Evento per scoprire gli scenari futuri e le scelte strategiche per le imprese, il 3 dicembre presso il Centro Fiorina.
SAN MARINO – La più grande azienda al mondo che offre un servizio di taxi, non possiede neanche un taxi: Uber è valutata 40 miliardi di dollari.
La più grande azienda al mondo che fornisce alloggi, non possiede neanche un hotel: AirBnb affitta più stanze di Hilton nel mondo.
E’ la cosidetta sharing economy o economia collaborativa in cui l’accesso alle risorse diventa più importante e prende il sopravvento sul possesso. Non è più ricco chi ha, ma chi riesce a condividere meglio le risorse degli altri, siano esse taxi, camere, machine in car sharing, consegne a domicilio, professioni, ecc… Allo stesso modo anche il mercato del lavoro si sta rivoluzionando.
“Il processo guidato da Internet di sfruttamento delle risorse sottoutilizzate, – afferma Michael Spence, premio Nobel per l’economia – capitale fisico e finanziario o capitale umano e talento, è inarrestabile e in rapida accelerazione. Tra i vantaggi a lungo termine figurano non solo l’efficienza e i guadagni di produttività, ma anche nuovi posti di lavoro, molto richiesti e che necessitano di una vasta gamma di competenze. Chi teme la forza dell’automazione che distrugge l’occupazione e sposta il lavoro dovrebbe guardare alla sharing economy tirando un lieve sospiro di sollievo.”
20 anni fa, l’aspirazione di un neo laureato era quella di entrare in una grande multinazionale per fare carriera, imparare e accrescere il proprio curriculum. Oggi non è più così. I cicli aziendali si sono ridotti notevolmente. Basti pensare che Uber è nata solo 6 anni fa, I brand proliferano e andiamo verso una sempre maggiore frammentazione, con una minore dipendenza da azienda e inevitabilmente andiamo verso un’epoca in cui avremo meno dipendenti, ma più collaboratori esterni.
Il mercato dei cosiddetti freelance o popolo della partita IVA in Italia, oggi vale 10 miliardi di dollari, secondo una recente ricerca di PricewaterhouseCoopers, colosso mondiale dei servizi professionali, nel 2020 varrà 63 miliardi di dollari. Una crescita inarrestabile a cui sia le aziende, sia i lavoratori dovranno adeguarsi.
Chi lo capirà prima e meglio avrà un notevole vantaggio competitivo.
Ma l’ingresso nella sharing economy non è stata e non sarà una scelta. E’ stata dettata dalla crisi.
Non è certamente una coincidenza se i primi servizi di condivisione siano stati fondati tra il 2008 e il 2010, nel post immediato della crisi globale finanziaria. Alcuni vedono la condivisione, e il suo mantra “l’accesso vince sul possesso”, come un antidoto post-crisi al materialismo e al consumismo.
La sharing economy non arriva in punta di piedi e chiedendo permesso. Arriva e basta, in modo dirompente, spazzando via l’economia ancorata al passato e obbligando le nazioni ad adeguarsi a loro! Basti vedere Uber. Sta costringendo tribunali e legislatori in tutto il mondo ad inquadrarli in qualche modo.
In Italia, una ricerca presentata poche settimane fa da TNS, istituto di ricerche leader di mercato a livello mondiale, afferma che il 25% della popolazione abbia utilizzato nell’ultimo anno almeno un servizio della sharing economy. Ed a San Marino? Come potremmo sfruttare l’innovazione digitale, per risparmiare tempo e denaro in azienda? Quali sono le professionalità più richieste nel digitale? Quale sarà il luogo di lavoro nel 2018? Quale tipo di formazione dobbiamo garantire per lo sviluppo?
Per rispondere a queste domande è stato organizzato un convegno dal titolo “StartUp e Aziende, un connubio possibile? Nuove opportunità di lavoro, oggi” che per la prima volta porterà a San Marino molti attori protagonisti della sharing economy. Saranno presenti i vertici delle ormai ex startup “Blablacar” che conta più di 20 milioni di iscritti e “Talent Garden” piattaforma di coworking prossima a quotarsi in Borsa, Lorenzo Succi, direttore dell’Università di Rimini, professionisti di fama europea come Amleto Piceno, architetto e docente, Renzo Noceti, head hunter, e Simone Crolla, già Deputato della Repubblica Italiana, oggi manager della Camera di Commercio degli Stati Uniti in Italia. Appuntamento dunque per giovedì prossimo 3 dicembre alle ore 18.00 presso il Centro Fiorina per scoprire come e perché seguire l’innovazione nella vita e nel nostro lavoro.
Talenti Digitali San Marino
http://www.talenti-digitali.com/
3 dicembre 2015, ore 18.00
Centro Fiorina