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Consiglio Grande e Generale: misure a sostegno del settore edile e immobiliare

da Redazione

Acceso dibattito relativo all’autorizzazione di intestazione di beni immobili ad uso abitativo per cittadini forensi. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – L’esame della legge di Bilancio nel pomeriggio riprende dall’emendamento del Partito socialista “Articolo 20 bis- Misure a sostegno del settore edile e immobiliare” su cui si apre un acceso dibattito relativo all’autorizzazione di intestazione di beni immobili ad uso abitativo per cittadini forensi. Per Alessandro Mancini, Ps, l’emendamento rappresenta “una proposta importante e utile perché da un lato può rilanciare un comparto in estrema difficoltà, quello edile, dall’altro con la proposta di un tassa straordinaria, sarebbe rilevante ai fini di bilancio”. Su questo emendamento, in maggioranza si alzano dei distinguo, alcuni consiglieri dichiarano il loro favore. Altri ne propongono il ritiro, in cambio dell’inserimento all’ordine del giorno, in una prossima sessione consiliare, di un dibattito sulle problematiche del comparto edile. Mario Lazzaro Venturini, Ap, arriva ad ammonire i propri alleati: “Se l’emendamento viene messo ai voti oggi- manda a dire- io mi aspetto che la maggioranza lo respinga, perché questi erano gli accordi, se la maggioranza va sotto si trarranno le conseguenze politiche del caso”. Alla fine del dibattito, il Ps si dichiara in favore della proposta di un futuro dibattito consiliare sul comparto edile, ma decide comunque di non ritirare l’emendamento che viene respinto, ottenendo solo 13 voti a favore, un astenuto e ben 37 voti contrari.

Marco Podeschi, Upr, annuncia il ritiro di una serie di emendamenti in tema di mobilità sostenibile: Art. 24 bis, art. 24 ter, art.24 quater, art.25 quinquies e art.51 ter. “Upr presenterà un progetto di legge- motiva Podeschi- in cui inserire questi articoli, riteniamo non si possano liquidare questi temi con un dibattito di poche ore, né in un clima politico in forte tensione come ora. Vogliamo un dibattito più pacato e più concreto sul tema mobilità sostenibile anche alla luce delle decisioni della conferenza di Parigi COP21”.

All’Articolo 25 “Disposizioni per l’impiego di fondi per lo sviluppo delle relazioni internazionali”, Upr e Ps presentano emendamenti completamente soppressivi che sono respinti.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio sull’emendamento “articolo 20 bis” del Ps.

Comma 7. Provvedimenti in esecuzione della legge 18 Febbraio 1998 n. 30 “Norme Generali sull’Ordinamento contabile dello Stato”: a) Rendiconto generale dello Stato e degli Enti pubblici per l’esercizio finanziario 2014 (II lettura); b) Progetto di legge “Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2016 e Bilanci Pluriennali 2016/2018 (II lettura)”.

Emendamento “articolo 20 bis”del Ps “Misure a sostegno del settore edile e immobiliare”/ Respinto con 37 voti contrari, 13 a favore, 1 astenuto

Alessandro Mancini, Ps: “L’emendamento intende permettere l’intestazione a cittadini forensi di immobili. E’ una proposta importante e utile perché da un lato può rilanciare un comparto in estrema difficoltà, quello edile, dall’altro con la proposta di un tassa straordinaria, sarebbe rilevante ai fini di bilancio. Si propone un provvedimento straordinario, per la durata di un anno e limitato a 150 unità immobiliare ad uso abitativo”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Dopo l’allegato Z del 2011 non si è più parlato di residenze legate a seconde case per turismo. Ci sono almeno mille sammarinesi che detengono proprietà fuori San Marino che hanno investito le proprie risorse fuori dal nostro Paese. Credo vi possono essere spazi per questo tema, ma non attraverso un emendamento in Finanziaria. Chiedo di mettere all’Odg dei prossimi Consigli un dibattito su questo tema, entro il mese di marzo, e di ritirare l’emendamento. Credo si debba fare un dibattito su questo temi”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Leggendo l’emendamento e vedendo la crisi del settore e il problema dell’esposizione debitoria dei cittadini con le banche, credo che la proposta sia fatta per stimolare una ripresa del settore. Questo emendamento dà un segnale di volontà di far ripartire le cose. Ma la strada corretta è dire che serve una normativa, aprire il confronto e farlo veramente”.

Mimma Zavoli, C10: “Un emendamento su questo tema in Finanziaria è una forzatura inaccettabile. Le 150 autorizzazioni su base di cosa vengono date? Su una graduatoria, chi propone prima prende? Stiamo aprendo una condizione di possibile discrezionalità che può portarci ad una situazione fuori controllo. Il gruppo C10 voterà contro”.

