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Niksa Simetovic: “Il mecenatismo rende l’arte più democratica”

da Redazione

Il Presidente della Fondazione Tebaldi chiede una “normativa ad hoc che agevoli chi investe”. “Ringrazio tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’edizione 2015 del Concorso”.

 

di Alessandro Carli

 

Niksa Simetovic, Presidente della Fondazione Renata Tebaldi, cita e si affida (giustamente) all’intro scritta dall’illustre critico d’arte Philippe Daverio in occasione della mostra “Denaro e bellezza”, per raccontare lo stato dell’arte del concorso dedicato una delle cantanti liriche più amate di tutti i tempi. Lo fa a cerniera tra gli applausi della messa in onda su San Marino RTV (canale 73 del Digitale Terrestre e 520 di Sky) del concerto dei vincitori (Sezione Opera) della VI edizione del Concorso, avvenuta giovedì 17 dicembre, e l’anniversario della scomparsa dell’artista, avvenuta proprio a San Marino il 19 dicembre di 11 anni fa. Un’occasione per fare il punto sulla VI edizione che ci è conclusa a settembre, ma anche sullo stato dell’arte della musica e sul rapporto tra pubblico e privato.

Presidente, l’edizione 2015, nonostante le difficoltà economiche, è stato comunque un successo.

“Il bilancio di questa sesta edizione è senz’altro positivo, a livello artistico e di concorso certo, ma anche umano e personale. I talenti in gara erano giovanissimi e tutti sotto i 30 anni i vincitori: Lucia Martin-Cartòn, il soprano spagnolo che con la grazia della sua voce ha incantato la Giuria nel repertorio Barocco e Bror Magnus Tødenes, il ventiduenne tenore norvegese che ha messo d’accordo pubblico e giuria, vincendo sia il premio del pubblico che il primo premio della Sezione Opera. A completare il podio del Barocco Lavinia Bini, seconda classificata che ha vinto anche il premio del pubblico offerto in collaborazione con i club services Lions, Rotary e Soroptimist e, terza classificata, la piemontese Arianna Stornello. Applausi trepidanti anche per il controtenore spagnolo Victor Jimenez Diaz, il contralto emiliano Benedetta Mazzucato ed il soprano Alice Rossi. Per quello dell’opera, invece, secondo posto a Benedetta Torre, soprano italiano, e, pari merito, terzo premio a Vittoriana De Amicis e Lucyna Jarzabek, entrambe soprano, l’una italiana, l’altra polacca. Le domande di ammissione che ci sono pervenute sono state 150, provenienti da quasi 30 nazioni nei 5 continenti. I finalisti invece da 10 nazionalità diverse. L’interesse della stampa mondiale, non solo sui concorrenti ma anche sugli autorevoli membri della giuria internazionale, è stata molto importante”.

Come ci ha già rivelato qualche anno fa, “gli artisti sono ambasciatori di San Marino nel mondo”.

“Ai vincitori del concorso Tebaldi viene garantita una scrittura offerta dai Presidenti di Giuria: una da F. Schwarz, Direttore Artistico e Casting del Theater an der Wien, una delle OperaHouse più rinomate d’Europa, la seconda da Dominique Meyer, Direttore dello Staatsoper, il più antico Teatro d’Austria, una della più autorevoli istituzioni nel campo della lirica internazionale. Laurent Brunner, presidente della ‘Château de Versailles Spectacles’ la società che gestisce il Castello e ne segue il celeberrimo cartellone, che, a sorpresa ha offerta alla vincitrice della sezione Barocco l’opportunità di esibirsi nella capitale della lirica francese”.

Eppure le difficoltà non sono mancate, soprattutto economiche…

“Lo Stato contribuisce all’iniziativa per il 30% del budget complessivo, il rimanente 70% è appannaggio degli sponsor privati. Alla Fondazione San Marino – S.U.M.S., all’Ente Cassa di Faetano, ma anche a Best Western Palace Hotel, BAC, Giochi del Titano, Reggini, Cotes, Titantex, Interperformances, Asset Banca, Gruppo Del Conca, Marino Cristal, Gruppo SIT, Fondazione XXV marzo, La Splendor, Gattei Impianti, Fondazione Simoncini Galluzzi, Studio Stampa New Age, Arzilli gioielli, Fotonica, Fior di Verbena, Music In e San Marino RTV vanno i miei più sinceri ringraziamenti: senza il loro sostegno non sarebbe stato possibile organizzare il concorso. Sino ad oggi abbiamo cercato di coinvolgere le istituzioni sammarinesi e le imprese del territorio. A breve inizieremo anche a coinvolgere realtà non sammarinesi. Nonostante le ristrettezze economiche Dominique Meyer, che gestisce un’organizzazione di oltre 1.000 dipendenti, ci ha fatto i complimenti per la precisione con cui abbiamo lavorato”.

All’estero il binomio arte-mecenatismo funziona piuttosto bene…

“Attraverso il mecenatismo, le diverse forme d’arte acquisiscono più forza, più visibilità. Le arti, in questo modo, possono diventare molto più democratiche. Il ruolo del mecenate è strategico, come insegna la letteratura della vicina Italia. Penso al Quattrocento, alla Firenze di Lorenzo de’ Medici. Credo che il mecenatismo sappia portare sul territorio un rinnovamento generale dell’economia. Secondo il mio punto di vista, sarebbe importantissimo che il Titano mettesse mano a una normativa specifica in grado di agevolare chi vuole investire nell’arte. Di aiutare chi vuole assumere questo importante ruolo per il nostro Paese”.

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