Home FixingFixing Ora Astana “sente” tutta la tecnologia del Titano

Ora Astana “sente” tutta la tecnologia del Titano

da Redazione

Francesca Bianco: “Difficoltà ad operare all’estero, superate grazie a BSI”. Proaudio Consulting firma il trattamento acustico della Barys Arena.

 

di Daniele Bartolucci

 

Se le “tigri” di Astana si faranno ‘sentire’, molto lo si deve all’expertise sammarinese. Il trattamento acustico della “Barys Arena” di Astana, il nuovissimo e prestigioso multieventi da 12.000 sedute con pista da ghiaccio, casa della squadra di hockey “Barys” (le “tigri”), porta infatti la firma della società d’ingegneria e costruzioni in acustica Proaudio Consulting, ultima nata dalla proprietà della San Marino Audio Project. Grande soddisfazione per Francesca Bianco, Amministratore Unico e Foreign Projects Manager, che ha completato il collaudo proprio in questi giorni, “con risultati superiori alle aspettative: siamo riusciti a limitare il tempo di riverberazione a poco più di 3 secondi: abbiamo permesso a uno spazio di circa 300 mila metri cubi, qual è l’arena, di ‘suonare’ come un auditorium”.

 

AD ASTANA, PARTENDO DA LONDRA VIA SVIZZERA

La Proaudio Consulting ha progettato, costruito, fornito e installato il trattamento acustico della nuova e avveniristica arena di Astana, completando una delle primissime esperienze imprenditoriali sammarinesi in Kazakhstan, paese da qualche tempo oggetto di grande attenzione sul Titano, soprattutto per quelle imprese che vogliono internazionalizzarsi. Ma arrivarci è già di per sé una piccola ‘impresa’, come spiega Bianco: “Tutto è partito da Londra, durante i lavori per gli studi della Fox International Channels, un concentrato di acustica e tecnologia ai massimi livelli, dato il committente, una delle major nel mondo del broadcast. Oltre a noi, sul posto, hanno operato altre aziende specializzate nei vari settori, tra cui l’italiana Professional Show di Padova, una delle più importanti a livello internazionale. Lavorando fianco a fianco, hanno potuto apprezzare la nostra professionalità, rilevandone tutto il potenziale, tanto che sono stati proprio loro a offrirci la possibilità di partecipare insieme a una grossa commessa in Kazakhstan, ovvero la realizzazione della nuova arena di Astana a opera della Mabetex, uno dei più importanti costruttori a livello mondiale. Il gruppo ha sede in Svizzera ed è lì che abbiamo trattato e siglato il contratto”.

“Tecnicamente”, spiega Bianco, “si è trattato di modificare il modo in cui un ambiente così grande rispondeva ai suoni, e quindi di elevarne la qualità acustica, intervenendo con chi stava installando l’impianto audio. Concretamente, con il nostro acoustic designer, Donato Masci, abbiamo dovuto ideare un trattamento ad hoc, far realizzare pannelli e sistemi di sospensione speciali, e infine installarli a 45 metri d’altezza”.

 

