Home NotizieSan Marino Finanziaria 2016: pubblico dibattito promosso dalla CSU

Finanziaria 2016: pubblico dibattito promosso dalla CSU

da Redazione

Si parlerà anche di lavoro e sviluppo, conti pubblici, pensioni, e sarà un’occasione per firmare la petizione contro i tagli all’indennità di malattia.

 

SAN MARINO – “San Marino, si volta pagina?” È l’interrogativo al centro del dibattito pubblico promosso dalla CSU sulla Finanziaria 2016 e sui principali temi del momento. L’appuntamento è in calendario oggi alle 21.00 presso la Sala Montelupo di Domagnano.

Al dibattito partecipano il Segretario di Stato Finanze Giancarlo Capicchioni, il Segretario di Stato Sanità Francesco Mussoni, il capogruppo consiliare Pss Paride Andreoli, il consigliere di Rete Matteo Zeppa, e i Segretari Generali CSU Giuliano Tamagnini (CSdL) e Marco Tura (CDLS). Coordina la serata Giovanna Bartolucci, capo redattore web San Marino Rtv.

La CSU intende accendere i riflettori su diversi punti della Finanziaria approdata in prima lettura in Consiglio. “Siamo di fronte – affermano i Segretari Tamagnini e Tura – a un documento esclusivamente contabile, un elenco di numeri senza misure specifiche da destinare a sviluppo e occupazione. Il timore è che poi si trasformi, attraverso emendamenti dell’ultimo minuto, nella solita legge omnibus piena di provvedimenti estemporanei. I cittadini invece chiedono risposte sulla lotta alla disoccupazione, la tenuta dei conti pubblici e il futuro del sistema pensioni, altri temi oggetto del pubblico dibattito”.

La serata sarà anche l’occasione per firmare la petizione contro i tagli all’indennità malattie. “Sul tema – sottolineano i segretari CSU – era stato raggiunto un accordo con il Segretario alla Sanità che superava le penalizzazioni introdotte un anno fa (accordo sui cui c’era stata la presa d’atto del Congresso di Stato, ma che non è stato avviato all’iter consiliare). Con la raccolta di firme chiediamo il rispetto dei patti, ovvero che l’accordo anti-tagli venga inserito nella Finanziaria 2016 o comunque tradotto in legge, oppure che venga cancellato l’articolo di legge che ha introdotto le penalizzazioni”.

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