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La Camera approva la Legge di Stabilità 2016: linee del provvedimento e ricadute locali

da Redazione

Via libera dalla Camera alla legge di Stabilità 2016 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato; Bilancio di previsione dello Stato per il 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018; Prima e seconda nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per il 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018). I provvedimenti tornano ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.

“Gli indicatori economici dicono che, passo dopo passo, l’Italia sta tornando a crescere – commenta Tiziano Arlotti, deputato PD riminese, illustrando i principali interventi -. Con questa legge di stabilità abbiamo deciso di puntare su crescita e sviluppo, diminuiamo le tasse, contrastiamo la povertà e investiamo in sicurezza. La direzione è quella giusta, a cominciare dalle tasse: non va a toccare le tasche dei cittadini e diminuisce la pressione fiscale dal 44,2 al 42,4%”.

“Vengono eliminate Imu e Tasi sulla prima casa (ad esclusione degli immobili di particolare pregio, ville e castelli), che interessano circa 80% per cento dei nuclei familiari, per uno sgravio fiscale complessivo di circa 3,5 miliardi. Eliminata anche l’Imu sui terreni agricoli (sgravio di 405 milioni) e sui macchinari d’impresa cosiddetti ‘imbullonati’ (di 530 milioni). Bloccati anche gli aumenti di imposte e accise che sarebbero dovuti scattare all’inizio del 2016 (16,8 miliardi, circa 1 punto percentuale del PIL). Per continuare a favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%).

Sul fronte delle imprese e del lavoro, accanto al taglio dell’Irap (eliminata per agricoltura e pesca) viene detassato il salario di produttività e si prosegue in forma ridotta (al 40%) con gli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2015 hanno prodotto effetti importanti e hanno accompagnato le riforme introdotte nel mercato del lavoro con il Jobs Act. Viene introdotto inoltre il regime agevolato e semplificato per partite Iva, autonomi e professionisti con attività di minori dimensioni, e si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per ravviamento e i marchi d’impresa da 10 a 5 quote. Le imprese godranno anche di incentivi per l’acquisto di attrezzature e di un super-ammortamento al 140%.

Per i pensionati aumenta il tetto del reddito non tassato (per gli ultrasettantacinquenni la soglia sale da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni da 7.500 a 7.750 euro) e viene concesso loro di lavorare part time gli ultimi anni senza compromettere lo stipendio. In chiave di flessibilità si garantiscono misure di salvaguardia per una quota residua di ‘esodati’ e si prevedono misure agevolative per le donne che intendano lasciare il lavoro con 35 anni di contributo a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico (“opzione donna”).

Un miliardo di euro viene stanziato per la sicurezza: 150 milioni di euro per le cybersecurity, per controllare comunicazioni e persone sospette sulla rete; 50 milioni di euro per migliorare la strumentazione degli agenti; 80 euro di bonus esteso a tutte le forze di polizia; 500 milioni di euro finalizzati alla riqualificazione delle periferie.

Un miliardo anche per cultura ed educazione: più risorse per assumere ricercatori universitari e funzionari del Ministero dei beni culturali, confermati l’art bonus e il tax credit per il cinema, finanziamenti per i musei ed un nuovo Piano strategico per individuare, recuperare e valorizzare i siti di eccezionale interesse turistico. Vengono poi resi immediatamente utilizzabili dai Comuni 500 milioni per interventi di edilizia scolastica e destinato un bonus di 500 euro ai ragazzi per investire nella propria cultura.

Le misure a sostegno delle fasce più deboli comprendono un piano straordinario per le case popolari, detrazioni le giovani coppie, la family card per chi ha figli minori, uno specifico piano di contrasto alla povertà (2 mld 700 mln nel triennio), il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza. A sostegno della parità viene estesa per il 2016, nel limite di 2 milioni di euro, la possibilità per le madri lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione anche parziale del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting”.

Le ricadute locali

“La Legge di Stabilità 2016 avrà riflessi importanti per l’economia riminese. Tutti i rapporti di lavoro stagionale beneficeranno della riduzione della base imponibile Irap (70% per ogni lavoratore per almeno 120 giorni per due periodi di imposta a decorrere dal secondo contratto), che renderà più vantaggioso il ricorso al tempo determinato rispetto allo strumento dei voucher, su cui sto già lavorando per ridurne l’uso. Anche le strutture aperte tutto l’anno avranno la possibilità di assumere eventuali lavoratori stagionali con un costo del lavoro inferiore. Il provvedimento si affianca al lavoro condotto sulla Nuova Aspi con l’obiettivo di garantire omogeneità di trattamento a tutti gli stagionali e il loro diritto a percepire il pieno trattamento.

Il settore della nautica beneficerà invece della stabilizzazione dell’Iva al 10% per i marina resort e dell’abolizione della “tassa Monti” di possesso delle imbarcazioni, che aveva causato la fuga di almeno 40mila imbarcazioni, una conseguente perdita di gettito di 630 milioni di euro e pesanti ripercussioni sulle aziende e sull’occupazione, con 10mila posti di lavoro persi.

Il provvedimento sui pertinenziali (che non è una sanatoria, né una proroga) consentirà la mera sospensione fino al 30 settembre 2016 degli eventuali procedimenti amministrativi e decadenze delle concessioni dei pertinenziali pendenti alla data del 15 novembre 2015, in attesa del riordino della materia sul demanio marittimo. Il problema riguarda 200 imprese in tutta Italia, di cui una quindicina nel solo comune di Rimini. A maggiore salvaguardia della legalità, la disposizione non si applica ai beni pertinenziali che risultano comunque oggetto di procedimenti giudiziari di natura penale.

Vengono stanziate ulteriori risorse per il tax credit per la ristrutturazione e acquisto delle attrezzature delle strutture alberghiere (50 milioni all’anno) dopo il successo del primo bando, che aveva ricevuto oltre 3mila domande per più di 77milioni di credito di imposta richiesto. Un emendamento estende il credito di imposta anche agli interventi che comportino aumenti di cubature previsti dalle norme urbanistiche. Per i 26 comuni della nostra provincia, inoltre, tutti gli interventi di adeguamento sismico e i consolidamento degli immobili usufruiranno del beneficio della detrazione del 65%.

Per gli enti locali, viene disposto finalmente il superamento dell’obiettivo di patto di stabilità e dei suoi vincoli, mentre per le Unioni e fusioni di Comuni sono stati raddoppiati gli incentivi finanziari (da 30 a 60 milioni) ed è stata prevista l’eliminazione dei vincoli sul turnover del personale. Alle Province sono stati aumentati per 95 milioni i contributi destinati alle attività di viabilità, alle scuole e alla messa in sicurezza del territorio, nonché le risorse per i servizi sulla disabilità sensoriale.

Vengono infine stanziate ulteriori risorse a tutela del suolo e delle coste, mentre sul fronte della viabilità, grazie al mio intervento in raccordo con le istituzioni locali, vi sono 23 milioni di euro per le opere della nuova statale Adriatica, il tratto Misano-Riccione e i lavori di messa in sicurezza della SS72, così come dopo la mia interrogazione e l’incontro con l’amministratore delegato di Rfi saranno realizzati interventi di riqualificazione delle stazioni del bacino riminese”.

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