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Farmacia Internazionale, business per le casse dello Stato

da Redazione

In tre anni incassati quasi 6 milioni di euro, che potrebbero aumentare grazie alla nuova piattaforma online dell’ISS.

 

di Daniele Bartolucci

 

Quasi 6 milioni di euro in tre anni. Questo l’incasso del servizio di Farmacia Internazionale che San Marino vuole potenziare e rendere sempre più fruibile dai pazienti di tutto il mondo. Ma non è solo questa particolare entrata a spingere l’intero servizio, perché anche le farmacie statali (6 in tutto, compresa quella dell’Ospedale) stanno raccogliendo risultati apprezzabili, tanto che nel 2015 (da gennaio a novembre) l’incasso totale è stato di ben 5.617.436,18 euro, con un ricavato di 2.007.419,38 euro.

 

IL “FIORE ALL’OCCHIELLO” SFRUTTERÀ ANCHE IL WEB

“Il ruolo di Farmacia Internazionale è un nostro fiore all’occhiello”, spiega il Segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni, “in quanto da anni siamo attivi, fornendo un servizio molto apprezzato anche dagli utenti esterni”. Partendo da quest’ottica, cioè quella di un servizio aggiuntivo che offriamo, che permette di venire in contatto con farmaci innovativi, che vengono richiesti quotidianamente, offrendo speranze a pazienti molte volte esasperati ed impossibilitati alle cure. Sotto questo aspetto va evidenziata anche la valenza etica del servizio offerto dalla Farmacia Internazionale che in qualità di servizio pubblico contribuisce al buon nome del nostro Paese: siamo orgogliosi del ruolo della Farmacia Internazionale, che cerchiamo di migliorare continuamente, ora anche con un apposito sito dal quale è possibile prenotare i nuovi farmaci e richiedere le informazioni per ogni nuovo farmaco, che sia registrato a livello di Farmacopea Europea o Americana”. Partendo infatti dal presupposto che “il servizio Sanitario Sammarinese è regolamentato da leggi specifiche e alle quali facciamo riferimento nel contesto del servizio prestato”, viene garantita anche ai pazienti esteri la qualità del servizio, al contrario di quanto avviene regolarmente sul web, con negozi online di questo o quel farmaco di dubbia provenienza. In questo caso, essendo il servizio totalmente pubblico, è uno Stato a fornire tali farmaci, per cui la massima garanzia anche per chi dovesse acquistarli da qualsiasi parte del mondo. O meglio, prenotarli: infatti, una volta entrati nel sito www.iss.sm, per effettuare la richiesta dei prodotti occorre, si legge sulla pagina web, “entrare nella sezione inerente all’elenco farmaci e una volta trovato quello d’interesse, visionare tutte le informazioni relative e verificare la necessità della ricetta medica, la quale diventa prerogativa indispensabile per il ritiro del farmaco”. Quindi, “se vuoi la consegna in farmacia: contatta la farmacia di interesse (vedi sezione Farmacie convenzionate) la quale prenoterà il prodotto a tuo nome e nei tempi stabiliti; procedi poi con il ritiro munito di ricetta in corso di validità (sei mesi tra la data di compilazione e relativo ritiro, fatto salvo per prodotti inseriti in tabella stupefacenti FU)”. E’ possibile anche il ritiro con delega, ma solo nelle farmacie di Borgo Maggiore, Città e Faetano. Al momento il servizio “Ordina Prodotto” è disattivato, a breve partirà questa modalità, anche per potenziare il servizio di consegna a domicilio, che è già attivo. Va ricordato, infine, che “se il farmaco è di quelli più comuni c’è la possibilità che sia già presente in magazzino o in una delle farmacie al pubblico, se invece è un farmaco trattato saltuariamente l’ordine viene fatto giornalmente ma l’arrivo è in una sola giornata (Giovedì) quindi tutti gli ordini spediti entro venerdì arrivano normalmente il giovedì seguente”. Scorrendo la lista dei farmaci a disposizione, si notano alcuni dei più innovativi, che poi sono anche quelli più costosi. Per cui ci si potrebbe chiedere se gli stessi farmaci vengano poi erogati gratuitamente anche a pazienti sammarinesi. “Ma ad oggi”, ha risposto Mussoni, “non vi sono assistiti che abbiano già utilizzato farmaci innovativi, se non in un unico caso riferito ad un farmaco antitumorale utilizzato su un paziente sammarinese. Vi sono casi ma sempre rari di pazienti che usufruiscono di prescrizione di farmaci esteri regolarmente autorizzati e, quindi, consegnati gratuitamente”. In ogni caso, “non sono al momento previsti rimborsi su farmaci esteri innovativi”.

