporti con l’Azienda Autonoma di Stato per il Lavori Pubblici: “Ho posto recentemente ai Colleghi di Governo la questione della necessità di effettuare in tempi brevi quanto meno i lavori di sostituzione del guardrail, oltre che la nuova asfaltatura della superstrada. Solo per questo il costo approssimativo si può quantificare in circa 4 milioni di euro mentre tutti i lavori necessari per la messa in sicurezza della superstrada, comprensiva della realizzazione delle rotatorie, comportano una ulteriore spesa di circa 3 milioni di euro. Purtroppo le somme previste a bilancio per il 2016 non mi fanno ben sperare nella possibilità di effettuare a breve interventi significativi”, spiega Mularoni. Infatti “lo stanziamento destinato al finanziamento delle opere pubbliche è pari a circa 3,4 milioni di euro, necessari per coprire tutte le esigenze del Paese, Castello per Castello. E’ evidente dunque che non possiamo che prevedere interventi realizzati per step. Per le infrastrutture viarie la priorità dei lavori, che saranno oggetto di appalti pubblici nei prossimi mesi e che scaturiscono dalle valutazioni del gruppo sulla sicurezza stradale per ridurre situazioni di pericolo, riguarda in primis la rotatoria di Murata, opera fortemente sollecitata dalla Giunta di Castello di Città e che entro l’anno vedrà certamente l’inizio dei lavori.

Le altre tre rotatorie previste per la messa in sicurezza della superstrada, che porteranno alla chiusura degli attraversamenti a raso ancora aperti, riguardano l’intersezione con Via Cà dei Lunghi e Via dei Boschetti e le due di Domagnano. In questo caso gli interventi, anche questi in risposta alle istanze delle rispettive Giunte, sono in fase di progettazione”. Riguardo ai sottopassi, “spesso invocati dalla popolazione, va detto che il costo della loro realizzazione è molto alto e che dunque devono essere giustificati da un numero minimo di utenti. Inoltre servono spazi che talvolta non ci sono perché, quando realizzati, devono naturalmente poter essere utilizzati anche dai disabili ed avere dunque rampe con una certa pendenza o ascensori. Sono state però previste delle ‘oasi’ pedonali per rendere gli attraversamenti più sicuri in prossimità delle nuove rotatorie”.

A Dogana invece, “dove c’è una elevata concentrazione di abitanti, attività e servizi, grazie alla collaborazione con Asset Banca, ci auguriamo di iniziare al più presto i lavori finalizzati alla realizzazione del sottopasso atteso da tempo”. Non sarà comunque l’unico intervento in zona, perché “sempre a Dogana, dopo l’apertura del primo tratto di Strada di Fondovalle nel giugno 2014 e dopo la sospensione causata dalla necessaria bonifica degli ordigni, sono proseguiti i lavori per il completamento del secondo tratto, previsto per l’estate di quest’anno”. Infine, annuncia sempre il Segretario Mularoni, “ulteriori interventi puntuali, di minore entità, sono realizzati secondo le priorità e le indicazioni del Gruppo sulla Sicurezza Stradale”.

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