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Ambiente ed energie, per uno Smart Country

da Redazione

Green economy: San Marino avrebbe davvero grandissime potenzialità.

 

di Tommy Fantini

 

Il mondo cambia ogni giorno. Stiamo vivendo in un periodo storico che ci costringe all’adattamento continuo. Non ci sono più garanzie assolute, i metodi del passato non sono più esempi efficaci. La strada giusta per tenere il passo è saper rispondere ai cambiamenti. Albert Einstein lo ha sempre detto “Pazzo è colui che usa lo stesso metodo sperando di ottenere un risultato diverso”. La domanda allora è, dove sta andando il mondo? Qual è la direzione da seguire? Siamo nell’era delle grandi tecnologie, dell’internazionalizzazione e soprattutto dei diritti umani e ambientali. Non a caso proprio quest’anno è stata annunciata l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile sui temi della fame, della povertà, dell’ambiente e tanto altro. Forse non abbiamo abbastanza cuore per capire l’importanza di questi temi, che apparentemente non ci toccano, ma abbiamo gli occhi per vedere dove si stanno muovendo gli altri Stati, e loro hanno occhi per vedere il nostro operato. Ricordiamoci sempre che uno dei peggiori crimini contro l’umanità è ignorare le sofferenze altrui.

Ora, spostandoci sul piano interno, cerchiamo di analizzare la situazione sammarinese. Uno Stato sovrano e indipendente, con ottime relazioni all’interno della comunità internazionale, ha come gli altri Stati un compito essenziale nella stesura della storia globale. Come tutti sanno, c’è a San Marino il progetto di costruzione di una grande struttura, che implicherà costi statali, estinzione di aree naturali e relativo inquinamento delle aree limitrofe, calo della popolarità del centro storico, finanziamento di alcune multinazionali che producono nei paesi in via di sviluppo senza tutele per i lavoratori. Dall’altra parte ci sono anche aspetti positivi: occupazione, introiti fiscali, giro di affari, nuove opportunità. La differenza è che gli aspetti positivi sono solo ipotesi e stime, mentre gli effetti negativi sono dati di fatto, conseguenze ovvie e garantite. Dove vogliamo andare se seguissimo questa direzione? Così non si fa altro che seguire il passato, nel quale tutto il mondo si è reso conto di avere commesso degli errori in materia di lavoro, ambiente e diritti, e noi invece continuiamo a commettere gli stessi sbagli.

Crediamo di poter risolvere il problema “crisi” continuando ad utilizzare lo stesso metodo di sempre. Cina, Giappone, Stati Uniti ed Unione Europea hanno speso miliardi negli ultimi anni per investire e potenziare i sistemi ad energia rinnovabile. Questo flusso di investimenti ha creato un abbassamento dei prezzi sul mercato incredibile, quasi del 70% negli ultimi tre anni. Parlando con esperti nel settore, è emerso che San Marino avrebbe delle grandi potenzialità dal punto di vista dell’energia pulita, in particolare di quella solare.

Ci sono state delle analisi che provano che San Marino, potenzialmente, potrebbe produrre tanta energia sana e rinnovabile da soddisfare la propria domanda interna. Non sono chiare le intenzioni dell’apparato pubblico in questo ambito, pur considerando l’incoerenza rispetto alle promesse fatte dal governo (2012), ma resta di fatto che le opportunità ci sono.

Immaginate il primo “Smart Country”, un paese pulito e sano, esempio per l’Europa e per il mondo. I finanziamenti vengono fatti dal governo e non dallo Stato. Perché? Perché lo Stato non è chi prende le decisioni, lo Stato siamo tutti noi: il popolo, i cittadini, i nostri beni, le nostre case, la nostra terra, le nostre leggi e il nostro futuro.

Siamo noi che possiamo decidere come utilizzare quello che ci appartiene di diritto.

Non possiamo lasciare che pochi decidano su molti, che la burocrazia vinca sulla democrazia e che l’interesse personale sostituisca il bene collettivo, di tutti i cittadini.

E prima ancora di essere cittadini, siamo esseri umani, persone, che hanno come principale obiettivo di ogni giorno il rispetto dell’ambiente in cui vivono. Non ci sono solo delle tesi in difesa del diritto ambientale, ma delle solide occasioni di investimento sano e genuino, che possono dare una spinta positiva al nostro paese sia dal punto di vista sociale, internazionale, e soprattutto umano.

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