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Sondaggio sull’orientamento scolastico di Skuola.net in collaborazione con Radio 24

da Redazione

Sono poco più della metà i ragazzi dell’ultimo anno della scuola secondaria inferiore che hanno già deciso quale scuola superiore frequentare il prossimo anno. Ma, nonostante sia ormai partito il conto alla rovescia verso le iscrizioni, al via il 22 gennaio per chiudersi il 22 febbraio, sul fronte dell’orientamento c’è ancora molto da fare.

Secondo un sondaggio realizzato da Skuola.net, in collaborazione con Radio 24, su circa 2500 ragazzi di terza media, il 38 per cento degli studenti ha già fatto sia attività di orientamento che il questionario orientativo, il 28 per cento ha fatto almeno una delle due cose, ma a preoccupare è quel 35 per cento che non si è visto proporre dalla scuola nè l’uno nè l’altro. Fra chi ha fatto orientamento inoltre, il 65 per cento non ha avuto la possibilità di un colloquio personalizzato per capire quale potrebbe essere la scelta migliore.

Fra i ragazzi a cui la scuola ha offerto una qualche forma di orientamento, il 48 per cento si dice comunque molto soddisfatto, a fronte di un 13 per cento che invece si dichiara per niente soddisfatto.

Entrando più nel merito, si scopre che fra i ragazzi che hanno fatto orientamento, il 24 per cento ha visitato un’azienda e ha avuto la visita a scuola di qualcuno che lavora in azienda per conoscere più da vicino il mondo del lavoro. Il 7 per cento ha fatto soltanto la visita in azienda, il 17 per cento ha avuto a scuola la visita di qualcuno che lavora in azienda. A fronte di questo 48 per cento di ragazzi che ha avuto quindi un qualche contatto con il mondo dell’impresa, c’è però un 52 per cento che non si è visto offrire dalla scuola alcuna opportunità di questo genere.

Lo scollamento con il mondo del lavoro è ancora più evidente se si considera che il 40 per cento dei 13enni che hanno risposto al sondaggio non ha idea di quali siano le professioni più richieste sul mercato del lavoro. Solo un 17 per cento ha una vaga idea grazie alle informazioni ricevute in famiglia e un 18 per cento grazie alle informazioni ricevute a scuola.

Poi c’è il capitolo riguardante i vari indirizzi di studio. Il 70 per cento degli studenti che si è visto proporre un’attività di orientamento si dice convinto che la propria scuola ha illustrato in maniera completa i vari indirizzi di scuola superiore, sia per quanto riguarda i licei, che gli istituti tecnici e i professionali. Fra questi, il 67 per cento ha avuto la possibilità di ascoltare a scuola un esperto che ha illustrato in maniera specifica gli indirizzi e gli sbocchi degli istituti tecnici. Nonostante questo, il 33 per cento degli studenti resta convinto che gli istituti tecnici siano scuole adatte ai ragazzi meno bravi a scuola e che i migliori vadano al liceo, a conferma di un pregiudizio che è duro da sconfiggere, nonostante le tante sessioni di informazione realizzate nelle scuole da parte delle istituzioni e di Confindustria. Il 55 per cento invece è convinto che questo sia solo appunto un pregiudizio.

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