LE DIFFICOLTÀ: LA LINGUA, IL CONTRATTO E I TEMPI

“Per noi si è trattato del progetto più grande mai realizzato finora, in termini di spazio e di fatturato, ma anche di oneri contrattuali, con impegni molto precisi e puntuali a livello di tempistica, forniture e collaudi. Ma anche legali”, spiega Bianco, “perché, ad esempio, il primo ostacolo è stato proprio di questa natura. Contratti internazionali ne abbiamo già siglati ma mai di questa complessità, per cui siamo incappati in una questione legata al foro di competenza per le classiche fidejussioni bancarie, richieste per poter ottenere il primo acconto. Fortunatamente la Banca Sammarinese d’Investimento è riuscita a trovare subito una soluzione alternativa, concedendoci un’apertura di credito ed evitando così ritardi. Non è stata l’unica volta che la banca è dovuta intervenire, però”, spiega ancora l’Amministratore di Proaudio Consulting, “in quanto le maggiori difficoltà si sono verificate in loco e, come ogni imprenditore sa, molte non erano prevedibili, né preventivabili. Un capitolo a parte merita la lingua: ad Astana pochi parlano inglese, al di là del management, per cui la ricerca delle maestranze era complicata già in partenza. Un’impresa per chi come noi necessita di personale specializzato come sono i ‘riggers’, coloro che operano ‘sospesi’ a diversi metri da terra. Nel nostro caso, il ‘catwalk’ era a 32 metri e i pannelli da montare a 45 metri da terra. Abbiamo dovuto ricorrere a una ditta slovena, la Show Creations di Stano Kusik: la squadra, di dieci uomini, era quasi tutta russa. Detto della lingua, la logistica è stata un altro grande problema, come lo è per tutti coloro che operano in Kazakhstan e in cantieri di così grandi dimensioni: lo stesso transfer quotidiano dall’hotel al cantiere può diventare un’impresa, che rischia di modificare la tabella di marcia. A questo aggiungiamo che gli investitori han fermato per ben tre volte i lavori: una volta per un torneo, l’altra per la festa dell’unità nazionale, un’altra ancora per l’inizio del campionato di hockey. La tempistica era diventata una priorità per noi che avevamo un contratto da rispettare. Anche qui BSI si è dimostrata una banca flessibile, anticipandoci i vari acconti che avremmo ricevuto più tardi, permettendoci di andare avanti con i lavori, senza ulteriori ritardi. Pur consapevoli delle nostre capacità, forse poteva sembrare una cosa troppo grande per noi, ma la nostra banca l’ha resa possibile. Dopo questa esperienza, ci prepariamo ad affrontare nuove sfide, sicuri di avere alle spalle un sicuro alleato”.

 

BSI: “Abbiamo creduto nel loro progetto, così sosteniamo l’internazionalizzazione”

Banca Sammarinese di Investimento S.p.A, sin dai primi incontri, ha trovato il progetto presentato da Proaudio Consulting molto interessante e meritevole in quanto unisce innovazione, studio, ricerca e know how. Pierluigi Rossetti, Vice Direttore Generale Area Crediti di BSI, ripercorre la “genesi” dell’incontro (e dell’appoggio) tra l’istituto e l’azienda.

“Francesca Bianco, Chief Executive di Proaudio Consulting, ci ha contattato per un finanziamento. Ci ha illustrato nei dettagli il progetto di business e ci ha chiesto un ausilio per poterlo concretizzare”. L’iter, com’è facile intuire, non è stato tutto in discesa. “Poiché si tratta di un progetto ‘estero’ (in Kazakhstan, ndr), durante la stadio di avanzamento dei lavori sono emerse alcune criticità, soprattutto di carattere burocratico, ma anche relative ad aspetti più pratici, come ad esempio gli ‘anticipi economici’, necessari per permettere al progetto di continuare ad avanzare. Abbiamo quindi fornito alla società una serie di consulenze, assistendo l’intero progetto nei vari passaggi”.

Anche per questa nuova ‘missione’, Banca Sammarinese di Investimento S.p.A ha messo in campo flessibilità, professionalità e la snellezza operativa che rappresenta la caratteristica principale dell’Istituto. In merito al progetto Proaudio Consulting il dottor Rossetti continua: “Per noi è un’esperienza certamente positiva: ci dà uno ‘storico’, un background per poter ‘appoggiare’ e finanziare altri nuovi progetti in Kazakhastan – una piattaforma piuttosto interessante anche in vista dell’Expo 2017 che verrà organizzata nel Paese – e in maniera più allargata all’estero”.

Per BSI, racconta il Vice Direttore Generale Area Crediti, “il progetto presentato da Francesca Bianco, decisamente molto tecnologico, rientra a pieno titolo nell’idea che abbiamo della parola ‘internazionalizzazione’ e allo stesso tempo nel percorso che il nostro istituto ha intrapreso da qualche anno. Circa tre anni fa eravamo un ‘monosportello’, oggi invece siamo diventati una banca ‘a tutto tondo’ e innovativa”.

“Le imprese e gli imprenditori – conclude – hanno bisogno di fiducia. L’impegno che abbiamo preso si inserisce in quest’ottica: restituiamo al territorio che ci ospita, attraverso progetti e investimenti ad alto valore aggiunto, la fiducia che i clienti ci concedono”.

Guarda qui la galleria fotografica sulla nostra pagina facebook 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento