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Alessandro Giari guiderà la fase operativa del PST

da Redazione

Da Navacchio arriva il nuovo Presidente del Techno Science Park. Con l’individuazione dell’area, si pensa già alla realizzazione del progetto.

 

di Daniele Bartolucci

 

E’ Alessandro Giari il nuovo Presidente del Techno Science Park. “A seguito della designazione deliberata dal Congresso di Stato nel mese di agosto (Delibera n.15 Prat. n.1482)”, si legge in una nota istituzionale, “nelle scorse settimane l’Assemblea del Techno Science Park ha nominato Alessandro Giari alla Presidenza. Il presidente uscente, Valentina Vicari, che ha garantito la fase di avvio del percorso, è stata nominata coordinatore operativo del Parco e dell’Incubatore dal Cda, costituito insieme a A. Giari da Diego Ercolani, Secondo Bernardi e coordinato dal sindaco Dott. Marco Stolfi. Si completa così la fase costitutiva del primo nucleo del Parco Italia-San Marino”, spiegano dalla società, “che trova il suo iniziale assetto di governance necessario a dare avvio al complesso ed importante processo di costruzione di una delle più innovative strutture a cui guarda, con molta attenzione e con molta attesa, la politica sammarinese ma anche parte rilevante delle istituzioni economiche e della società civile”. La scelta di Giari non è avvenuta comunque per caso, anzi, come spiega la società nella nota stampa, “la nomina di Alessandro Giari risponde anche all’esigenza di dare continuità al lavoro di supporto e consulenza che è stato sviluppato in questi anni da Apsti (Associazione parchi scientifici e tecnologici italiani) e dal Parco Tecnologico di Navacchio, dei quali Giari è stato, fino a pochi mesi fa, rispettivamente presidente del primo per circa 10 anni, fondatore e gestore del secondo per oltre 15 anni. Il lavoro di affiancamento e supporto di questa struttura ha prodotto i confortanti risultati dell’avvio dell’incubatore e della nascita del primo rilevante nucleo di imprese innovative che oggi sono già oltre 16 con circa nr 30 addetti (tra dipendenti e collaboratori)”.

Come anticipato da San Marino Fixing alcune settimane fa, “si avvia ora la fase più complessa che da un lato vedrà la società del parco protagonista per la realizzazione della struttura fisica, per la quale finalmente la massima istituzione sammarinese ha trovato un’idonea soluzione territoriale per cui sarà altresì necessario trovare risorse ed investitori. Dall’altro il complesso lavoro di intese, collaborazioni e sinergie che saranno necessarie per garantire quel permanente e proficuo intreccio tra imprese, tecnologie e finanza, non solo nel territorio di San Marino ma anche nelle aree italiane di Rimini, Pesaro e Urbino, che saranno il presupposto del successo di un processo di crescita economica e di nuova competitività basata sull’innovazione. L’attenzione e la spinta che già in questi mesi hanno dimostrato sia il Governo Sammarinese ma anche il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano fanno ben sperare per future concrete iniziative di sostegno e di supporto per fare di questo progetto un vero e proprio laboratorio per e dell’ innovazione nei territori”. L’interesse in effetti non manca, come ha dimostrato finora anche l’Incubatore stesso, primo banco di prova per il progetto, e soprattutto ora, dopo l’individuazione dell’area idonea. Dal Techno Science Park fanno infatti sapere che “già in questi giorni con l’avvio della sperimentazione di nuovi modelli di cooperazione tra la società di gestione del parco tecnologico, Università di San Marino e Banca Agricola Commerciale di San Marino si stanno costruendo i presupposti per dare concretezza e solidità ai primi passi su questo nuovo percorso di crescita e di sviluppo che ovviamente non guarda ai ristretti confini territoriali ma punta all’allargamento delle relazioni, delle opportunità di presenza ed investimento con logica di internalizzazione e di forte caratterizzazione imprenditoriale di ogni iniziativa”.

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