Home FixingFixing “L’enogastronomia è la nostra cultura”

“L’enogastronomia è la nostra cultura”

da Redazione

Le riflessioni del Presidente del Consorzio Terra di San Marino Flavio Benedettini.

 

di Alessandro Carli

 

E’ per germinazione quasi spontanea che il Consorzio Terra di San Marino ha declinato, piuttosto egregiamente, il tema di Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. A bocce ferme, a distanza di poco più di un mese dalla chiusura dei cancelli della manifestazione meneghina, facciamo il punto con Flavio Benedettini, Presidente del Consorzio Terra di San Marino.

Presidente, possiamo parlare di una sfida vinta?

“Expo è sempre una vetrina straordinaria, una manifestazione molto importante che deve essere ‘fatta’ e frequentata. Non una fiera bensì un luogo in cui si presentano le proprie peculiarità. Vista la vicinanza tra la Repubblica di San Marino e la città che ha ospitato per sei mesi l’evento ma soprattutto in virtù del tema-cardine dell’edizione che si è appena conclusa, il Titano non poteva mancare. Complessivamente direi che è andata molto bene, nonostante le prime, naturali difficoltà. San Marino è un Paese minuscolo per dimensioni ma non per la storia che ha vissuto e che può raccontare. Una storia fatta anche di grandi prodotti enogastronomici”.

E l’agricoltura si è messa in luce…

“Gli eventi promozionali creati in Expo hanno permesso alle nostre tipicità di incontrare nuove persone. L’agricoltura, le persone e i prodotti sono tutte immagini di un’attività e di una tradizione che fanno parte della nostra cultura. Io credo che a Milano il nostro Paese si sia presentato al mondo con il suo abito più bello, specchio fedele di una realtà fatta di persone che faticano ma che sono orgogliose di quello che fanno”.

Tradizioni quindi, quelle che si incontrano nel Consorzio Terra di San Marino…

“Noi veniamo dalla terra: è questo il nostro passato, la nostra radice più profonda. Una tradizione che nel tempo si è affermata, che ha saputo fare un salto di qualità. Nel padiglione di San Marino a Expo di Milano erano presenti tutte e sei le cooperative del Consorzio Terra di San Marino, che racchiudono complessivamente oltre 300 soci: la Cooperativa Allevatori Sammarinesi, il Consorzio Vini Tipici, la Cooperativa Ammasso Prodotti Agricoli, la Cooperativa Apicoltori Sammarinesi, la Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi e la Centrale del Latte. Oltre a loro, si sono ‘presentate’ al mondo anche altre imprese sammarinesi del settore enogastronomico”.

Presidente, ha qualche piccolo rammarico?

“I risultati e la visibilità che ci ha dato Expo a livello di Sistema-Paese sono stati importanti, come di grande rilievo è stato, ai fini della riuscita, l’apporto delle aziende private. Forse, commercialmente, si poteva allacciare qualche rapporto in più. Ma, ripeto, Expo non è una fiera bensì una finestra sul mondo”.

Molti, moltissimi i messaggi “usciti” da Expo. Strade da perseguire, nuovi progetti. Secondo lei, quali sono i filoni su cui il Titano dovrebbe “insistere”?

“Al di là del cosiddetto ‘ricambio generazionale’, che ritengo faccia sempre bene a un comparto in quanto si fa portatore di nuove idee, credo che la nostra Repubblica dovrebbe ‘spingere’ sul biologico (sul Titano la normativa è circoscritta a due soli atti normativi: la legge 13 marzo 1991 n. 39, che fa riferimento alla produzione agricola biologica e alle relative tecniche di coltivazione, e il Decreto 27 luglio 2012 n. 94, che recepisce le disposizioni dell’Unione Europea in materia di produzione ed etichettatura dei prodotti biologici, ndr), che ci può dare un vigoroso slancio”.

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