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Il futuro è nell’Agenzia per lo sviluppo digitale

da Redazione

Nasce nuova anche nel metodo: i 7 settori affidato a 7 esperti in materia. Pubblico e privato insieme per pianificare l’Agenda quinquennale.

 

di Daniele Bartolucci

 

San Marino avrà la sua Agenzia per lo sviluppo digitale (ASDI), istituita ufficialmente con il Decreto delegato n. 197 del 9 dicembre 2015, ma nata oltre un anno fa con l’evento “San Marino Digitale” e prevista, invero, già nella finanziaria approvata nel 2012.

“Abbiamo finalmente portato a termine il mandato del Congresso di Stato contenuto nella delibera 22 dell’ottobre 2013”, spiega soddisfatto Marco Arzilli, Segretario all’Industria, “sperimentando positivamente un nuovo rapporto tra pubblico e privato, in quanto il Decreto è frutto del lavoro portato avanti da questa Segreteria, tramite la coordinatrice Laura Ferretti, e da quelle per le Telecomunicazioni e per gli Interni, dall’Associazione Sammarinese per l’Informatica, l’Ufficio Informatica Tecnologia Dati e Statistica e l’Università di San Marino”. L’ASDI sarà dunque un soggetto del tutto nuovo, sia per quanto riguarda la costituzione che per i compiti che gli sono stati affidati: “L’Agenzia entrerà nei meriti tecnologici di tutte le questioni che riguardano lo Stato, rendendo più efficaci ed efficienti i lavori, inoltre manterrà alta l’attenzione verso i cittadini che dovranno beneficiare il più possibile dalle novità introdotte. In pratica sarà un interlocutore e un sostegno sia per il pubblico che per il privato, le imprese in particolare”, aggiunge Arzilli, “perché sia la PA che le aziende e i sammarinesi interagiscono con le nuove tecnologie quotidianamente e questo Decreto conferisce, finalmente, una visione unica e unitaria di norme e leggi, sia esistenti che di quelle che dovremo elaborare in futuro”. Efficienza, dunque, e risparmio di risorse. “Inoltre grazie alla configurazione europea dell’Agenzia, aiuterà la comunicazione con organismi internazionali che, soprattutto in ambito digitale, richiede l’utilizzo di standard tecnici ed interoperabilità (permettere lo scambio di informazioni e servizi) sempre aggiornati”. E chi meglio degli esperti provenienti dal mondo privato può contribuire all’aggiornamento necessario? Anche per questo si è scelta l’ASI, il cui presidente, William Casali, non vede l’ora di rendere operativa la nuova Agenzia: “Data la nostra natura, abbiamo cercato di contribuire sul versante dell’innovazione, facendo convergere gli obiettivi della parte privata con quelli della parte pubblica (anche per questo verrà costituita un’autorità per l’informatica, con compiti di verifica e di controllo, ndr). E’ una legge smart, per restare nell’ambito digitale, perché unisce semplicità e fruibilità, anche in funzione di ciò che può essere spinto e di ciò che, in quanto non compreso negli obiettivi, può essere lasciato perdere senza ulteriori sprechi di tempo e risorse”. Un contributo anche nel metodo: “Compito principale dell’Agenzia sarà quello di redigere l’Agenda Digitale, un piano quinquennale vincolante, che metterà in chiaro e pubblicamente tutto ciò che si ritiene necessario fare, come lo si intende fare, in che tempi e con quali coperture finanziarie. Questo sarà il compito dell’Agenzia, che sarà composta da 7 membri quanti sono i pilastri della stessa. La novità”, spiega ancora Casali, “è che questi dovranno obbligatoriamente essere esperti nel settore di appartenenza, pur venendo nominati dal Consiglio Grande e Generale”. I 7 pilastri sono: Mercato digitale unico, Interoperabilità e standard, Fiducia e sicurezza, Accesso a internet veloce e superveloce, Ricerca e innovazione, Alfabetizzazione, capacità e inclusione digitale, Vantaggi offerti dalle ICT alla società. “Tutti i pilastri”, ha spiegato Arzilli, “sono connessi tra loro e devono essere considerati nella loro completezza per poter avviare delle politiche efficaci di sviluppo”. L’Agenda sarà dunque l’oggetto di lavoro per i prossimi mesi, una volta individuati i membri. Nel frattempo prosegue la raccolta dati, necessaria alla stessa Agenda, portata avanti dall’Ufficio Informatica Tecnologia Dati e Statistica, la cui Dirigente, l’avvocato Roberta Mularoni, commenta positivamente il nuovo rapporto creatosi con la parte privata, foriera di una proficua collaborazione nella nascitura Agenzia: “C’è un grande coinvolgimento e si sta condividendo l’iniziativa con il massimo impegno, si è già iniziato a costruire contatti utili ed è stato realizzato il primo check-up digitale con l’iniziativa ‘San Marino Connessa’ insieme a Telecom Italia San Marino (vedi Fixing nr. 45), fondamentale e funzionale alle scelte che dovremo fare in futuro”. Scelte che San Marino non può più rimandare, come ad esempio l’integrazione di una normativa sulla privacy che tenga conto dell’evoluzione digitale (i cookies ad esempio), la sicurezza informatica (anche della PA, che a tal proposito si appresta a ottenere la certificazione ISO 27000), la posta certificata, i pagamenti elettronici. “E’ un passo in avanti”, chiosa soddisfatto Arzilli, “senza considerare l’integrazione che l’Agenzia per lo sviluppo digitale avrà con il Parco Scientifico e Tecnologico nell’ambito delle nuove tecnologie e delle nuove esigenze che le imprese hanno e potranno avere in futuro. E’ un grande risultato per la Repubblica e lavoreremo perché ci porti finalmente un passo avanti agli altri Paesi”.

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