SAN MARINO – Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità. Per evitare di incorrere in siffatto, sinistro, rischio per condotta omissiva mi trovo costretto, mio malgrado, ad intervenire a seguito di quanto apparso in data odierna sugli organi di stampa sammarinesi nell’interesse del sig. Claudio Podeschi e della sig.ra Biljana Baruca.
Nel riferire dell’avvenuto rinvio a giudizio del sig. Victor Restis da parte dell’Autorità Giudiziaria Greca per la gestione di un istituto bancario ellenico si è infatti inteso rammentare che la figura di Victor Restis sarebbe oggetto di approfondimento anche nelle carte della tangentopoli sammarinese, “in particolare nel filone ancora aperto nel quale sono scandagliati i rapporti dell’armatore greco con Podeschi e Baruca”.
Ebbene, prendendo atto con l’usuale sconcerto che l’oggetto del filone d’indagine ancora aperto – rigorosamente secretato ai difensori ed agli imputati – sarebbe a disposizione degli operatori della carta stampata, pare doveroso precisare che nessun rapporto di natura illecita è mai stato contestato – e sarebbe pertanto “scandagliato” dall’ A.G. sammarinese – a Podeschi e Baruca con Victor Restis nè, tantomeno, alcun legame sussiste tra le contestazioni avanzate nei riguardi di Restis in Grecia e quelle avanzate nei confronti di Podeschi e Baruca a San Marino.
Finora la verità ha sempre avuto la meglio sulle temerarie ricostruzioni da “Spectre internazionale” che negli ultimi anni ci sono state cucite addosso. Anche stavolta sarà lo stesso. Forse sarebbe il caso che l’avvincente saga giungesse finalmente a conclusione.
Avv. Stefano Pagliai