 

FORNITORI DIRETTI VERSO UN NUOVO BANDO

“Il Servizio Farmaceutico è composto dalle Farmacie aperte per la vendita al pubblico e dal Centro Farmaceutico per gli approvvigionamenti. E’ il Centro Farmaceutico che provvede all’acquisto di farmaci, parafarmaci e dispositivi medici rivolgendosi direttamente presso le ditte produttrici. Questo garantisce il miglior prezzo, la certezza della fornitura e la tracciabilità della filiera, requisito fondamentale per le strutture pubbliche o ospedaliere. Il ricorso ai grossisti è limitato il più possibile per ovvi motivi di spesa e, di prassi, è rivolto per acquistare quanto non reperito direttamente dalle ditte produttrici e, solitamente, ricomprende quei prodotti richiesti in maniera estemporanea dai clienti. Per i farmaci esteri ci sono due fornitori, uno di San Marino e l’altro svizzero. La scelta tra i due fornitori è basata sui principi di economicità, delle migliori condizioni di acquisto e sulla qualità del servizio offerto”. E in futuro? “Il rapporto diretto con le ditte produttrici è il più economico, immediato e sicuro”. Ma per i farmaci a pagamento, quelli non gestiti direttamente dal Centro Farmaceutico, non sempre si possono ottenere velocemente in territorio con la puntualità necessaria (non c’è una tempistica certa di consegna da parte dei grossisti, in pratica) e “questo è un altro obiettivo che credo sia giusto porsi”, annuncia Mussoni. “Come avviene in molti altri Paesi, in Italia ad esempio, chi si reca alla mattina in farmacia con la propria richiesta spesso può già tornare al pomeriggio per ritirare il farmaco, da noi può capitare che ciò avvenga il giorno dopo, come più giorni dopo. L’idea quindi potrebbe essere quella di un nuovo bando per queste forniture, ponendo come requisito ulteriore la disponibilità dei farmaci in territorio, garantendo almeno una doppia consegna giornaliera. Questo perché teniamo molto in considerazione delle ditte oggi presenti a San Marino, ma non possiamo precluderci che ce ne siano di altrettanto efficienti all’estero. Per queste ultime, comunque, il requisito sarà lo stesso: avere una sede qui in territorio, proprio per rendere più rapida la fornitura all’occorrenza”.

 

FARMACIE: AUMENTANO SERVIZI E ORARI

A fine 2015 è stato annunciato il progetto di riorganizzazione complessiva del Servizio Farmaceutico e “il Comitato Esecutivo lo ha già presentato al sottoscritto e ai Sindacati, nonché al Congresso di Stato”, rendiconta Mussoni. La proposta, elaborata dal Direttore Generale Bianca Caruso, si pone tre obiettivi principali: eliminare le file d’attesa soprattutto nelle farmacie territoriali, sviluppare politiche competitive di vendita e superare la chiusura per alcuni turni delle farmacie periferiche di Gualdicciolo e Faetano. Obiettivi che porteranno ad un aumento delle vendite, ma anche dei carichi di lavoro, per cui “il nuovo organigramma è stato discusso anche nell’ambito della definizione del Fabbisogno”, spiega Mussoni, “in quanto serviranno 3 farmacisti in più”. Questo, però, non influirà troppo sui costi del personale, a quanto pare, perché con la migliore organizzazione dei carichi di lavoro e dei turni, il costo attuale (situazione 2014) passerebbe da 2.231.963 totali ai 2.332.390 euro previsti dal piano, e questo nonostante l’aggiunta di “5 allegati D”, di cui 2 su contratti già esistenti, uno sul posto lasciato libero da slittamento per direttore farmacia di Cailungo, uno per il “farmacista clinico” e uno per un farmacista per completare gli orari del tempo pieno delle farmacie periferiche. La novità più interessante per i cittadini sarà infatti quella dell’orario continuato dalle 8 alle 20 per le farmacie di Borgo Maggiore, Città, Gualdicciolo e Serravalle, sei giorni su sei (Faetano resterà aperta al mattino 6 ore al giorno, mentre quella dell’Ospedale continuerà il proprio servizio 24/7). Ma ci sarà anche un nuovo “approccio commerciale”, una novità quasi rivoluzionaria nel settore pubblico, che trasformerà i farmacisti in veri e propri addetti alle vendite. Questo per garantire anche maggiori entrare per il pubblico. Si è partiti con la formazione specifica del personale, già completata, e si proseguirà sull’informazione continua su promozioni e informazioni da trasmettere ai clienti, ma anche con una migliore disposizione dei prodotti all’interno dei locali, per renderli più appetibili al pubblico. Insomma, c’è tutta l’intenzione di voler incrementare anche le vendite in territorio.

