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Omologazioni: si apre per la Repubblica di San Marino una nuova opportunità

da Redazione

“Si tratta di un’ulteriore affermazione della sovranità del nostro paese” ha esordito il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli.

 

SAN MARINO – Una nuova opportunità si apre per la Repubblica di San Marino, che dopo l’adesione a tre accordi Unece (United Nations Economic Commission for Europe), può finalmente omologare veicoli o parte di essi. Si è tenuta questa mattina alla Segreteria di Stato con delega ai Trasporti la conferenza stampa nel corso della quale il Segretario Marco Arzilli e l’ing. Marco Conti, direttore dell’Autorità per l’aviazione civile e la navigazione marittima, hanno presentato alla stampa l’argomento.”Si tratta di un’ulteriore affermazione della sovranità del nostro paese – ha esordito Arzilli -, per la prima volta nella storia San Marino può rilasciare certificati di omologazione, si aprono così nuove opportunità e la prospettiva di nuovi introiti per le casse dello Stato”. Il lavoro, ha aggiunto il Segretario, “è stato portato avanti in collaborazione con la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e con l’ambasciatore Marcello Beccari, rappresentante di San Marino presso le Nazioni Unite a Ginevra”.

L’omologazione dei veicoli o parti di essi (dal più piccolo bullone a qualunque dispositivo, fino ai caschi per le motociclette e ai seggiolini per i bimbi) è obbligatoria per poter immettere sul mercato il veicolo in questione o le sue parti. Ogni paese che rilascia certificati di omologazione è dotato di un codice identificativo, rintracciabile sul veicolo: è sufficiente che un solo Stato membro conceda l’omologazione affinché quel tipo di veicolo possa essere immatricolato nella Comunità internazionale, sulla base del certificato di conformità.

E57 è il codice identificativo con cui la Repubblica di San Marino a partire dal 2016 rilascerà i certificati attraverso l’Autorità per l’aviazione civile e la navigazione marittima. “Si tratta di un progetto sostenibile a zero costi – ha aggiunto Arzilli -: non andiamo a creare una nuova struttura, ma ne utilizziamo una già esistente, che svolge già questa funzione per gli aerei e le imbarcazioni”. E si replica il modello operativo, che ha permesso in pochi anni all’Autorità di moltiplicare i suoi introiti: la sinergia pubblico/privato basata sui criteri di qualità ed efficienza.

Presente alla conferenza anche Gabriele Zivelonghi, amministratore della società di diritto sammarinese Automotive Technical Service: sarà proprio la ATS a svolgere il servizio tecnico di controllo per conto dell’Autorità, che rilascerà poi le certificazioni. Alle spalle della ATS c’è la società italiana che da 25 anni lavora nel campo delle omologazioni in diversi paesi del mondo. “Le parole d’ordine saranno velocità ed efficienza – ha commentato Conti -, perché le case costruttrici hanno bisogno di tempi celeri per le omologazioni per immettere sul mercato i loro prodotti”. Il paese più veloce attualmente, gli ha fatto eco Zivelonghi, “è il Lussemburgo, che per omologare i componenti ci mette dai tre ai quattro mesi. Noi contiamo di farlo in un mese”.

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