Home FixingFixing IAM srl, incendi nelle case: l’iter per renderle ancora abitabili

IAM srl, incendi nelle case: l’iter per renderle ancora abitabili

da Redazione

Passata la paura del momento (il dispiacere, logicamente, rimane) e dopo essersi messi in salvo, occorre contattare la protezione civile e i vigili del fuoco.

 

di Mattia Marinelli

 

Nonostante i grandissimi passi in avanti fatti dalla tecnologia soprattutto negli ultimi anni – pensiamo alla domotica o ai sistemi di sicurezza o ancora a internet, che permette di “gestire” la casa anche attraverso gli smartphone o i tablet – capita ancora che le abitazioni dei cittadini privati vengano colpite da alluvioni, grandi perdite di acqua o anche da incendi.

Anche qui nella Repubblica di San Marino dove, lo scorso anno, sono stati purtroppo segnalati più di un “inconveniente” di questo genere.

Già, ma come ci si deve comportare?

Chi si deve chiamare?

Quali “attenzioni” e soprattutto quali passi bisogna compiere per poter rientrare nella propria casa?

In prima battuta, sconsiglio vivamente il cosiddetto “fai da te”: parliamo di materiali che possono essere dannosi sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente, e quindi vanno affidati a chi ha le giuste competenze.

Passata la paura del momento (il dispiacere, logicamente, rimane) e dopo essersi messi in salvo, occorre contattare la protezione civile e i vigili del fuoco.

Una volta che i corpi appena citati hanno compiuto il loro dovere e hanno quindi arginato e sistemato l’inconveniente (in buona sostanza, hanno reso nuovamente gli ambienti salubri) e soprattutto dopo l’espletamento di tutte le verifiche richieste, possono a questo punto intervenire le imprese preposte al recupero dei materiali danneggiati dal disastro. Come di certo saprete, nelle dimore se ne trovano tantissimi: lastre di vetro, frigoriferi, lavastoviglie, televisioni, mobili, eccetera. Gli spazi abitativi coinvolti nell’incendio, una volta ripuliti dagli oggetti (o da quello che ne rimane) che si trovavano dentro, iniziano lentamente a tornare “in vita” grazie al cosiddetto “lavaggio”.

In cosa consiste?

Ve lo spieghiamo subito. Gli ambienti casalinghi, attraverso l’utilizzo di pompe o di lance, devono essere rigorosamente lavati e ben risciacquati più e più volte, in modo da eliminare i residui.

I muri e altri “particolari” architettonici della casa quindi vengono puliti in modo che la fuliggine, un mix di acqua e di polveri, ricade a terra.

L’acqua raccolta poi, in una seconda fase, viene smaltita e “differenziata” in base alle classi di rifiuti.

Anche nella Repubblica di San Marino operano imprese preposte a questo tipo di servizio. L’azienda IAM srl, che sino a questo momento dell’iter di bonifica non interviene in quanto non si occupa di questa specifica casistica di sinistro, “rientra” in gioco in una seconda fase, quella cioè dell’asporto delle acque impiegate per la pulitura.

Parliamo pur sempre di rifiuti non pericolosi ma comunque speciali, che successivamente verranno poi destinati a impianti di recupero.

Attenzione però: ci sono incendi e incendi. Se le fiamme avvolgono materiali pericolosi, le acque impiegate per la pulitura degli ambienti, naturalmente, diventeranno anch’esse pericolose, e quindi verranno trattate con la cura e con tutte le attenzioni del caso.

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