“L’assemblea del gruppo dei senatori del Pd si è conclusa ieri con un voto unanime che conferma la volontà di approvare la legge sulle unioni civili. Dopo questo pronunciamento è chiaro che si potranno proporre ed approvare modifiche limitate, che in nessun modo potranno stravolgere la proposta nei suoi punti essenziali. Il disegno di legge Cirinnà è un provvedimento importante che salvaguarderà i diritti fondamentali dei cittadini. Dovrà regolamentare la materia con un istituto distinto dal matrimonio e, al tempo stesso, garantire alle coppie che convivono (omosessuali e non) diritti e doveri assimilabili a quelli delle coppie sposate. E’ stata ribadita dall’assemblea dei senatori Pd la libertà di coscienza e di voto sugli emendamenti che riguardano le questioni ancora aperte, come la stepchild adoption, e proprio su queste si continuerà a lavorare fino all’ultimo per trovare una mediazione alta, che tenga conto delle sensibilità di ognuno e delle istanze emerse nel dibattito. La questione dell’utero in affitto non è interessata dal ddl: è pratica vietata in Italia e resterà tale. Io non sono tra i firmatari del “manifesto” dei cattolici Pd per cambiare il ddl Cirinnà. Non l’ho firmato perché sono convinto che l’Italia non possa continuare a restare l’unico paese a non regolamentare le unioni civili. Proprio ieri il Consiglio d’Europa ha chiesto nuovamente all’Italia (già destinataria di una Raccomandazione in materia) di riconoscere le unioni civili, così come stabilito dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani del 21 luglio 2015 e come accade nella maggior parte degli Stati membri”.
Tiziano Arlotti Deputato PD Rimini