Home FixingFixing Antonella Mularoni: “Abbiamo espresso qualcosa di importante”

Antonella Mularoni: “Abbiamo espresso qualcosa di importante”

da Redazione

“E’ stato senza dubbio il primo Expo dedicato all’alimentazione, un tema di stretta attualità”.

 

di Alessandro Carli

 

Due, in estrema sintesi, le riflessioni che il Segretario di Stato al Territorio, Ambiente, Agricoltura Antonella Mularoni traccia dalla chiusura della manifestazione: “E’ stato senza dubbio il primo Expo dedicato all’alimentazione, un tema di stretta attualità. Su questo tema San Marino ha saputo esprimere qualcosa di importante sotto il profilo della qualità della nostra filiera ma anche sulla gestione delle risorse del pianeta”. E in questo scacchiere, il ruolo del Consorzio Terra di San Marino è di primissimo ordine, anche grazie al costante impegno “nel valorizzare i comparti del nostro territorio” e nel lavorare costantemente “sulla tracciabilità dei prodotti, sugli standard qualitativi, spesso più stringerti rispetto a quelli presenti in Italia e in Europa”. San Marino difatti è un Paese attento “alle indicazione dell’OMS” espresse nel documento “Health 2020”, che indica le linee di politica europea per disegnare in modo flessibile una strategia complessiva che garantisca il raggiungimento di standard migliori di salute e benessere per tutti i cittadini. Salute che, per il Segretario di Stato, “parte anche da quello che si mangia”.

La promozione del territorio e dei suoi prodotti passa anche attraverso una serie di iniziative che San Marino sta portando avanti “dentro” al Paese (di recente il Segretario ha incontrato il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli, per parlare anche di valorizzazione delle due realtà) ma anche fuori. Un esempio, la sottoscrizione, sempre nel periodo di Expo, della Carta di Milano, che “si propone di indurre i governi, le istituzioni e le organizzazioni internazionali a lavorare per l’introduzione a livello nazionale e globale di misure per uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo, al fine di garantire e rendere effettivo per tutti – e dunque anche per le generazioni future – il diritto al cibo, nella consapevolezza che non si tratta di un bene da assoggettarsi alle comuni regole di mercato ma di un diritto fondamentale. Il cibo non deve essere usato come strumento di pressione politica ed economica e risolvere il problema della fame vuol dire garantire pace e stabilità”.

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