Filippo Tamagnini, Pdcs: “Parlo a titolo personale. Il ragionamento sulla proposta deve trovare punto di incontro tra domanda e offerta. E’ vero che tanti sammarinesi hanno casa fuori confine, per diversi motivi, per l’emigrazione, per motivi turistici. Il flusso di acquisti è invece intorno ai confini perché nei Paesi minori vicino ai confini si è creata un’offerta, per vicinanza ai luoghi di lavoro, sono stati acquistati da chi da San Marino cercava luoghi dove vivere vicino i confini. Non é vero il contrario. C’è da chiedersi chi sono le persone che vogliono vendere dentro i confini, a chi giova questo provvedimento”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Anche io intervengo a titolo personale. L’autorizzazione ad intestarsi beni immobili da parte dei cittadini forensi è un falso problema. La legge del 1923 è chiara e prevede in capo al Consiglio dei XII la possibilità di avanzare autorizzazioni in caso di condizioni accoglibili. Il resto è una forzatura e un pretesto per concedere ad libitum, è un approccio inaccettabile. Positivo però il confronto su questo tema con dati alla mano”.

Marino Riccardi, Psd: “Vogliamo prendere in considirazione con serietà questo argomento? Vogliamo vedere se ci sono condizioni per dare continuità alla legge del ’23 che già allora non si opponeva all’intestazione dei beni immobili ai forensi? O vogliamo aspettare che le risorse siano completamente finite? Non so se questo può essere un unico intervento per dare uno spiraglio di ripresa economica, ne serviranno forse anche altri, ma allora intervenite e proponete qualcosa, se no l’alternativa è diminuire gli stipendi pubblici il prossimo anno. Io non ci sto a far affossare il Paese e voterò questo emendamento”.

Enrico Carattoni, Psd: “Siccome qui la sintesi politica non c’è stata, anche io farò considerazioni personali. Sicuramente il problema del comparto edilizio è sotto gli occhi di tutti, ma non è questa la soluzione. Rivedendo immobili già esistenti non si fa il bene delle aziende edili, ma forse di qualche speculatore. Non si può poi permettere intestazione immobili ai forensi con un emendamento in finanziaria, dando poi una soglia dei 150 immobili, senza valutare poi quante richieste arrivino. Introdurre un terzo tipo di possibilità di soggiorno, con il permesso di dimora, cosa vuole dire? Parte del problema è risolvibile con una regolamentazione diversa del Consiglio dei XII, ma va fatto in modo più serio e approfondito”.

Roberto Ciavatta, Rete: “A me pare non ci siano grandi motivi di innovazione con l’idea di fare cassa con gli immobili sfitti. E viene richiamato il famoso allegato Zeta che chiederei all’Aula di considerarlo carta straccia. In un momento di difficoltà come questo, con 1.600 disoccupati, forse sarebbe questa la priorità soprattutto da parte dei partiti di sinistra, non sono i ‘palazzinari’ gli ultimi”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Sono molto preoccupato. Mi sembra che il dibattito politico sia il frutto di ataviche paure del passato e che, piuttosto che fare qualcosa, è meglio non fare nulla. E’ non politica. Ha senso ancora mantenere limitazioni per un privato? Non ho una risposta, non so se l’emendamento del Ps sia giusto o sbagliato, ma il dibattito che stiamo portando avanti è sbagliato. La legge del 1923 è corretta, dice che chiunque può prendere un appartamento a San Marino, la discrezionalità sta nel fatto che dobbiamo scegliere le persone che vengono a San Marino perché portano un valore aggiunto, non chi ci può portare problemi”.

Vladimiro Selva, Psd: “Dell’articolo non condivido la premessa. Non cediamo a chi in questi anni ha stuprato il territorio. Sono assolutamente in opposizione rispetto all’idea del consigliere Riccardi. I problemi di questo Paese non si risolvono con emendamenti inseriti così nella legge di bilancio. Se passasse questo emendamento ci sarebbero strascichi nella maggioranza e il consigliere Riccardi farebbe bene a rivedere la sua posizione”. Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: “E’ opportuno ritirare questo emendamento e poi magari prendersi un impegno di ritornare in quest’Aula e fare un dibattito tutti insieme su un argomento così importante come quello del settore immobiliare. Nel giro di 3 o 4 mesi affrontiamo insieme il tema”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Credo che lo spirito di questo emendamento possa essere una soluzione per dare alle nostre banche la possibilità di vendere immobili. Da chi ha contrastato questo emendamento non ho neppure visto particolari temi. Questo è un progetto a costo zero per lo Stato sammarinese. Lo Stato incasserebbe soltanto risorse. Non accetto che Rete critichi questo emendamento dicendo che il vero problema di San Marino è il lavoro e poi faccia le barricate contro il Polo del Lusso. Per la ripresa e il rilancio di questo Paese credo debba essere analizzato anche questo progetto”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Mi pare evidente che questo sia uno di quegli argomenti divisivi. L’emendamento è abbastanza chiaro e fin troppo preciso. Dispone numeri definiti rispetto al fenomeno dell’apertura. Credo che quest’Aula deve comunque essere capace di distinguere un passato che è andato in una certa maniera da un futuro che si vuole diverso, senza affossare una proposta che può avere aspetti positivi. Quello scritto non è il provvedimento migliore possibile. Ma credo che serva un po’ di tempo e un impegno preciso per trovare delle sintesi. Faccio appello al Ps: a fronte del fatto di mettere a verbale una dichiarazione da parte del Governo di valutazione di questa proposta in maniera seria e entro marzo, chiedo di ritirare l’emendamento”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Le residenze ai super milionari sono boutade. E non tiriamo fuori il Polo del Lusso ogni volta. Fa male alla sua intelligenza consigliere Cardelli”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap: “A presentare questo emendamento sull’acquisto delle case da parte dei non residenti è stato un partito d’opposizione. La maggioranza non ha presentato alcun emendamento di questo tipo. Una problematica di così forte impatto soprattutto da un punto di vista culturale non può essere ridotta ad una discussione in occasione di una legge di bilancio. Non voglio entrare nel merito. Noi non chiediamo al Ps di ritirare l’emendamento. Però se ci sarà un dibattito nei prossimi mesi, in seguito al ritiro dell’emendamento, non ci sottrarremo. Ma per la maggioranza oggi ci sono argomenti più urgenti da affrontare. Se l’emendamento viene invece messo ai voti oggi io, mi aspetto che la maggioranza lo respinga. Perché questi erano gli accordi dentro la maggioranza. Se la maggioranza va sotto si trarranno le conseguenze politiche del caso”.