 

MUSSONI: “C’È SPAZIO PER I PRIVATI, MAGARI COME NOSTRI DISTRIBUTORI”

Attualmente a San Marino esiste la U.O.C. Farmaceutica, costituita da un Centro Farmaceutico (all’interno dell’Ospedale di Stato che svolge sia la funzione di farmacia ospedaliera che di centro acquisti per tutti i reparti e le altre farmacie, per un totale di 211.608 deleghe/anno) e da 6 Farmacie dislocate nei Castelli di Borgo Maggiore, Città, Faetano, Gualdicciolo e Serravalle e ovviamente Cailungo (Ospedale). Per quanto riguarda la copertura del servizio, tenendo conto che la popolazione degli assistiti è di 33.888 persone (dati novembre 2015), attualmente c’è un farmacista per 1.882,6 persone e il rapporto farmacie/abitanti è di una a 5.648.

Numeri che, assieme ai volumi di incasso (oltre 5 milioni lordi, se facciamo base su quelli delle 6 farmacie statali attualmente aperte, che non adottano ancora l’orario continuato, né coprono tutto il territorio), fanno pensare – e qualcuno l’ha anche già chiesto – se non sia il caso di aprire il mercato anche alle farmacie private.

“Se consideriamo il fatto che secondo Federfarma la media in Italia è di una farmacia per 3.340 abitanti e in Francia addirittura una ogni 2.930, è facile ipotizzare che ci sia effettivamente lo spazio per allargare il servizio”, spiega il Segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni. “Occorre tenere a mente, però, quali siano gli obiettivi del nostro Stato, tra cui in primis c’è ovviamente la qualità del servizio farmaceutico e la garanzia sui controlli data dall’essere totalmente pubblico. Una garanzia che non vogliamo mettere in discussione, alla luce anche dei risultati positivi di questo servizio, che genera utili consistenti. In quest’ottica, però, ampliare il servizio e renderlo sempre più fruibile è certamente un obiettivo da perseguire. E’ mia intenzione avviare una valutazione in tal senso”, annuncia Mussoni, “e personalmente penso che un sistema misto pubblico/privato possa essere una soluzione concreta, come potrebbe essere quella di autorizzare farmacisti privati a diventare distributori del nostro servizio farmaceutico. Questo eviterebbe una vera privatizzazione del servizio e resterebbero tutte le garanzie date dal pubblico, ma allo stesso tempo permetterebbe di ampliare la presenza sul territorio, ad esempio in quei Castelli in cui non esistono oggi farmacie. Sull’opportunità per un privato di avviare questa attività, senza entrare nel merito di quella che sarebbe un’impresa, sicuramente i margini si potrebbero creare anche con altri servizi e prodotti, senza dimenticare l’indotto proveniente da fuori confine, visto che stiamo parlando di zone dove non ci sono farmacie né a San Marino, né nelle frazioni dei Comuni limitrofi”. Al contrario, in altre zone, sono proprio i Comuni limitrofi a fare concorrenza alle farmacie statali.

 

ANCHE “MI MANDA RAI3” SI INTERESSÒ A QUESTO CASO

Quando il Segretario Mussoni snocciolò i dati riferiti al 2014 della Farmacia Internazionale, molti si stupirono dell’ingente somma incassata in pochi mesi dallo Stato sammarinese, ma la motivazione principale stava nel nome di alcuni farmaci innovativi che in altri Paesi non sono ancora reperibili, né attraverso il sistema nazionale né in privato. In particolar modo quelli per la cura dell’epatite C (Sovaldi in primis). L’attenzione mediatica si spostò quindi su San Marino e una troupe di “Mi manda Rai3” salì sul Titano per seguire la vicenda, intervistando anche il redattore di Fixing, Daniele Bartolucci, che pubblicò l’inchiesta su queste pagine. Anche allora, come oggi, emerse con chiarezza il servizio reso dalla Repubblica di San Marino ai propri cittadini, ma anche a quelli dei Paesi limitrofi, che qui possono trovare farmaci salvavita con tutte le garanzie di qualità e sicurezza necessarie.

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