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Legno, grandi tradizioni contadine e prodotti tipici del territorio

da Redazione

Dentro le due “baite-casette del Natale”, per vivere le nostre radici.

 

“Gelidi venti spazzano sulle cime la tormenta freme sulla pianura, baite di legno ferme come roccia contrastano il vento che soffia sempre più forte. Al suo interno regna la pace un fuoco acceso dona calore, bimbi felici intorno al focolare ascoltando fiabe antiche”.

Forse il grande freddo che si respira in questa poesia non si è ancora abbattuto sul Monte Titano, ma, come avranno potuto osservare i visitatori che stanno frequentando il “Natale delle meraviglie”, due “baite di legno” sono già state aperte proprio davanti al Scuola Secondaria Superiore.

Due casette in legno che, come racconta Arianna Serra, coordinatrice del Consorzio Terra di San Marino, “per tutta la durata della manifestazione ospiteranno le tipicità del territorio”.

Con Arianna entriamo nei due piccoli ma accoglienti “edifici”. “Il primo – spiega – è dedicato alla civiltà contadina, raccontata attraverso alcuni piccoli oggetti che provengono dalla Casa di Fabbrica. Oggetti che sono autentiche radici della storia del nostro Paese. Si è pensato inoltre di ricreare una ‘tavola imbandita’, accompagnata da una grande immagine delle cucine di un tempo, posizionata sul fondale, un po’ come accade a teatro”.

Il tutto, impreziosito da una vecchia lampada che il curatore del Museo della Civiltà contadina, Ezio Bartolini, ha provveduto a rispolverare per l’occasione.

La seconda baita, che non è una dependance bensì una ‘baita’ autonoma che dialoga con la prima, custodisce (e promuove) i prodotti tipici della terra.

“Questo spazio – prosegue – è dedicato all’enogastronomia: qui le persone potranno assaggiare i prodotti a marchio ‘Terra di San Marino’: formaggio, pane, vino, biscotti, miele, olio”. E, naturalmente, quelli tipici della stagione.

“Non marcheranno le particolarità legate al periodo natalizio, come ad esempio il panettone, il torrone, il vin brulé e il bustrengo”.

Nato per non sprecare ingredienti rimasti, per fare quest’ultimo dolce serve il pane rammollito, il latte, lo zucchero o il miele, l’uvetta, la scorza di limone e un po’ di burro. Alcune varianti richiedono anche il riso. Dopo aver impastato il tutto, il composto va fatto colare su una teglia imburrata a 200° gradi per circa 40 minuti. Poi si lascia raffreddare tagliandolo, come tradizione vuole, a cubetti. Se per qualcuno la preparazione di questo “piatto tipico” del territorio può sembrare difficile e vuole trovare una “ragione” per imparare a farlo, basta assaggiare un “cubetto” nella baita… il risultato è assicurato.

Il dolce, come si sa, viene servito a fine pranzo. “Quest’anno – continua Arianna Serra – la ‘baita- casetta del Natale’ darà la possibilità ai visitatori di conoscere da vicino e chiaramente degustare anche due novità: la bresaola e la carne salata della Cooperativa Allevatori Sammarinesi”.

Per tutto il periodo di Natale inoltre le baite proporranno alcuni momenti di ‘conoscenza’ delle tipicità del territorio: la panna e i formaggi, l’olio extravergine appena spremuto (molto apprezzato anche da alcuni chef italiani, che lo reputano tra i migliori, ndr), il miele e il grano.

“La Cooperativa Ammasso Prodotti Agricoli porterà un piccolo mulino di pietra per far ‘sentire’ e scoprire i profumi della farina che nasce dal nostro grano e dal grano antico come l’amaranto”.

Un momento, quello del “Natale delle Meraviglie”, per regalarsi, tra il calore del legno della baita, le eccellenze enogastronomiche della Repubblica di San Marino.

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