Federico Pedini Amati, Indipendente: “Lasciare alla libertà di ogni singolo consigliere di maggioranza di votare o meno questo emendamento significa che c’è un grosso problema dentro questa maggioranza”.

Guerrino Zanotti, Psd: “E’ vero siamo reduci da 20 anni di storia in cui in realtà a San Marino è entrato di tutto e abbiamo giusto timore che con questi provvedimenti entrino personaggi scomodi. Tutte le proposte sono legittime e all’Aula sta decidere. Ci si può mettere a discutere, ma non è proponibile un emendamento di questo tipo in Finanziaria. Mi associo alla richiesta di ritiro dell’emendamento, altrimenti il mio voto sarà contrario”.

Paride Andreoli, Ps: “Al tavolo di maggioranza ci siamo presentati sempre come partito di opposizione che vuole dare il suo contributo. E anche in questo modo cerchiamo di dare il nostro contributo. E’ legittimo respingere il nostro emendamento in sede di votazione, ma è anche legittimo che un partito presenti una propria proposta in questa occasione. I capi bastoni della maggioranza hanno deciso di respingere anche questo emendamento, ma non è un problema. Ci fa piacere aver stimolato un dibattito che non parte da ieri”.

Remo Giancecchi, Pdcs: “La mia posizione personale sull’emendamento non serve nemmeno dirla, visto che nel Consiglio del mese scorso avevo già evidenziato questo problema e una soluzione possibile poteva essere proprio questa del Ps. Capisco anche chi è contrario e ritiene non sia il luogo adatto la Finanziaria per questa iniziativa e che servirebbe un dibattito più ampio e lo avevo detto già un mese fa. Ma se il Ps non presentava questo emendamento non si sarebbe posto il problema. Ben venga l’emendamento e se si riesce a trovare la quadra, inserendo questo argomento in un prossimo dibattito, penso sia positivo”.

Franco Santi, C10: “Il problema delle banche non è solo questo. Abbiamo fatto un Odg su cosa fare a riguardo, cosa è stato fatto? Il problema è il settore edile? L’Aula ha già dato risposte con la riqualificazione ma il governo ha messo troppo poche risorse. Il problema è la liquidità? Si risolve diversamente non con la logica di tappare le falle a un sistema che non regge più”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Visto il dibattito sull’argomento e le problematiche del settore, ritengo sia opportuno, come le forze di maggioranza hanno indicato, un forte approfondimento. Il comparto è fortemente in crisi e una risposta gli va data. A Santi: sul discorso degli immobili e chi ce li ha in pancia, banche o finanziarie… io una soluzione l’avrei, in un prossimo dibattito farò questa proposta. Il governo non ha difficoltà di mettere a verbale che faremo un dibattito entro il primo trimestre del 2016. Magari anche prima perché questo settore deve avere risposte nel più breve tempo possibile”.

Alessandro Mancini, Ps, replica: “Nonostante le disponibilità del governo ad affrontate il tema con un dibattito che valutiamo positivamente, crediamo che la posizione del Ps sia chiara da tempo. Ci abbiamo messo la faccia presentando questo emendamento, per queste ragioni non ritiriamo l’emendamento e il Ps è assolutamente favorevole ad approfondire con apposito dibattito le questioni relative al settore immobiliare, edile e costruzioni in genere nei mesi successivi”.

Denis Amici, Pdcs: “Mi asterrò a questa votazione perché faccio parte del settore edile”.

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